Capitolo 29: Una trappola ben congegnata

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Aiden POV:

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Aiden POV:

"Lavorare con lei è un incubo! Come faceva ad avere un Partner? E' indisponente. Scorbutico e..."
"Ragazzino! Non ti permettere! Se non fosse per te, mia figlia, non sarebbe in questa situazione! Piuttosto, so tutto io, hai scoperto qualcosa?"
"Certo! Per chi mi ha preso!"
"Un ragazzino odioso, ruba figlie, con pessimo gusto per la moda?"
Mi guardo scioccato. Ma se sono un figo!
"Se non è al passo con la moda, ed è fermo agli anni 2000, non è colpa mia."
"Non ti azzardare a criticare il mio vestiario! Si dà il caso, che abbia una certa classe. IO!"
"Se non fosse che non va oltre ai jeans con maglietta e giacca di pelle o il completo elegante."
"Giuro che ti annego nel water."
"Voi due, bambini dispettosi, potreste almeno fingere di andare d'accordo?" chiede esasperata la regina Grace .
"No." Rispondiamo all'unisono.
"Almeno su una cosa, avete trovato un accordo." ride sommessamente.
"Comunque... Daniel, posso chiamarla così?"
"Giammai. Non prenderti nessuna libertà con me."
Alzo gli occhi al cielo.
È vero che l'ho invitato io, a casa mia, ma si è messo fin troppo comodo, a mio parere. Dio quanto é detestabile!
Grugnisco esasperato.
"Will è riuscito a recuperare qualche dato, dai server che sono saltati in aria, nella sede principale, qui a New York, e li ha confrontati con il nostro Backup, nella sede segreta. Pare che, gli unici dati che hanno rubato, siano su una prigione federale qui a Manhattan: Il Metropolitan Correctional Center."

"E cosa c'entra una prigione, con la mia Sofia!? E con le pallottole che bucano il giubbotto antiproiettile? E con te?""Ehm

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"E cosa c'entra una prigione, con la mia Sofia!? E con le pallottole che bucano il giubbotto antiproiettile? E con te?"
"Ehm... Questo non lo so ancora, con precisione. Ma credo che dovrò continuare a spulciare, tra i miei arresti e i miei nemici. Me ne sono fatti parecchi. La prigione, mi dice qualcosa... ma..." schiocco le dita nervosamente, cercando di recuperare la memoria. Il vuoto, nella mia testa, sembra un buco nero, che si è inghiottito, tutte le informazioni importanti.
"Semplicemente non ricordo."
"Principiante! Fai fare ai grandi!" mi strappa il fascicolo dalle mani. "Vatti a stendere! Non ho intenzione di farti la respirazione bocca a bocca. Se collassi, per me, puoi tranquillamente morire."
Grugnisco arrabbiato.
"Prego! Non sia mai, che magari, sono più bravo di lei! E sto bene! Per la miseria!"
Scoppia a ridere divertito.
"Più bravo di me? Questo è assolutamente impossibile!"
"Infatti! Non si discute! Nessuno avrebbe potuto addestrare meglio Sofia!"
"Ovvio!"
"Si diverta con le scartoffie!"
Con difficoltà, afferro la giacca e barcollando la infilo.
"E tu dove pensi di andare, biondino!?"
"Sul campo! È ovvio. Le nuove generazioni, non stanno dietro a una scrivania."
"E si fanno sparare!Giudo io!"
Mi strappa le chiavi di mano.
"Cosa!? Ma è la mia auto!"
"Se non vuoi fare un frontale, investire qualcuno o saltare giù da un cavalcavia, allora, guido io. Non si discute!"
"Com'è odiosamente autoritario!"
"Aiden, i tuoi stanno entrando! Qui! Adesso! E sono irritati!" mi dice Will.
"Ok. Scappo!"
"Cosa?" Con una manata ferma e piantata sulla mia spalle mi blocca.
"Tu, ora, fai l'uomo e li affronti! Impara ad assumerti le tue responsabilità, a farti carico delle tue scelte, invece di scappare dai problemi! Intendi scappare come un codardo, alla prima difficoltà con Sofia?"
"Lei vuole solo prendersi gioco di me! Cosa? Certo che no! Lei non sa niente di me e Sofia! Non farei mai nulla per ferirla. Questo è certo."
"Forse! O più precisamente voglio godermi i tuoi che ti massacrano! E dopo sputi il rospo, anche con me, su te e Sofia!" mi trucida con un solo sguardo con i suoi occhi gelidi.
Lo fulmino con gli occhi anche io, mentre ride sorseggiando il caffè.
Sembriamo due pistoleri del Western, che si studiano a colpi di occhiatacce, in attesa di sparare all'altro.
Giuro che mi sta facendo perdere la pazienza. I miei sogni sul suo mito, si sono infranti uno dopo l'altro. Giorno per giorno. Il papà di Sofia è un'insopportabile spocchioso, testardo, egocentrico, montato e so tutto io, faccio tutto io! Non ho bisogno degli altri e...
Proprio come me! Maledizione!
"Aiden Alexander Wray." La voce della mamma mi irrigidisce. "Pretendo delle spiegazioni, signorino."
"Mamma, papà! Ciao!" Faccio un bislacco ciao con la mano. Sembro un mimo che pulisce i vetri.
"Aiden ma cosa combini? Sei scappato dall'ospedale! Non sei nelle condizioni per andare in giro." Mio padre abbassa gli occhi sui fascicoli. "Tantomeno per scendere sul campo."
"Lo so mi dispiace! Ma sto bene, più o meno!"
Il signor Williams tossisce.
"Ok. E' vero. Non sto per niente bene, ma, devo trovare Sofia. Lo capite!? La mia vita, non ha importanza, senza di lei. A cosa mi serve essere sopravvissuto, se poi, quando la mia ragazza, ha bisogno di me, me ne sto in disparte?"
"Certo amore, che lo capiamo, ma non puoi salvarla, se metti a rischio entrambe le vostre vite! Non voglio che mi fraintendi, c'è onore e amore profondo nel tuo gesto, ma in questo stato, saresti solo un peso per lei. Lascia fare a tuo padre e ad altri agenti."
Mi irrito. Stringo i pugni e riassumo un colorito normale, immagino, dal momento che sento andare a fuoco le guance. Gli occhi lacrimano.
"La mia vita, non conta niente, se Sofia non ne fa parte. Non resterò con le mani in mano, se è quello che mi state chiedendo. Preferisco morire provando, piuttosto che aspettare, attaccato a un respiratore."
L'agente Williams, alza un sopracciglio e mi fissa con un cipiglio strano, illeggibile. Non riesco proprio a inquadrarlo! Probabilmente, sta pensando, al modo più brutale per uccidermi.
"Non posso lasciarla là fuori da sola! Non posso. Io la amo più della mia stessa vita. Lo capite!?"
"Certo! Non sarò io, a ostacolarti figliolo! Ma usa tutte le risorse del Bureau! Ok!? Non agire da solo!"
"Anthony ma... sei impazzito?"
"Io farei lo stesso per te, amore mio!"
"Non... sono disposta a perderti, Aiden."
"Ma non succederà, mamma, perché non sono solo! Ho un partner, che è una leggenda! Vi presento l'agente Williams!"
"Daniel!? Tu qui!?"
"Certo! E' di mia figlia che si parla! Dove dovrei essere? In spiaggia a sorseggiare Mojito? Giammai."
"Ovvio che non mi aspettavo un comportamento così, non da te. Sei cocciuto come mio figlio, del resto!"
Davvero mio padre mi ha paragonato a quel vecchio caprone?
"Il ragazzotto, è pazzo, ma ha ragione a voler rischiare tutto per mia figlia."
"Ora se non vi dispiace, noi, dobbiamo andare al Metropolitan Correctional Center." Prendo il Signor Williams sottobraccio e lui mi fulmina con un solo sguardo.
"Davvero?" mi chiede stupito. "Non ti allargare, biondino."
"Certo! Visto che hanno rubato informazioni sulla prigione, andiamo a capire di persona perchè!"
"Astuto, Ragazzino!"
"Aiden... Stai attento!"
"Certo mamma! Non ti preoccupare!"
La abbraccio.
"Unità di supporto, seguite mio figlio!"
"Agli ordini signore!"
"Will, comunque tu mi piaci, per Anna!" gli mette un braccio sulla spalla e sghignazza guardandomi.
Cosa? Quanto è detestabile! Lo fa apposta a farmi saltare i nervi! Mi provoca! Ma io sono cresciuto con mia mamma, perciò le sue frecciatine, non mi toccano minimamente!
Sono superiore, io!
Ma non è vero!
Mi sta facendo ammattire!

FBI Protezione Principesse 2 - Una Principessa da Salvare!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora