capitolo 7

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pov Jordan 

-Joe mi servono due mojito e un cuba libre!- dissi all'arancione appoggiando il vassoio sul bancone. 

-arrivano subito. Bryce sta bene?-

-l'ho lasciato da Axel e Shawn, starà alla grande- risposi mentre mi legavo meglio i capelli. 

-eccoli qua- 

-grazieee- e portai le bevande ai clienti. 

Il locale era pieno quella sera a causa di un compleanno con tanto di DJ set. Odiavo le feste. 

-ehi cameriere! Un bloody Mary per me e le mie 4 amiche!- mi ordinò una ragazza ubriaca. 

-sì arrivano subito!- e tornai da Joe.

-5 bloody Mary… Byron se odio le feste! E soprattutto gli ubriachi!- 

-dai resisti, sono le 23. A che ora stacchi?-

-ho iniziato il turno alle 18, quindi stacco verso le 2- dissi sventolandomi con il grembiule. 

-ecco qua. Dai amico, ti rimangono solo 3 ore! Ce la puoi fare pistacchietto- 

-già…- e tornai dalle ragazze ubriache. 

-sai, sei proprio carino! Come ti chiami?-. Vidi un ragazzo coi capelli castani tenuti su da una fascia arancione che si era aggrappato a Nathan. Era ubriaco fradicio. 

-mi chiamo Nathan, e tu sei davvero ubriaco- rispose il turchese. 

-io non sono ubriaco! Io sono Mark Evans! E gioco a calcio- esclamò il castano tirandosi su la fascia ormai tutta sfasata. 

-bene, Mark. Anche tu sei molto carino. Sarebbe bello conoscerci, magari con te sobrio- disse il beta facendo l'occhiolino a Mark, il quale arrossì violentemente. 

-heheheheheh queeesto è il mio numero!- e gli diede un foglietto tutto stropicciato. 

-ciao Nathan!- e si avviò all'uscita. 

-aspetta ti chiamo un taxi- e lo seguì fuori dal locale. "Uuuuh Nathan fa conquiste!"

Notai un ragazzo coi capelli rossi e gli occhi con le sfumature del mare osservarmi. Deglutii e continuai a fare il mio lavoro. 

"Ma la smette di incenerirmi il sedere con lo sguardo?" pensai esasperato. 

-Jo! Vai a prendere il ghiaccio in magazzino!- urlò Caleb. 

-e tu da quando sei qua?- chiesi all'alfa dai capelli disordinati. 

-da circa 10 minuti. Joseph è un attimo in pausa e io devo stare qua al banco, puoi andare a prendere il ghiaccio?- 

-sì certo vado subito!- ed entrai nel magazzino. Il ghiaccio stava appena fuori, faceva più fresco lì. Tolsi il catenaccio che teneva chiuso il banco frigo e iniziai a riempire il secchio di ghiaccio. 

Ad un certo punto sentii un fischio. Alzai lo sguardo e incrociai gli occhi color mare di prima. 

-ma guarda qua che bella preda- disse il ragazzo con tono malizioso e ghigno in faccia. Continuai a fare ciò che stavo facendo, non volevo problemi. 

-ehi ti sto parlando.- e mi prese per il braccio. 

-l-lasciami- "cacchio! Mi devo mostrare forte!" 

-oooh ma che carino. Hai paura?- disse soffiandomi il fumo in faccia. Non mi ero reso conto che stesse fumando. 

-sei sordo? Ti ho detto di lasciarmi- e agitai il braccio per liberarmi dalla presa, ma lui la strinse di più. Avvicinò il viso al mio collo e prese un lungo respiro del mio odore. 

la svolta della mia vita- omegaverse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora