Solo chi ama senza speranza
conosce il vero amore(Pablo Neruda)
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Una volta dentro la grotta, gli occhi di Camilla si accesero come gli occhi della pantera e fecero loro strada.
Dopo un quarto d' ora circa di cammino si comincò ad intravedere una luce fioca e, una volta vicini, ecco comparire due fiaccole appese ai muri lateralmente ad una cella di ferro dentro la quale vi era rinchiuso una persona.
Era distesa a terra con la poca luce che filtrava da una piccola finestra con le persiane socchiuse e che non faceva vedere bene.
Una brocca d' acqua con un piatto colmo di carne era disposta su un tavolo in mezzo alla stanza buia.
I ragazzi tranne il Minotauro, lasciato di guardia per scongiurare eventuali imprevisti, si avvicinarono alle sbarre per parlare con il prigioniero.«Ehi mi sentite? State bene?», ripeteva più volte Camilla ma senza ottenere alcuna risposta inizialmente.
«Noi non vogliamo farti del male anzi se ci dici dove trovare la chiave della gabbia in cui sei finito, ti liberiamo», continuò lei con voce calma e pacata.
A quel punto qualche movimento si udì.
Il prigioniero si mise seduto.«Chi siete? Perché siete qui? Davvero volete liberarmi?», ribattè di colpo una voce cupa maschile con un tono triste quasi rassegnato al suo misero destino.
«È una lunga storia che con calma poi ti spiegheremo. Dove si tiene la chiave della tua cella così che possa farti uscire?», ribattè Camilla.
L'uomo imprigionato allora si fece avanti per mostrare loro dove recuperare la chiave, dentro un vaso poco distante.
«Dovete fare in fretta la sentinella sta per tornare con la legna», affermò sottovoce il prigioniero per non farsi udire.
Agli occhi di Lele e Camilla dopo aver aperto la cella, sotto la luce e fuori dalla prigione in cui era stato tenuto per molti mesi, un giovane con il corpo di un uomo con orecchie appuntite, corna, gambe e piedi di capra si presentò a loro che impietriti rimasero ammutoliti.
Davanti a loro c' era un bellissimo Fauno, una divinità della natura
I ragazzi erano sempre più stupiti nel trovarsi di fronte un altro personaggio della mitologia greca, romana.
Prima una Chimera con un Minotauro ora un Fauno.
Camilla e Lele pensarono di essere finiti per qualche ragione dentro il libro a risolvere chissà quale mistero e che per poter tornare a casa dovevano portare a termine la loro missione che non sapevamo ancora bene a cosa si riferisse.
L 'unica cosa a loro chiara era il probabile legame con Selene, l' archeologa in coma.«Sono Inus piacere di conoscervi e infinitamente in debito per avermi salvato. Purtroppo la mia gente sta subendo da tempo la tirannia dello stregone Copellius», confessava il Fauno che trovatosi dinanzi il Minotauro fece uno scatto brusco di retrocessione.
«I minotauri sono assassini e servi di Coppelius», diceva il Fauno assai schivo nel fidarsi di quella creatura immensa.
«Non più, lui è con noi e ci ha salvato la vita ed è innocuo», ribattè Lele sconcertato dalla propria risposta in quanto ormai sicuro della lealtà dell' amico Minotauro.
«Andiamocene in un luogo più sicuro che ti racconteremo la nostra storia mentre tu ci racconterai la tua e della tua gente».
FAUNO
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IL LIBRO DEI 9 ANELLI
Fantasy"NON PUÒ PIOVERE PER SEMPRE" CIT. tratta dal film IL CORVO (11 maggio 1994) 💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟 Periodo molto triste per noi italiani a causa di questo Covid-19 detto coronavirus ma anche per me per problemi gravi...