.... 9 Mesi più tardi ....
Sofia POV:
Quando mi chiederete, se la mia vita, ha avuto un senso, io risponderò che l'aver messo al mondo voi, che siete la parte più bella di me e di Aiden, ha dato senso alla mia intera vita.
Vedo Aiden, entrare nella mia camera, con un sorriso a 32 denti, Gabriel per mano, un mazzo di fiori enormi e con un pacchettino di Cartier.
"Buon giorno amore mio!" mi bacia dolcemente."Non dovevi farmi un regalo!" lo sgrido.
"I gioielli più belli, che avrai al collo, non sono questa collana, ma le braccia dei nostri figli!" sussurra, mettendomi al collo, un gioiello in platino, con due cuori che si incrociano e dei diamanti rosa.Assolutamente bellissimo, ma mai quanto mio marito, in questo momento, mentre guarda in contemplazione, come un'opera d'arte, le sue stupende principesse.
"Mammina!" mi abbraccia Gabriel.
"Piccolo ciao!" lo bacio dolcemente.
"Quando torni? Perchè Greta e Ginevra, dormono sempre o strillano?"
"Le tue sorelline, sono piccole! Ma presto cresceranno e poi giocheranno e litigheranno con te!" rido. "Domani finalmente torno a casa! Contento?"
"Sì. Ma mi vorrai ancora bene, ora che ci sono loro!?"
"Ancora di più, amore mio!"
"Ok." sorride felice dando la mano ad Aiden.
"Papino!?"
"Sì amore!?"
"Ho fame!"
"Oh! Ehm. Ok. Certo! Ora ti porto a mangiare!"
"Vai pure." sorrido.
"Poi torniamo! Devo parlarti!"
"Ok amore! Tanto noi, da qui non scappiamo!"
"Ti amo!"
"Resta con tua moglie, figliolo! Portiamo noi il nostro nipotino a pranzo!"
"Nonnini!" urla felice, vedendo, i genitori di Aiden.
"Ma non riempitelo di dolci, come al solito!"
"Come stai cara!?" mi chiede Virginia.
"Sto bene grazie."
"E le mie nipotine!?" chiede il Direttore, con lo stesso sguardo innamorato, di suo figlio.
"Stanno bene! Sono in perfetta salute!"
"Fantastico!" quasi sussurra sospirando.
"Ti ho portato gli abiti che mi hai chiesto, tesoro e delle fette di crostata alla Nutella! So che ti piace e devi fare latte!"
Aiden alza gli occhi al cielo, contrariato.
"Grazie Virginia, ma non dovevi cucinare per me."
"Non l'ha fatta per te, ma per Gabriel." dice scocciato Aiden.
"Noto una vena di gelosia, amore!" rido.
"A me non ha mai cucinato, niente! Ma non è questo il punto! Lo viziano troppo e non gli fanno mangiare quasi niente di sano!"
"Se è per questo, nemmeno per me, la mamma cucina, gelosone! Non mi ha offerto nemmeno una fetta di crostata! Mi ha picchiato con il cucchiaio di legno, quando ho cercato di rubacchiarne una fetta, perchè era tutta per Sofia e Gabriel!" spunta Alec ridendo.
"Ciao Alec!" sorrido offrendogli una fetta di crostata.
"Ciao anche a te mammina! Uhm.... Grazie! Sei stupenda! Se non ci fossi, ti dovrebbero inventare!"
"Per piacere!" sbuffa Aiden geloso.
"Amore, vuoi un pezzo di crostata?"
"No." ringhia.
"Comunque, sono passato, solo per dirti che, vado io a prendere i tuoi genitori, in Aeroporto. Aiden deve passare più tempo possibile con te, cioè, con voi."
"Ok. Grazie Alec. Ma ne parli, come se mio marito, stesse per andare via, per sempre."
"Cosa!? Ehm... No! Ora ecco... io devo andare."
"Andiamo anche noi!" sorridono Virginia e Anthony, uscendo con Gabriel.
"Ciao mammina!"
"Ciao tesoro! Divertiti con i nonni!" mi giro, guardando Aiden negli occhi. So che nasconde qualcosa. "Cosa mi devi dire Aiden!? Perchè sono tutti così strani!?"
"Sofia amore..."
"Non girarci intorno!"
"Ok. Tanto non ti sfugge mai niente. Sei un segugio come tuo padre."
"Taglia corto. Che hai combinato?"
"Nulla." sbuffa risentito.
"Allora?"
"Ho rintracciato l'assassino della giornalista, Tiziana Rossi. E' a Puerto Rico! Parto domani, per arrestarlo."
"Scordatelo! Tu non ci vai!"
"Ma..."
"Non ci vai! Punto e basta!"
"Devo andare!"
"No! Manda Jay e la CIA, tuo fratello, o chiunque altro, non mi interessa."
"Devo farlo io. L'ho promesso a suo padre!"
"Perchè accidentopoli hai fatto questa promessa!? A quel pazzo, per giunta?"
"Perchè, ora che sono padre, anche io, capisco cosa prova! Io impazzirei, senza ognuno di voi!"
"Ti devo ricordare che ha provato a ucciderci!?"
"Era disperato e mi credeva colpevole dell'omicidio di sua figlia! Tu sei stata un danno collaterale. Il dolore, come l'amore, a volte fa fare brutte cose."
"Questo cosa significa?"
"Era tanto per dire."
Lo fulmino con un'occhiataccia. So che mi sta celando qualcosa, che mi tiene all'oscuro un segreto, ma sono troppo stanca e provata dal parto, per indagare.
"Tuttavia, non l'autorizzava a spararci, davanti al tribunale!"
"Ha perso la testa! Io non so cosa farei, se vi succedesse qualcosa! Io l'ho perdonato! Dovresti farlo anche tu!"
"Ci ha sparato a sangue freddo e abbiamo rischiato di perdere Gabriel. Non ho nessuna intenzione di perdonarlo."
"Ma non è successo! Gabriel sta bene. E anche noi."
"Io ho subito due cesarei per colpa sua e ho perso per sempre la possibilità di partorire in modo naturale."
"Che sarà mai, dai. Ti sei sicuramente risparmiata le pene dell'inferno! Immagina a far uscire un neonato di 3 kg, da lì sotto."
"Non è divertente e comunque doveva essere una mia scelta."
"Ok. Ma, il signor Rossi, alla fine, ha fatto la cosa giusta: si è costituito e sta pagando, per il suo gesto avventato. Puoi provare a fare la cosa giusta anche tu? Sei buona e compassionevole, amore. Ti amo anche per il tuo cuore. Gli ho parlato. È dispiaciuto, pentito e non è che dietro le sbarre, se la passi poi bene. Ricorda, amore mio, che l'intera famiglia Rossi, è andata distrutta. Da certi dolori, non ne esci più."
"Non voglio indagare oltre, per sapere perché sei sempre così autolesionista, da andare a trovare in carcere, i tuoi aguzzini, però mi devi spiegare, come fai!"
"A fare cosa!?" chiede sorpreso, ma curioso.
"A farti amare, così tanto, anche quando hai torto marcio e a perdonare chi ti fa male."
"Torto? Eih Principessa, non offendere, io, ho sempre ragione! È risaputo!" sorride. "Pertanto, ricordalo sempre."
"Che sei uno sbruffone, che vuole sempre avere ragione?"
"No. Che ognuno merita una seconda chance e che a volte, si agisce da cattivi, senza esserlo."
"Ok. Hai vinto! Mi hai convinta, ma prometti, che starai attento e tornerai da noi, se no, ti ammazzo con le mie stesse mani!"
"Cosa vuoi che mi succeda!?"
Mi ha guardata dritta negli occhi, con quel suo sorriso magnetico e sicuro di sè, che non mi fa capire niente e io gli ho creduto! Ho voluto credergli e convincermi, che sarebbe andato tutto bene. Ma questa è un'altra storia...
Mi ha detto una bugia, a fin di bene, per evitare di guardarmi negli occhi e dirmi addio. Col senno di poi, avrei dovuto insistere di più e le cose, probabilmente, sarebbero andate diversamente. Gli avrei impedito di... fare quella stupida scelta.
Mi guarda in modo dolce e intenso, come se volesse memorizzare, ogni dettaglio di me. Lo vedo accarezzare ogni lembo della mia pelle, con gli occhi.
"Perché mi stai fissando?"
"Perché sei bellissima."
"Dopo il cesareo? Con la pancia floscia e ancora gonfia in svariati punti, i punti all'addome e questo pigiama da ospedale? Non credo, proprio, ma sei gentile."
"Non si tratta di gentilezza. Sei assolutamente perfetta, radiosa, hai un bel colorito roseo e il tuo sorriso è una bellissima tortura. Non sei mai stata più bella. Te l'assicuro."
Dolcemente mi bacia.
"Aiden... Pensavo..."
"A cosa, amore!?"
"Forse, dovremmo cercare una casa più grande!"
"Assolutamente sì o semplicemente, i tuoi hanno ragione ed è ora che la famiglia reale, torni ad Alleran."
"Cosa? Vuoi crescere i nostri figli ad Alleran!? Dopo che sono nati a New York?"
"Tu, sei venuta su piuttosto bene, ad Alleran.
Riflettevo, sulle nostre opzioni, ma seguimi per un momento... prima di escludere la possibilità."
Sbuffo contrariata.
"Avanti."
"In fondo, anche se hanno la doppia nazionalità, i nostri figli, appartengono ad Alleran e alla sua Corona. Come anche tu, del resto, amore, in quanto erede al trono e io, appartengo a voi, che siete il mio tesoro più prezioso. Ci siamo illusi di poter vivere il nostro sogno americano, ma sappiamo tutti e due, che è questione di tempo, prima che vi rinunceremo per sempre, per prendere il nostro vero posto, all'interno della famiglia reale."
"Ma come faremo col lavoro!?"
"Beh! Ma tu, amore, è fuori discussione che continui a fare l'agente dell'FBI. Sei una mamma adesso! Io mi arrangerò!"
"Scusa!? Che commento sessista. Tu allora sei padre! Se mollo io, molli anche tu!"
"Cosa? Perchè dovrei? Io so fare solo quello!"
"Se è sopravvissuto, ad Alleran, Danny, ce la puoi fare anche tu, tesoro!"
"Ho dei seri dubbi, a questo proposito!"
"Sei tu che vuoi andare ad Alleran, perciò adeguati."
"Io... pensavo che... fosse più sicuro per voi. Tutto qui..." bofonchia pensieroso.
"Sicuro!? Sicuro da cosa!? Cosa mi nascondi?"
"New York è stupenda, ma è piena di rischi! Tutto qui."
"Mi stai guardando negli occhi e mi stai mentendo? Cosa sai, che io non so? Cosa mette in pericolo la nostra famiglia e i nostri figli!?" urlo isterica.
"Niente! Lo giuro!"
"Non giurare il falso. Dimmi solo la verità!"
"Ma è la verità amore."
"Scusa se non ti credo! So che c'è sotto qualcosa!"
"Non urlare! Svegli le piccole."
"E tu non tergiversare."
"Ora che siamo a un passo dalla laurea e con tre figli, i tuoi ci vogliono ad Alleran, per sempre."
"E a te non interessa cosa voglio io e cosa è meglio per i nostri figli!?"
"Certo che lo è. Voi siete la mia priorità. Sempre!"
"Non mi pare! Da quando prendi ordini dai miei!?"
"Da quando mi hanno sbattuto in faccia, lo statuto del Regno, per esempio. Paragrafo 8 comma 5 b: i figli dell'erede al trono, devono crescere nel regno, imparare gli usi e le tradizioni e apprendere la Costituzione di Alleran. Poi, pare che i tuoi sudditi, siano andati fuori di testa, perchè sono nate due gemelle. Lo vedono come un buon auspicio e una sorta di miracolo, nonostante io stesso sia un gemello, dimenticando che è la componente genetica ereditaria, che ha fatto sì, che le nostre amate bambine, fossero due e non una sola."
Ringhio. "Avevamo un patto!"
"Cosa!? Noi due? Non mi pare."
"Non noi. I miei avevano promesso che non ci avrebbero mai ricattati, per farci tornare ad Alleran!"
"Non è un ricatto."
"Lo è eccome! Mi stupisco che non te ne renda conto e che tu sia così accondiscendente."
"Magari vogliono solo i bambini intorno a loro e io credo che una mano, con le gemelle, ti servirà. I miei hanno sempre da fare. Mia mamma è la Presidente e non ha tempo per pappine e pannolini!"
"E mia mamma è una regina! Cosa blateri amore!?"
"Non so. Senti... Fai come vuoi. Io non ci voglio entrare nelle brighe di famiglia."
"Guarda, che questa, è anche la tua famiglia!"
"Santo cielo Sofia! Va bene! Allora dirò a tuoi genitori che non andremo ad Alleran, ti comprerò una casa nuova, cercherò una baby sitter e tu potrai continuare a lavorare. Ok? Sei contenta?" alza la voce irritato, facendo svegliare le bambine.
Lo guardo e scoppio a ridere. Lui mi guarda con gli occhi da cucciolo.
"Perchè litighiamo per colpa dei miei genitori?"
"Francamente non lo so! Ma ora le mie Principesse, piangono per colpa mia." sorride prendendo Greta in braccio.
"Scusami." sorrido allungando le mani per farmela dare.
"No. Scusami tu." sorride prendendo Ginevra. "Eih piccola mia hai fame anche tu!?" me la passa per l'allattamento al seno.
"Se torniamo ad Alleran, e dico se, avremo una casa tutta nostra."
"I tuoi stanno facendo costruire un palazzo reale nuovo per noi, perciò penso non sia un problema."
"Scusa!?"
"Ops. Vabbè tanto li conosci. Non accettano un no come risposta! Io avevo già declinato la loro offerta almeno un milione di volte e poi ho pensato che a me non interessa dove viviamo."
"E non pensavi di dirmelo?"
"L'avrebbero comunque fatto loro tra qualche ora!"
"A volte sono veramente odiosi e irritanti."
"Ti amano. Tutto qui! Non penso che sia così assurdo che vogliano averti vicina e vedere crescere i loro nipoti."
"Ma tu vuoi davvero mollare tutto e andare a vivere ad Alleran!?"
"Io seguo voi. Voi siete la mia casa, il mio tetto, il mio riparo e le mie fondamenta."
"Ti adoro!"
"Io sono innamorato perso di te!"
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FBI Protezione Principesse 2 - Una Principessa da Salvare!
RomanceSequel di: FBI Protezione Principessa. - COMPLETO - Non è assolutamente obbligatorio leggere il primo libro, perché sono due storie distinte. In questo libro, la protagonista, è la figlia dei personaggi del primo libro. Revisionato nel 2022, con pa...