IL SACRIFICIO

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Vivi come se dovessi morire
domani.
Impara come se dovessi vivere
per sempre.

(Mahatma Gandhi)

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Dall'altra parte del mondo a sud di Thanis in pieno deserto in mezzo ad una tempesta di sabbia ecco comparire in lontananza due fari di una luce gialla fioca.
Erano quelli della Buick dei golem mandati alla ricerca di Camilla e Lele ormai intercettati mediante precise coordinate.

«Maledizione devo trovare il modo di uscire da qui e salvare mio padre e avvisare i miei amici Camilla e Lele. Non so come andrebbe a finire se quel pazzo scienziato mettesse mani sul libro. Il nostro mondo e tutti i mondi nelle altre dimensioni si farebbero la guerra tra loro», diceva tra sé e sé.

Selene rinchiusa in quella anfora di vetro che per qualche ragione la tratteneva li senza darle la forza di spostarsi fuori.
Ci provava e riprovava cercando la giusta concentrazione ma nulla.
Non ci riusciva.
Qualcosa glielo impediva, una strana energia le toglieva la lucidità come se fosse drogata  a tal punto da dimenticare ogni cosa e dove il pensiero veniva annientato.
Si guardava attorno per trovare una via di fuga.
Quel posto era circondato da apparecchiature mai viste in vita sua, avevano display di ultima generazione.
In un' altra stanza invece riusciva a vedere attraverso la porta semiaperta dove delle luci venivano proiettate al centro di un unico punto.
Sembravano saette vere e proprie che provenivano da due pareti di ferro o qualcosa di simile.
La loro potenza e intensità dava origine a una sfera di luce bianca che diveniva sempre più grande.
Forse era una nuova arma?
O addirittura un portale dimensionale?
E altre cose erano racchiuse in quella mastaba nascoste dagli occhi di Selene.
Se solo avesse potuto liberarsi.
Improvvisamente davanti a lei le due guardie scomparvero di colpo senza che nessuno lo notasse e in basso verso i suoi piedi ecco presentarsi una bellissima gattina nera dal pelo lucido, dagli occhi gialli penetranti. Era simile a quella che aveva mandato ad Anubis però aveva qualcosa di diverso, gli occhi erano più stretti.
Nella mente di Selene subito dopo una voce a lei familiare si fece strada.
Era quella del suo amato.

«Regina Iside, mia dolce Selene non lasciarti andare, resisti le divinità egizie sono con te».

«Anubis amore mio ti prego aiutami», blaterava nella mente Selene.

D' improvviso davanti ai suoi occhi la tenera gattina nera ecco trasformarsi in una figura di donna alta, una divinità egizia appartenente all’ antichità più remota.
Era la Dea Bastet una dea leonessa del culto solare, simboleggiante il calore appunto benefico del sole.
Adorata per la sua potenza, la sua forza, la sua bellezza e naturalmente la sua agilità.
Un tempo gli antichi egizi adoravano il gatto come se fosse addirittura un Dio.
Nella terra del Nilo, si credeva che questo meraviglioso animale potesse contribuire a diffondere la luce e lo spirito del Dio Ra quando morì.

«Sono Bastet e sono venuta qui annunciata da Anubis sotto la benedizione del Dio Ra per liberarti», si presentò la Dea dentro la mente di Selene.

«Ora Ascoltami con attenzione dobbiamo fare in fretta, la tua forza vitale si sta spegnendo. Vedi il tuo filo argenteo? È grazie a lui che lo scienziato ha potuto vederti e imprigionarti. Quel filo è il tuo tallone d'Achille. Vedi quel calore che esce da quel tubo in quella vaschetta dove vi è imprigionato il tuo filo argenteo, beh è uno dei tanti esperimenti dello scienziato pazzo. Agisce come un allucinogeno penetrando attraverso il tuo cordone dentro di te. Per questo non hai forza e non riesci a concentrarti e a spostarti in altro luogo, inoltre questa gabbia è creata con un materiale sconosciuto probabilmente di un altro pianeta che ha la funzione di fare impazzire i neuroni ma solo con gli umani non con noi divinità  egizie. Ho riconosciuto subito la mano di Coppelius in quanto é da tempo che lo controlliamo ma non siamo mai riusciti a fermarlo una volta per tutte anche se conosciamo i suoi sistemi ogni volta ci sfugge inventando qualcosa di nuovo e sconosciuto per questo riesce sempre a dileguarsi e lo fa attraverso la porta spazio temporale . Tu e I tuoi amici siete gli unici che teme perché avete delle armi potenti che possono ostacolare i suoi progetti folli. Adesso io ti aiuterò ad uscire da qui per poi tornare nel tuo corpo fisico così da fermare quel pazzo di  scienziato.

IL LIBRO DEI 9 ANELLI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora