Trentuno

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Mich's pov

Mia madre non mi è venuta a prendere all'aeroporto e non è nemmeno venuta a casa mia per darmi il benvenuto.
È completamente scomparsa dalla faccia della terra. Non risponde nemmeno alle chiamate o ai messaggi. Dovrei preoccuparmi? Certo, è mia madre!
Lo sto facendo? No.
Perché? È semplice. Lewis è partito molto tempo prima di me e ha la bambina. Mamma è andata a prendere Lewis e con lui anche Olive.
Questo significa soltanto una cosa: Liv starà via due giorni se non tre.
Il primo con mia madre, il secondo con la madre di Lew e il terzo con il campione mondiale. Senza contare la famiglia di Lando, quindi potrebbe stare via quattro giorni.
Quattro giorni nei quali non ho intenzione di sentire nessuno a parte mia figlia.
Mi riposerò, riprenderò a guardare qualche serie tv, leggerò e mi dedicherò a delle bottiglie di vino rosso frizzante le quali mi terranno molto impegnata.

«Sei sicura di non voler venire a stare da me? Posso venire qui io se no.» Lando ha parcheggiato fuori casa mia ed è la centesima volta che mi pone questa domanda.
«Lan, è tutto okay. Tranquillo.» mi sporgo a lasciargli un bacio sulla guancia, saluto con un cenno di testa George nei sedili posteriori ed esco finalmente dall'auto, trascinandomi dietro la mia valigia, fino all'entrata di casa.

«Cristine sono tornata!»
Nessuna risposta, ma cosa c'è da aspettarsi da un presunto fantasma?
«Resta pure nel tuo silenzio. Io mi mangio il gelato!» lascio la valigia esattamente davanti alla porta, in modo tale che se qualcuno prova ad entrare, trova l'impedimento e me ne rendo conto.
Ovviamente sia il congelatore che il frigorifero sono completamente vuoti.
«Alexa, chiama George Russell.»
«Okay, chiamo Georgino Piccolino.»
«Bravissima.» mi siedo sul divano con le gambe incrociate aspettando che il pilota della Williams risponda al telefono.

«Ci siamo appena lasciati e già mi chiami, che succede?» sospiro incrociando le gambe.
«Ho voglia di gelato. Andiamo a prendere il gelato.» Anche il biondo adesso sospira.
«Anche noi abbiamo il frigo vuoto. Che hai in dispensa?» Mi alzo tornando in cucina, aprendo tutte le dispense.
«Vino, molto vino. Molte scatole di the, tisane e robe varie. Biscotti per Olive e delle bottiglie di passata di pomodoro.» dico sedendomi sul tavolo della cucina.
«Okay, ci sono. Prepara il vino e un sugo, io porto la pasta e ci vediamo Sherlock.»
«Ma io voglio il gelato.» borbotto.
«Lo passo a prendere.»
«Dove? Abitiamo a dieci minuti di distanza.»
«Faccio la via lunga.»
«Okay, avverto Cristine.»
«Okay, avverto Lando.»

Mezz'ora dopo, i due piloti inglesi sono sdraiati sul mio divano.
«Dove è Cristine?» Guardo prima Lando e poi George.
«È il fantasma di questa casa. Lo vede spesso Olive e ci gioca insieme.»
Lando e George urlano così forte, da spaccarmi quasi un timpano.
«Perché fai giocare un fantasma con nostra figlia!» Urla il più piccolo dei due.
«Perché è nostra figlia che gioca con il fantasma.» George scoppia a ridere alle mie parole intanto che Lando ha le sopracciglia aggrottate.
«E perché hai chiamato lui e non me!»
Oh, allora è questo il vero motivo per cui è così permaloso e suscettibile da quando è arrivato.
«Volevo passare del tempo con un vecchio amico, tutto qui.»
Gli occhi di George saettano sul mio corpo intanto che Lando, completamente arrabbiato, se ne va da casa mia, sbattendo anche la porta con forza.

«Che succede?» George riempie il piatto di pasta con il sugo al ragù fatto da me in precedenza.
«Volevo parlarti di una cosa, non pensavo si sarebbe arrabbiato.» borbotto prendendo le forchette dal cassetto, mettendole sui tovaglioli poggiati sul tavolo.
«Parlarmi di lui?» annuisco sedendomi al mio solito posto, intanto che il biondo si posiziona davanti a me.
«A proposito di quale argomento?»
solo quella domanda mi fa arrossire completamente.
«Daniel gli ha detto di chiedermi ufficialmente di stare insieme.» George annuisce, intanto che ha iniziato a mangiare.
«Sarebbe la mia prima relazione, lo sai.» Ringraziando il cielo, George non mi sta guardando.
«Qual è il problema?» prendo un grande boccone di pasta per tardare la risposta alla sua domanda.
«Non sono brava in queste cose, okay? Ho paura di sbagliare qualcosa e combinare qualche casino che potrebbe far star male lui ed è l'ultima cosa voglio.»
George prende un sorso di vino bianco - che si è portato da casa sua - e poi mi sorride.
«Lui è molto geloso.» annuisco.
«Lo so.» borbotto.
«Ci tiene molto a te. Quando vi siete conosciuti, ha passato diversi mesi a parlare solo di te. Gli eri entrata sotto pelle senza fare nulla. Questo gli succede raramente.»
«Ma se lui sente questo legame con me solo per Olive?» George ha iniziato a scuotere la testa molto velocemente che quasi gli va di traverso il boccone di pasta.
«Non è così, fidati. Gli piaci molto. Lo conosco da una vita e non l'ho mai visto così preso da una persona come è preso da te.» queste parole mi rincuorano un poco.
«Okay, va bene. Ma se una volta ufficializzato il tutto va a puttane? È un personaggio famoso, capisci che non posso essere classificata come "quella che sta insieme a Lando Norris" anche perché poi vanno anche a pensare che magari sto con lui solo per i soldi.»

Baby Daddy | Lando Norris ✅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora