pov narratore
-e tu, Jordan Greenway, vuoi prendere come tuo sposo il qui presente Xavier Foster?-. Jordan guardò negli occhi il rosso di fronte e sorrise teneramente.
-sì, lo voglio- rispose sentendo le lacrime uscire.
-bene, allora vi dichiaro marito e marito. Xavier, può baciare lo sposo-. L'alfa alzò il velo dal viso di Jordan e lo baciò delicato sulle labbra. Nella sala si levarono applausi e fischi.pov Xavier
-ti voglio- ansimò Jordan contro la mia bocca. Lo guardai stupito.
-cosa?-
-ho detto ti voglio- ribbattè iniziando a lasciarmi una scia di baci umidi sul collo. Mi morsi un labbro.
-tesoro, c'è Aitor che sta dormendo di là-
-mmmm vado a chiudere la porta e metto il baby monitor, così se piange lo sentiamo- mormorò alzandosi. La maglietta che aveva rimase un po' alzata mostrando i glutei sodi, coperti dai boxer, che aveva. Ovviamente non persi l'occasione di tastarli con una bella pacca.
-ehi!- esclamai lui tira dosi giù la maglia mentre ridevo. Mi sdraiai sul letto e mi persi a fissare il soffitto della camera dell'albergo nel quale avremmo passato la luna di miele, perdendo la cognizione del tempo.
-guarda che se sei stanco possiamo farci un riposino e poi andare giù a cena- disse all'improvviso Jordan risvegliandomi dai pensieri.
-eh? No! Non sono stanco- risposi facendolo stendere su di me.
-mmmm sicuro? Posso anche fare da solo, non voglio farlo con un vecchietto mezzo addormentato-
-vecchietto mezzo addormentato a chi?-
-sei vecchio-
-ci togliamo solo 3 anni-
-sei comunque vecchio-
-ho 23 anni!!-
-e io 20, sei vecchio-. Lo presi per le guance e lo baciai.
-guarda che è Aitor il bambino, non tu- dissi senza staccare le labbra dalle sue. Lui ridacchiò e riprese il bacio. Picchettai con la lingua sulle sue labbra per avere accesso alla sua bocca e lui le schiuse. La mia lingua si intrecciò subito con la sua iniziando una danza affamata. Presi le sue natiche fra le mani e lo portai a sedersi a cavalcioni su di me. Un gemito gli sfuggì dalle labbra sentendo la mia eccitazione contro il suo sedere.
-accidenti quanto ti voglio- sussurrò cominciando a strusciarsi su di me. Mi morsi il labbro per non gemere e gli sfilai la maglietta. Passai le mani sul suo petto ingrossato a causa del latte per il bambino e stuzzicai i suoi capezzoli sensibili. Un gemito fine e pieno di sorpresa abbandonò le sue labbra quando iniziai a succhiarne uno.
-ngh…X-Xavier!-. Leccai le gocce di latte che erano uscire e lo baciai.
-è dolce il tuo latte...chissà se lo sarà anche il tuo seme-. Inutile dire che lo feci arrossire. Ridacchiai intenerito slegandogli i capelli.
-magari potrei assaggiare il tuo e vedere se è dolce- mormorò scendendo verso il mio bacino.
-J-Jordan sei sicu-. Non riuscii a finire la frase che le sue dita sottili presero a massaggiarmi il membro da sopra i boxer. Mi sistemai meglio per godermi appieno la scena.
-è...grande- constatò una volta liberato il sesso dall'intimo. Accarezzò leggero tutta l'asta facendomi venire i brividi di piacere.
-Jordan muoviti o te lo faccio fare con le cattive- ringhiai stringendo fra le dita il lenzuolo.
-oof come siamo impazienti- borbottò per poi ridacchiare. Schiuse le labbra sottili e inglobò piano piano quasi tutta la lunghezza. Prese a fare su e giù lentamente, qualche volta fermandosi per succhiare la punta. La sua calda bocca era un paradiso per il mio membro.
-mh...bravo Jordan, così- dissi ansimando. Raccolsi i suoi capelli con una mano e iniziai a dettargli il ritmo da seguire. Dei piccoli gemiti venivano rilasciati dall'omega quando la punta toccava la sua gola.
-J-Jo...sto per venire- ansimai stringendo la presa sui suoi capelli. Lui mi guardò dritto negli occhi e leccò tutta l'asta, mostrando bene la lingua.
-c-cazzo Jordan!- e venni. Il mio seme gli finì in faccia.
-cavoli Xavier! Mi stavi quasi accecando-
-io ti avevo avvertito-
-mh mh...è dolce- disse assaggiando il liquido biancastro. Sentii le guance andarmi a fuoco.
-uuuh ti ho fatto arrossire-
-possiamo fare l'amore in modo serio?- domandai prendendo un fazzoletto per pulirgli il viso.
-va bene, va bene- ridacchiò baciandomi. Lo feci sdraiare sotto di me continuando a baciarlo. Passai una mano sul suo addome e scesi fino ai suoi boxer. Infilai la mano sotto di essi e andai a massaggiargli l'entrata. Il pistacchietto ansimò e ne approfittai per irrompere nella sua bocca con la lingua. Lo penetrai con un dito. Le sue carni bollenti si contraevano attorno a esso. Jordan si rizzò sulla schiena ansimando.
-X-Xav- boccheggiò quando cominciai a muovere la falange al suo interno. Ghignai soddisfatto nel vedere come inarcò la schiena dal piacere all'aggiunta del secondo dito.
-d-di più voglio di più!!- gemette ormai stancatosi delle 3 dita.
-va bene, bimbetto impaziente- sussurrai al suo orecchio.
-bimbetto impaziente a-. Non riuscì a finire la frase che lo penetrai d'un colpo. Lo baciai su tutto il viso nell'attesa che si abituasse all'intrusione.
-scusa, scusa- mormorai continuando a baciarlo.
-p-potevi avvertirmi stupido- borbottò lui con occhi lucidi.
-stai bene?- domandai scostando delle ciocche di capelli dal suo viso.
-certo che cambia totalmente-
-che cosa?-
-insomma, se è la persona che ami a entrare dentro di te è la sensazione più eccitante e bella del mondo. Se è qualcun altro fa schifo-. Lo guardai e scoppiammo a ridere.
-puoi andare- mormorò allacciando le gambe ai miei fianchi. Iniziai a spingermi piano dentro lui. Le sue pareti strette avvolgevano tutto il mio membro facendomi perdere la testa.
-Jor...dan...non so se riuscirò a trattenermi- ansimai accelerando un po'.
-Xa-Xavier se vai così lento sembri davvero u-un vecchietto- mi provocò lui. Mi fermai di colpo e lo guardai. Voleva di più? Voleva non riuscire a camminare per tre giorni? Benissimo. Mi girai di lato e lo feci finire a cavalcioni su di me mentre mi appoggiai con la schiena contro la testiera del letto.
-c-cazzo- gemette lui sentendo meglio tutta la lunghezza dentro di lui. Mi sfilai la maglia e lo presi per i fianchi facendolo andare su e giù lungo tutta l'asta.
-oh-oh mio dio Xavier!!- ansimò aggrappandosi alle mie spalle.
-J-Jordan sei così stretto-. Un gemito più femminile scappò dalle sue labbra e ciò non fece che eccitarmi maggiormente. Prese ad alzare e abbassare i fianchi buttando la testa all'indietro per il piacere.
-n-nghh Xavier!!-. Andai incontro al suo bacino aumentando il ritmo e la profondità delle stoccate. Quando toccai la sua prostata, l'omega rilasciò un gemito più forte e acuto degli altri.
-mhhh...Jordan...che ne dici se mi fai sentire altri di questi tuoi gemiti?- domandai afferrando le sue natiche.
-t-ti prego ne voglio ancora!!- esclamò lui. Ripresi a muovermi più velocemente di prima. Jordan non riusciva più a controllarsi e si era lasciato andare alle imprecazioni.
-X-Xav sto-sto per venire!!-. Stavo per rispondere quando bussarono alla porta.
-servizio in camera!- disse un uomo da dietro la porta. Jordan prese un respiro per calmare la voce e parlò. Mi venne in mente una bell'idea.
-ripassi fra-AAH!-. Ripresi a spingermi dentro di lui. Mi maledisse con lo sguardo.
-signore tutto bene?-
-a-ah? S-si tutto be-ene!! Ri-ripassi fra-aah qui-quindici minuti- riuscì a dire ansimando. Lo guardai ghignando mentre gli leccavo il collo.
-t-ti odio-
-bugiardo-
-no, ti odio veramente- ribatté mettendo su un adorabile broncio, che cambiò subito in un espressione di puro piacere non appena iniziai a succhiargli i capezzoli sensibili. Affondò le mani nei miei capelli ansimando.
-sei-sei uno stronzo- sibilò tirandomi qualche ciocca.
-bimbo cattivo, non si dicono ste cose- dissi con voce profonda. Lo presi e lo buttai sul letto a pancia in giù. Gli alzai il sedere e aprii per bene le natiche.
-ah-ahia- gemette cercando di alzarsi, ma lo penetrai prima che potesse farlo. Mi spinsi dentro di lui in profondità, andando sempre a toccare la sua prostata. I suoi forti e acuti gemiti riempivano la stanza, sovrastando quasi i miei.
-J-Jordan sto per venire-
-a-anche io! C-cazzo..!-. Lo presi per i fianchi e lo spinsi il più possibile contro di me. Mi piegai su di lui ansimandogli sul collo.
-t-ti amo- gemette. Lo baciai e venimmo assieme.
-Bryce...aveva ragione: fare l'amore è fantastico- sospirò una volta sdraiato e ripulito dal suo seme. Sorrisi.
-tu sei fantastico- dissi stendendomi su un fianco per guardarlo.
-Aitor si dovrebbe svegliare fra una mezz'oretta e tra poco passa il servizio in camera. Vado a farmi una doccia- borbottò Jo alzandosi.
-se il bimbo piange dimmelo- e sparì dietro la porta del bagno. Infilai dei boxer e andai nella piccola stanza dove dormiva Aitor. Il fagottino era sveglio e puntò i suoi enormi occhi ambra nei miei.
-se teneri quanto tua madre- ridacchiai prendendolo in braccio. Lui sorrise scalciando leggermente coi piedini. Feci appoggiare la sua testolina sul mio petto e si riaddormentò. Il suo respiro caldo e tranquillo mi solleticava piacevolmente il petto.
-giuro che se non muoio di tenerezza in sti mesi non muoio più- pensai ad alta voce tornando in camera per poi sdraiarmi sul letto. Presi il telefono e lessi tutte le notifiche.
Claude: Foster dimmi quando hai finito di compilare col pistacchietto che veniamo a rompervi i coglioni 17.45
Claude: non avete ancora finito? 18.30
Claude: ma siete dei conigli? Quanti round state facendo? 19.00
Claude: okay va bene, vi lascio stare 19.20
Claude: Bryce vuole assolutamente vedere Jordan quindi non me ne frega se gli stai sfondando il culo, ma stiamo arrivando. 19.40
Erano le 19.45, sarebbero arrivati tra qualche decina di minuti.
Xavier: venite pure. Jordan sta facendo la doccia, io la farò dopo di lui-allora? Com'è stato?- mi domandò Claude indicando con lo sguardo mio marito seduto in veranda con Bryce e il fagottino. Ghignai.
-dovevi sentirlo. Credo di aver sviluppato una dipendenza per i suoi gemiti-
-stessa cosa io con Bryce-
-ora che è gravido come fate?-
-uso solo le dita e preliminari. Sapessi come è eccitante vederlo nudo mentre si stiracchia come un gatto. La pancia lo obbliga a tenere il sedere più alzato e ciò non fa altro che migliorare la vista-
-quando la smetterete di descriverci quando scopiamo possiamo andare a cena- disse Bryce tirando uno scapellotto al tulipano.
-come sei antipatico- borbottò lasciandolo sedere sulle sue gambe. Il bianco fece spallucce per poi allacciare le mani di Claude attorno alla sua pancia.
-dai su, sveglia- aggiunse scuotendo la pancia del suo amato. L'enorme sorriso che gli spuntò ci fece capire che la bambina aveva scalciato.
-Aitor mi faceva prendere sempre dei colpi- ridacchiò Jordan sedendosi per allattare il bimbo.
-non si muoveva quasi mai all'inizio-. Gli baciai la testa e carezzai una guancia a mio figlio, il quale si stava ingozzando con il latte
-beh, andiamo giù in piscina?- domandò Claude.
-sì dai, è una bella giornata- risposi.pov Bryce
Me ne stavo tranquillo seduto sul bordo della piscina, quando un tulipano mi prese le gambe e trascinò in acqua.
-ma sei cretino?!!! I miei capelli!!!- urlai una volta risalito in superficie. Ci tenevo tantissimo ai miei capelli E LUI LO SAPEVA.
-ooooh eddai ghiacciolino, divertiti un po'!- esclamò lui prendendomi sulle spalle. Iniziammo una battaglia dei galli contro Jordan e Xavier, che durò fino al risveglio del piccolo Foster. Claude mi prese in braccio e mi guardò negli occhi.
-sei bellissimo- mormorò togliendomi una ciocca di capello dal viso. Arrossii e lo schizzai leggermente con l'acqua per l'imbarazzo.
-non è vero-
-oh si che è vero- e appoggiò le mani sulle mie guance. Lo guardai nei suoi occhi ambra.
-sei così bello da sposare-ho visto che wattpad mi aveva cancellato tutto il capitolo, perciò l'ho di nuovo pubblicato lmao
perdonate i possibili errori, ma sono a scuola e non ho voglia di ricontrollare tutto ✧◝(⁰▿⁰)◜✧
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la svolta della mia vita- omegaverse
FanfictionJordan è un omega orfano di 19 anni. Ha sempre vissuto da solo e contato sempre sulle sue uniche forze. Un giorno, appena finito il suo turno al bar dove lavora, trova un ragazzo dai capelli bianchi che gli cambierà la vita. se cercate una storia p...