Vedere la morte
come la fine della vita,
è come vedere l’orizzonte
come la fine del mare.(David Searls)
🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯♻🔯
All' indomani, nel reparto di neurochirurgia, non si parlava d'altro che dell'uomo che era stato arrestato dopo aver tentato di uccidere nuovamente Selene.
Per questa ragione il commissario di polizia aveva lasciato fuori dalla porta un agente di guardia.
La situazione si stava infuocando e lei era terrorizzata non tanto per la propria vita che sapeva essere sotto protezione ma più che altro per quella di suo padre esposto a possibili attentati e ignaro di essere in pericolo di vita.
Si sentiva impotente.«Anubis ha ragione, devo trovare il prima possibile un Avatar che mi faccia aiutare mio padre», rimuginò dentro di sé.
«Ciao Sele, ero così in ansia per te. Per fortuna lo hanno preso quel sicario. A proposito, il mio ex lo hanno visto spesso in discoteca con gli amici a spassarsela con altre ragazze. Non dico che non faccia bene in fondo sono io che per prima l'ho voluto lasciare però farlo davanti ai miei occhi così in modo spudorato lo vedo un vero affronto, una grave mancanza nei miei confronti», confessò Cindy contrariata e in parte gelosa.
Selene notò quanto l'amica fosse triste e arrabbiata con lui.
Avrebbe voluto consolarla, dirle che si sarebbe sistemato tutto ma purtroppo non poteva farlo.
Tutto il suo corpo non funzionava ormai più, comprese le labbra per poter parlare, tranne il suo cervello.
Cindy era una macchinetta quando iniziava un discorso, nessuno la riusciva a zittire e ad un certo punto, Selene smise di sentirla e ritornarono i soliti pensieri sull'unica cosa che la preoccupava, quella di trovare chi voleva morta lei e il padre.«Devo provarci …ora o mai piu…», pensò Selene mentre concentrandosi cercò di convogliare tutta la sua energia per proiettarla fuori di sé e dentro al corpo di Cindy.
L'unica cosa che riuscì a fare fu di trasportare il suo corpo astrale contro la porta.
Provò e riprovò più volte senza risultato, mentre Cindy seduta, non faceva una piega continuando a sfogarsi con l' amica bloccata in quel letto di ospedale.
La barriera elettrostatica di Cindy lo impediva.
Eppure ci doveva essere un modo, si ripeteva.
Una volta dileguata l'amica, Selene decise di farlo anche con altre persone come la fisioterapista ma anche con lei fu un vero fiasco.
Una, due e tre volte ma fu respinta via con forza.
Tentò pure l'indomani con sua madre pensando così di raggiungere il padre ed avvisarlo ma fu anche con lei un vero disastro.
Addirittura l'energia, che con gli altri sentiva proliferare e aumentare tra le mani, con lei fu praticamente nulla.
Percepì che non era così il modo o forse le mancava un tassello per completare il transfert.
Poi ecco che accadde qualcosa che le accese una lampadina in testa.
Tommy era arrivato con sua madre come il solito e avvicinatosi a Selene improvvisamente ecco il medaglione illuminarsi come con nessun altro prima d'ora.
Selene allora, si convinse che fosse il medaglione quel tassello mancante.
Ogni volta che s'illuminava percepiva sempre una forza maggiore provenire da quello strano ciondolo, convincendosi alla fine che quell'oggetto avesse dei poteri.
In quel momento pensò di ritentare il transfert nel corpo del fratello grazie al segnale positivo del medaglione e ritenendo che fosse la volta giusta, anche se non era ciò che più desiderava visto il brutto rapporto tra loro due rammentando quell'episodio nefasto che gli aveva separati.
Qualche anno prima, dopo la laurea del fratello e all' apertura del suo ufficio legale, la madre per l' occasione, aveva organizzato una grande inaugurazione spendendo un occhio della testa affittando un locale notturno in pieno centro, dove si trovavano i migliori Vip e per l'occasione anche ballerini e cantanti famosi.
Furono invitati più di cento persone in vista, tra cui personaggi importanti italiani e stranieri, come commercialisti, ingegneri, avvocati, giudici e notai.
La madre riuscì a farli interloquire con il figlio ottenendo vari contatti come mail o cellulari di persone influenti nel campo del lavoro di Tommy e intercedendo per lui.
Le buste per gli inviti erano state scelte da lei, esclusive con design professionale e curate nei dettagli, furono spedite e imbucate ovunque.
Selene era molto fiera di suo fratello.
All' epoca, da poco adolescente, ne era gasatissima.
La sera della festa d' inaugurazione, fu accompagnata dal padre, presentandosi munita d' invito sottratto di nascosto da quelli pronti da spedire preparati personalmente dalla madre e lasciati nel cassetto del mobile del salotto di casa.
STAI LEGGENDO
IL LIBRO DEI 9 ANELLI
Fantasi"NON PUÒ PIOVERE PER SEMPRE" CIT. tratta dal film IL CORVO (11 maggio 1994) 💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟❤️💟 Periodo molto triste per noi italiani a causa di questo Covid-19 detto coronavirus ma anche per me per problemi gravi...