Mich's pov
Mi prude da morire il braccio ingessato e non ho la più pallida idea di come grattarmelo.
È il cuore della notte, Lando russa al mio fianco con Liv addormentata sul suo petto ed entrambi sembrano due angioletti.Mi alzo dal letto, alla ricerca disperata di una stampella per i panni solo ed unicamente fatta di fil di ferro, ma trovo solo quelle completamente in legno cosa che mi manda ai matti.
Per la prima volta, sento la necessità di fumare una sigaretta. Vizio che ho perso da quando sono rimasta incinta della bambina, ma che ogni tanto a causa dello stress ho ripreso per un solo giorno, per una sola sigaretta.
Il problema è che le mie sigarette di emergenza le ha Lewis, è lui che si è preso l'incarico di tenerle al sicuro agli occhi di mio padre.
Potrei mettermi a dormire, certo, ma ho paura di sognare nuovamente la limonata con Lando e per quanto quella della notte precedente sia stata sublime, non posso permettermi altri sogni simili o non riuscirei più a guardarlo negli occhi.«Michelle, vieni a letto. Sei un dannato elefante quando cerchi di fare piano.» Sussulto alle parole di Lando e cerco di tenere la parte permalosa rinchiusa in un angolo di me.
«Shh, sono alla ricerca del tesoro perduto.» borbotto in risposta, ispezionando la parte dell'armadio dove vi sono i vestiti del pilota della McLaren.
«E lo stai cercando nel mio armadio? Troverai solo latte e vestiti.» sussurra mettendosi a sedere sul letto, tenendo ferma Olive con le braccia.
Magari un giocattolo della bambina può alleviare le mie sofferenze? Il kit che le ha regalato Valtteri potrebbe aiutarmi.
Apro la borsa dove ci sono i giocattoli della bambina e quando trovo il finto cacciavite di Manny tutto fare, lo infilo tra il braccio e il gesso e inizio a grattarmi come se non ci fosse un domani.
«Tu sei strana.» borbotta Lando, alzandosi dal letto per mettere la bambina nella sua culla.
«Sono strane le ragazze che scrivo fan fiction su di te sul quel sito arancione dove ti descrivono come un cucciolo di panda. In realtà sei uno stronzo senza sensibilità.» lo guardo male, tirando fuori la parte permalosa che tende sempre ad aggredire quando si sente ferita e il paragone tra me e gli elefanti mi ha fatto male; il bello è che lui lo sa. Lo sa perché anche lui è proprio come me. Dannati scorpioni. Infatti, si prende il colpo e resta in silenzio.
«Mi dispiace, okay? Non avrei dovuto paragonarti ad un elefante.»
Si, ma le scuse mica mi fanno star bene. Il danno è fatto ormai.
«Vieni a letto, per favore.» mi prende la mano e con dolcezza mi trascina verso il letto. Mi toglie dalle mani il finto cacciavite e lo ripone sopra il comodino per poi coprirmi con le leggere coperte.
«Mi hai scambiato per tua figlia per caso? Vuoi anche rimboccarmi le coperte, leggere una favola e darmi il bacio della buonanotte?» Alla fine del mio discorso, entrambi stiamo trattenendo il respiro, probabilmente per la parte del bacio.
«Acida.» borbotta buttandosi al mio fianco.
«Coglione.» mi volto verso di lui, fulminandolo con lo sguardo.
«Stronza.» mi risponde, incrociando le braccia al petto.
«Bambino.» si volta di scatto nella mia direzione e se potessero, i suoi occhi mi avrebbero già uccisa.
«Stai dando del bambino a me quando sei tu quella che si lamenta per tutto?» si è fatto leggermente più vicino.
«Non mi lamento per tutto!» ringhio guardandolo male.
«Ah no? Strano, mi è parso diversamente.» ha un piccolo ghigno sulle labbra.
«Senti, ma vaffanculo.» gli do le spalle, nascondendo la testa sotto al secondo cuscino.
«E per di più, non riesci nemmeno a mantenere una conversazione.»
Ma vuole farmi avvelenare o cosa?
Quando mi volto di scatto, mi ritrovo il suo viso a pochi centimetri dal mio.
Il suo respiro si mescola con il mio e i suoi occhi sono incollati alle mie labbra.
Oh no, no no.
«Adesso non saprai di patatine al formaggio.» mormora mordicchiandosi leggermele il labbro inferiore.
Ma cosa? Non faccio in tempo a esporre il mio pensiero che le sue labbra sono sulle mie, cogliendomi alla sprovvista ma nemmeno di troppo.
Non ricambio il bacio, non lo faccio nella speranza che si stacchi il prima possibile, ma lo stronzo sa cosa fare; prende il mio labbro inferiore tra i denti e lo morde leggermente, facendomi schiudere le labbra per il lieve dolore. Questo gli ha dato la possibilità di inserire nella mia bocca la lingua.
«Mich, lo vuoi anche tu, ti prego non respingermi.» sussurra contro le mie labbra e non se sono state queste parole o il fatto che ho represso per tutto il giorno l'istinto di saltargli in braccio, ma ricambio il bacio.
Proprio come il sogno, quel bacio mi fa toccare il paradiso con la punta delle dita.
Avvolgo le braccia intorno al suo collo, sempre stando attenta a non fargli venire un trauma cranico a causa del gesso; lui si stende delicatamente su me, sorreggendosi con un solo braccio sul materasso intanto che la mano libera, l'ha spostata sul mio mento per tenerlo fermo.
Non so di preciso quanto sia durato quel bacio, ma è stato qualcosa di spettacolare e che mi ha fatto dormire come una bambina subito dopo che ci siamo staccati.
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Baby Daddy | Lando Norris ✅
FanficLando, a soli vent'anni, con una carriera appena iniziata nella Formula Uno, scopre di essere padre dopo che il suo migliore amico attira l'attenzione di tutto il paddock. Da quel momento in poi la sua vita cambia completamente. 🥈charlesleclerc 28...