Sequel di: FBI Protezione Principessa. - COMPLETO -
Non è assolutamente obbligatorio leggere il primo libro, perché sono due storie distinte.
In questo libro, la protagonista, è la figlia dei personaggi del primo libro.
Revisionato nel 2022, con pa...
Sono stato in missione per cinque, interminabili giorni. Perso nel deserto del New Mexico, e nei miei pensieri. Senza copertura satellitare, con un neonato al seguito e con il cartello messicano sempre alle costole e lei nel cuore. Ovviamente, i trafficanti, non hanno gradito che l'operazione congiunta dell'FBI e della DEA, abbia smantellato il loro business. Ma non è per la droga, che li ho tutti alle costole, ma per il bambino. Per una promessa fatta su due piedi, alla mamma, prima che Tuco, le sparasse in testa. Perchè il mio cuore fallato, mi fa sempre prendere la descisione più umana e giusta, ma sbagliata nel contesto e per la mia sopravvivenza. Quella, che la ragione, mi sconsigliava, per non trasgredire agli ordini ricevuti. Ma disobbedire, da quando ho litigato con il donatore di sperma che mi ha messo al mondo, è diventata una quotidianità. Ma qui non c'entrano i nostri problemi, o il desiderio di fargliela pagare, minando la sua autorità, semplicemente, non potevo lasciare quella dolce creatura, in mano a quel macellaio di suo padre. Se sono cresciuto complessato io, con una madre dispotica e stronza, cosa ci potevamo aspettare dal piccolo Alejandro!? I figli sono come carta assorbente che si impregnano dei valori e degli insegnamenti dei loro genitori, pertanto, da un genitore che produce e spaccia droga e che spara in testa a sangue freddo a tutti, che siano i suoi nemici o sua moglie, per un sospetto infondato, di essere la talpa nella sua organizzazione, cosa poteva imparare se non violenza? Io credo che il piccolo Alejandro meriti di più. E lo pensava anche Gajetana, la sua giovane madre. Ho camminato per tre giorni, senza mangiare, razionando l'acqua e pieno di biberon nella borsa frigo, prima di raggiungere il confine americano, dove le guardie di frontiera, mi hanno quasi sparato. Poi, finalmente, dopo aver verificato la validità del mio distintivo, parlando anche con mio padre, vista la mia giovane età, mi hanno organizzato il rientro a New York. Non ho frequentato nessuna lezione per tutta la settimana e non ho fatto altro che pensare a Sofia. So che è assurdo, ma, le voglio bene. È la mia migliore amica, anche se temo che stia diventando più complicato di così. Sono stanco morto e desidero solo staccare la spina e la testa, con una notte di sesso e coccole con la mia ragazza: Hilary, l'unica che dovrebbe occupare i miei pensieri. Così, ho modificato il tragitto, improvvisando una visita alla mia fidanzata, sicuro che sarebbe stata una gradita sorpresa. Affittata l'unica auto che ho trovato, una cabriolet panorama degli anni ottanta, di un azzurrino metallizzato che è un pugno nello stomaco, ho guidato fino a quello che doveva essere il nostro appartamento a Cambrige, Massachussets. Le ho preso dei fiori e dei cioccolatini a forma di cuore, da bravo fidanzato, per alleggerirmi la coscienza, probabilmente, per averla trascurata e per aver pensato sempre e solo a Sofia e non a lei, e da lì a poco, mi sarei sentito un perfetto idiota e la sorpresa, sgradita, me l'avrebbe fatta lei. Quando sono entrato, usando la chiave presa in portineria, ho appoggiato il borsone degli abiti, a terra, stando attento a non fare troppo rumore, per non farmi ancora scoprire.
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Ho sentito ridere in camera da letto e quando ho aperto, ho sorpreso la mia ragazza, a letto con quello che era stato il mio migliore amico alle superiori: Ray.
