Aiden POV:
Altre due settimane, rinchiuso in prigione, a torturarmi e a crogiolarmi per lei, per i suoi occhi e per le sue labbra, dolcissime. Il nostro incontro, almeno per me, è stato come un fulmine a ciel sereno, che mi ha colpito, trafitto ed è affondato, nel mio cuore, per sempre. Non sono sicuro, di aver mai creduto, al classico colpo di fulmine, eppure, negarne l'esistenza è sciocco, perché, a quanto pare, é stato amore a prima vista, anche al nostro primo incontro, alla Columbia, quando l'ho investita con lo skateboard. 3 anni di amore, 1 matrimonio, 1 viaggio di nozze da sogno, 1 figlio in arrivo e nessun ricordo. Per quanto mi sforzi, ovviamente, a ricordare, pare che, la droga che mi hanno iniettato, abbia cancellato ogni ricordo e non solo quelli, della nostra vita insieme. Non so se l'amnesia è reversibile oppure permanente, so solo che, tutto ciò che mi circonda è una novità, ma al contrario che per un bambino, che scopre il mondo con entusiasmo, a me, fa terribilmente paura. Nemmeno guardando le fotografie, della mia vita, va meglio, perché, quel ragazzo felice, non sono più io. Di lui, è rimasto un guscio vuoto, senza anima e sentimenti, a parte quello che mi scalda il cuore e mi fa provare solo Sofia. Non ricordo, nemmeno come si ama, tuttavia credo di essere, irrimediabilmente, perso per lei. Di nuovo. Perchè è chiaro, dai suoi racconti, che l'amavo tantissimo, anche prima.
Si può avere, un qualche ricordo, dei sentimenti, provati nella propria vita? Io credo di sì, perché sono le emozioni, le sensazioni che proviamo, a plasmarci, a renderci felici, tristi, estasiati, impauriti, innamorati e si marchiano a fuoco dentro di noi, per riaffiorare, quando occorre. Se la mia teoria, fosse corretta, significherebbe che, nonostante l'amnesia e il cratere oscuro, nella mia testa, il cuore, non ha mai smesso di amarla e non lo farà mai.
Subito dopo, il primo giorno di processo, era tutto confuso, assurdo, irreale perfino e spaventoso. Non augurerei a nessuno, di trovarsi nella mia situazione. È destabilizzante e opprimente, da affrontare. Essere circondati, da perfetti estranei che, non fanno che dimostrarti che erano parte di una vita che non esiste più e non ti appartiene, è estenuante, nonostante le prove, che forniscono ad avallare la loro verità.
Ho avuto immediatamente, la conferma di essere Aiden Alexander Wray, il marito di Sofia, dalla piccola cicatrice circolare, all'altezza del cuore, che mi è rimasta dopo che un cecchino, durante una missione, mi aveva sparato. Eppure, nonostante mio fratello Alec non ce l'abbia e sia anche sul mio fascicolo secretato, tutto pieno di righe nere, dell'FBI, per me, non significa niente. Nulla può avere senso, se non sono io, a ricordare. Inoltre, ho come l'impressione che, il mondo continui a girare tranquillamente, anche senza di me e che, mio fratello, basti agli altri, per entrambi. Non sono geloso, non so nemmeno che sensazione si prova ad esserlo, eppure, mi sembra come se, il mio gemello, si fosse insinuato in quella che prima, era la mia vita, rubandomi tutto: i genitori, il lavoro, il sorriso e perfino la moglie. Davvero pensa che sia così stupido da non accorgermi di come la guarda? Non è difficile, considerando che siamo come immagini riflesse negli specchi e che la guarda nello stesso modo, in cui lo faccio io. Devo assolutamente uscire di qui, prima che sia troppo tardi. Per me e per la mia vita dispersa.
Con le nuove prove, che hanno recuperato mio fratello e Jay, intrufolandosi, a Langley, tra cui la famosa droga mix di farmaci, il processo è continuato a porte chiuse. Pare, non vogliano far trapelare, gli oscuri segreti della CIA. Non dimentichiamo che, non fanno proprio una bella figura, a non aver capito che una spia russa, si era sostituita a una loro analista. Dopo che il padre della vittima, mi si è scagliato addosso, con rabbia, in corridoio, adesso, solo la mia famiglia, può partecipare alle udienze. Non so, quale escamotage ha usato lo zio, ma la giudice, ha vietato l'ingresso anche alla stampa, perché ha paura di una fuga di notizie.
Ma mi sta bene. Odiavo tutta quella pressione mediatica. Odiavo la madre della vittima con gli occhi pieni di lacrime e lo sguardo truce del padre, che mi ha già condannato. L'occhio nero che mi ha fatto, è solo un antipasto, di ciò che invece, secondo lui merito. E forse ha ragione. Ma se davvero sono un mostro, perché stanno lottando tutti per farmi assolvere? Forse, un errore, per quanto brutto, non fa di me, una persona orribile. Non lo so. Io mi sento perso.
Il giudice, l'avvocato dell'accusa e i giurati, hanno sempre saputo che io sono Aiden Alexander Wray, perciò, nonostante i miei dubbi sulla mia identità, il processo, si è svolto in piena regolarità. In base alle indagini, è chiaro che sono stato incastrato, che hanno sabotato i dati del mio GPS, che il mio cellulare, non si è mai agganciato alla cella dell'Hotel, perchè caduto nel tombino del parcheggio, davanti alla gelateria e non l'ho mai avuto con me e che il, DNA, sul pacchetto aperto del preservativo in bagno, è stato piazzato di proposito. In base ai dati forensi, la giornalista, ha avuto un rapporto sessuale consensuale, con un collega, prima di incontrarsi con me, all'Hard Rock Cafè. Will, infatti, ha anche rintracciato il suo partner. Oggi, 12 gennaio, è l'ultimo giorno di processo. Sconosciuti, che non sanno niente di me, che mi hanno conosciuto solo, attraverso gli occhi degli altri, dovranno giudicarmi colpevole o innocente, per l'omicidio di Tiziana Rossi, alla base di queste poche prove, trovate dalla mia difesa. La scena del delitto, è stata ripulita, due volte: la prima dagli uomini della nonna e la seconda, involontariamente, dalla CIA, pensando si trattasse dell'omicio, di una spia italiana.
Mio fratello, è venuto a testimoniare, in mia difesa. Ha raccontato in diverse occasioni, della sua vita, della nonna e del fatto che, oltre ad averlo rapito dopo il parto, l'ha addestrato facendolo entrare nella CIA. Negli anni 'Gemini', sotto il comando di nostra nonna, un ex agente del KGB, che risponde al Cremlino e ha sottratto la vita della nostra vera nonna,
ha separato un sacco di gemelli per la sua organizzazione. Alec, col desiderio di conoscermi, dopo aver scoperto di me da una rivista, disobbedendole, si è messo nei guai e ora é sul suo mirino vendicativo e un bersaglio, come lo è, tutto il resto della nostra famiglia. La nonna?Ovviamente, si è data alla macchia, ma tornerà sicuramente, per compiere la sua vendetta. Per fortuna, almeno, la mia squadra, ha salvato Giulia, la ragazza di Alec e smantellato, parte, dell'organizzazione, permettendo a un sacco di ragazzi e ragazze rapiti, di riabbracciare e ricongiungersi, con le loro famiglie. Alec e Giulia sono davvero carini insieme ma.. lui, non la guarda, come guarda Sofia. Due fratelli, innamorati della stessa donna? Non ha senso. O forse ne ha fin troppo! Mi tortura sapere, che si sono baciati. Mio fratello, può essere un ostacolo tra me e mia moglie? Io non credo. O almeno ci spero. Le famiglie, litigano per molto meno. Ma fa male, comunque, sapere, che prova qualcosa, per mia moglie. Ma non voglio che, la mia stupida insicurezza, rovini il nostro rapporto. Abbiamo vissuto lontani, per troppo tempo e ora che ci siamo conosciuti, non voglio rinunciare a lui. Ci unisce, un filo invisibile, un legame fraterno, speciale e indissolubile, che solo i gemelli monozigoti hanno e che proviamo entrambi, da sempre, anche senza sapere dell'esistenza dell'altro. Non voglio rinunciare a questa parte di me. Non voglio rinunciare al mio gemello. Per nessun motivo.
Mi preparo per l'ultima udienza. Spero, che sia l'ultima volta, che vedo questa triste cella e che la giuria, sarà clemente e che mi assolva. L'unica cosa che davvero desidero, però, è tornare a casa con lei e un suo bacio. I contatti fisici, in prigione sono vietati.
Puoi fare richiesta, di una visita coniugale, ma è squallida. Inoltre, cosa dovrei fare con mia moglie? Non voglio riscoprire la nostra intimità, su un materasso, su cui altri, hanno lasciato, secrezioni corporali. Mi disgusta solo pensarci.Appena ho messo piede in tribunale e l'ho vista, il cervello si è scollegato. Più di quanto non lo sia già.
Non ho nemmeno sentito le arringhe finali.
Ma almeno, ho prestato attenzione al verdetto finale:"Per il reato di omicidio dichiariamo l'imputato Aiden Alexander Wray innocente!"
Quell'enorme peso, sullo stomaco, è improvvisamente, diventato leggero, come una piuma. È vero che, c'è ancora un assassino a piede libero, ma sono grato, di non essere io.
"Visto che ce l'abbiamo fatta nipote?" mi abbraccia lo zio.
"Grazie che hai creduto in me, quando, non ci credevo nemmeno io!"
"Sei solo confuso, per via dell'amnesia, ma questo non fa di te un assassino. Sei cresciuto con solidi valori. Questi rimangono, radicati in te e non ti cambiano, mai. Tu sei il buono, Aiden."
"Eppure, non mi sento così e nemmeno poi così sollevato. Vivere, in questo stato, senza sapere chi sono, è devestante."
"È più che comprensibile. Aiden, devo essere sincero, c'è la possibilità che non recupererai mai i tuoi ricordi, ma da oggi, che torni a essere un uomo libero, ne potrai creare dei nuovi!"
Vengo stritolato nell'abbraccio di tutti.
Sto imparando a conoscere e ad apprezzare, ognuno di loro, ma forse, non mi ricorderò mai davvero, chi sono.
La sua mano, si stringe alla mia, mentre usciamo dal tribunale.
"Finalmente, torni a casa con me!" piange a dirotto.
"Eih! Non piangere, l'incubo è finito!"
Piove e fa freddo, a volte, fiocchi pesanti di neve, si mischiano al pianto del cielo, ma io, sento, un calore che non so descrivere, quando le nostre labbra, si toccano e le nostre anime, si fondono insieme.Rimaniamo così. Abbracciati, sotto la pioggia scrosciante. Tra i flash della stampa e il rumore assordante, di clacson, in un venerdì mattina, di brutto tempo a New York, quando saltano i nervi per la stanchezza e lo stress della settimana e desideri solo che arrivi presto il weekend.
"Ti amo." mi sussurra provocandomi i crampi allo stomaco e una felicità, che non ho mai provato dall'inizio di questo calvario e che non sono sicuro di meritare. So che vorrei dirle anch'io, perché credo sia la verità, quello che sento e razionalmente, non so spiegare, ma, uno sparo, rimbomba tra i grattacieli e tinge di rosso le nostre mani.Un'automobile, sgomma allontanandosi.
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FBI Protezione Principesse 2 - Una Principessa da Salvare!
Roman d'amourSequel di: FBI Protezione Principessa. - COMPLETO - Non è assolutamente obbligatorio leggere il primo libro, perché sono due storie distinte. In questo libro, la protagonista, è la figlia dei personaggi del primo libro. Revisionato nel 2022, con pa...