pov Jordan
Non farlo...non farlo...non farlo...
Stavo respirando affannosamente e mi reggevo tremante al lavandino. Fissavo con occhi sgranati il mio riflesso allo specchio. Avevo le sopracciglia spaccate, idem per le labbra per tutte le volte che mi sbatterono la faccia a terra. Un occhio era nero per il pugno ricevuto e sul collo avevo ancora i lividi della presa salda dell'alfa. Le guance sfregiate dai tagli fatti ieri. Tirai un pugno allo specchio urlando, ma facendo così mi spaccai le nocche oltre allo specchio.
-basta...BASTA USCITE DALLA MIA TESTA BASTA!!!- urlai prendendo a pugni il muro. Vedevo le facce della banda ovunque. Sentii la porta aprirsi bruscamente e qualcuno abbracciarmi.
-Jordan ehi loro non ci sono. Sei a casa tua non ti possono toccare- disse qualcuno, ma non riuscivo a capire chi fosse.
-NON È VERO NON È VERO!!! LORO SONO QUI MI PRENDERANNO!!!-
-Jordan, ascolta la mia voce-. Era una voce diversa. Iniziò a cantare una canzone che mi fa stare sempre bene: Superhero di Hayd. Dopo qualche strofa mi calmai e capii che quello che mi stava abbracciando era Xavier e colui che cantava era Bryce. Claude guardava la scena appoggiato alla porta. Aveva una faccia tra la confusione per il risveglio brusco e il meravigliato per la voce dell'albino.
-s-scusate...vi ho svegliati...- mi scusai tirando su col naso. Il rosso mi diede un bacio sulla testa.
-non ti devi scusare, non fa niente- disse inaspettatamente Claude. Sorrisi lievemente. Bryce mi abbracciò facendomi nascondere il viso tra la sua spalla e il collo.
-Bryce...mi-mi fai i biscotti?-. Lo sentii ridacchiare per poi annuire. Andammo tutti in cucina e notai l'ora sul microonde: le 4 del mattino. Presi lo sgabello per prendere gli ingredienti che stavano negli sportelli in alto ma l'albino mi fermò.
-hai le nocche spaccate, col cazzo che ti faccio impastare- mi sgridò. Misi su il broncio.
-vieni, andiamo a fasciartele- disse Xavier trascinandomi nuovamente in bagno.
-vanno un po' meglio?- domandò l'alfa finendo di fasciarmi le mani. Annuii lievemente. Mise apposto il materiale usato e poi mi baciò sulla fronte.
-ti voglio bene, te ne voglio davvero tanto-. Rimasi stupito dalla sua confessione. Sorrisi e lo strinsi forte a me per nascondere le lacrime agli occhi. Lui mi piaceva...mi piaceva tanto...
-te ne voglio tanto anch'io Xav, non sai quanto-
-MA SEI DEFICIENTE?? UNA COSA TI AVEVO DETTO DI FARE E TU L'HAI FATTA!!- sentimmo sbraitare dalla cucina Bryce.
-NON È COLPA MIA SE TI SPIEGHI COME LA MERDA- rispose, sempre urlando, Claude.
-NON È DIFFICILE DA CAPIRE LA FRASE "NON ACCENDERE IL FORNO-
-OH NO CARO MIO! TU HAI DETTO "NON ACCENDERE IL COSO LÌ". CI SONO 300 "COSI LÌ" IN QUESTA CASA CHE CAZZO PRETENDI-
-PRETENDO UN PO' DI INTELLIGENZA DA PARTE TUA-
-E IO PRETENDO UN PO' DI SILENZIO DA PARTE TUA-. Dopo questa frase non sentimmo più le urla. Andammo in cucina a vedere che cosa stessero combinando per lasciare tutto sto silenzio e li trovammo a baciarsi...o meglio, mangiarsi le bocche a vicenda.
-vi prego ditemi che vi metterete insieme-. Si staccarono di colpo ed esclamarono un "io con questo stronzo? Mai!" all'unisono. Inarcai un sopracciglio perplesso.
Alle 5 del mattino finalmente i biscotti furono pronti.
-mhhhhhhh che buono!!!- esclamai mangiando un biscotto. A Xavier andò di traverso il boccone per poi arrossire, ma non capii perché.
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la svolta della mia vita- omegaverse
FanfictionJordan è un omega orfano di 19 anni. Ha sempre vissuto da solo e contato sempre sulle sue uniche forze. Un giorno, appena finito il suo turno al bar dove lavora, trova un ragazzo dai capelli bianchi che gli cambierà la vita. se cercate una storia p...