Capitolo 17

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L'indomani a scuola non si sentì parlare d'altro che del flashmob di Rivergaro. Fortuna che non vennero sul posto nessun ente della tv locale o giornalisti di alcun genere a riprendere l'evento, o i miei genitori mi avrebbero sgamato e io sarei stato fottuto. Quella mattina seguii le lezioni per modo di dire, non attendevo altro che il momento in cui avrei rivisto Aileen per poterle parlare. Dovevo mettere in chiaro i miei sentimenti e avevo bisogno di farlo assolutamente assieme a lei.
A ricreazione le diedi appuntamento a quello che era diventato ormai il nostro solito posto, ma con mia sorpresa vi  trovai il riccio, che riconobbi dai capelli, visto che oltre alla maschera, indossava degli occhiali da sole ed un cappellino al contrario, in compagnia di Cassandra, che riconobbi oltre per averla già vista in classe, anche dalla pettinatura semiraccolta, dalla maschera lilla, vestita con un top bianco ricamato che le stava d'incanto sopra degli shorts di jeans. Si stavano tenendo per le mani guantate e con le dita incrociate fra di loro. Sembravano decisamente intimi. Non si accorsero nemmeno della mia presenza. Mi sentii bussare sulla schiena. Mi voltai e vidi Aileen.

« Ehi Max, cosa ci fai qui impalato?» mi domandò e poi si rese conto da sola che il nostro posto era occupato. I due piccioncini solo in quel momento si voltarono e ci videro, lasciandosi le mani di colpo.

« Devo andare in bagno, scusami..» mi disse Aileen per poi allontanarsi velocemente. Un comportamento non poco strano il suo, pensai fra me e me. Poi vidi che anche il riccio mormorò qualcosa a Cassie e si allontanò, salutandomi frettolosamente, quando gli toccò passarmi accanto.

Mi avvicinai a Cassie.
« Ehi..quindi lo hai perdonato? »

« Sai, non credo siano fatti che debbano interessarti Max, con tutto il rispetto..» mi rispose abbassando gli occhi. « Ci vediamo in classe..» e se ne andò.

La ricreazione stava per finire, perciò mi avviai per le scale verso il bagno delle ragazze, quando vidi ciò che non avrei mai pensato di vedere. Il riccio teneva fra le mani il viso senza maschera di Aileen, a neanche un palmo dal suo.
Mi tradì il rumore delle scarpe da ginnastica, al mio ultimo passo prima di bloccarmi. I due si girarono verso di me. Aileen fece per aprir bocca.

« Max, io.. »

« NO!» le urlai contro per la prima volta e poi aggiunsi « Io e te non abbiamo più niente da dirci. E cancella pure il mio numero! » e dopo aver detto ciò, girai i tacchi e scesi le scale fino al piano dove stava la mia aula. Tornando al mio posto vidi Cassie, dietro Gab, che stava sistemando i libri della prossima lezione. Mi venne un groppo alla gola. Avrei dovuto informare anche lei, sul fatto che il suo ragazzo l'avesse tradita con la mia, a questo punto diventata ex. Chissà come l'avrebbe presa. Mi sentii dispiaciuto più per lei che per me, e ciò era molto strano. Aspettai la fine delle lezioni per parlarle.

« Cassie aspetta..» dissi bussandole sul suo zaino.

« Si? » mi rispose girandosi sorpresa.

« C'è una cosa che devo dirti..e non ti piacerà affatto..» dissi funerario per poi restare in silenzio.

« Beh allora? Mi stai facendo preoccupare, di cosa si tratta?» mi domandò Cassie ansiosa, stringendo uno spallaccio del suo zaino, con entrambe le mani.

« Beh ecco, dopo esserci visti a ricreazione prima, sono andato a cercare Aileen che era andata in bagno e..l'ho trovata che stava per essere baciata dal tuo riccio..»

« Veramente? »

Annuii.

Lì per lì non disse nulla, poi parlò.
« Finalmente era l'ora! »

Strabuzzai gli occhi.
« Ehm Cassie, ma cosa cazzo stai dicendo? »

« Si, no beh non mi fraintendere, non sono felice di avere le corna, perché di fatto non le ho! »
mi disse Cassandra ed io la fissai come fosse stata una aliena. Non l'avevo capita per niente con quella sua arzigogolata affermazione. Lei riprese.
« Ormai tanto vale che tu lo sappia..» fece una breve pausa per schiarirsi la voce «..era una messinscena la nostra..io e Mirko non siamo mai stati realmente una vera coppia. Lui non riusciva a dimenticare lei e..forse visto com'è andata, a questo punto era lo stesso per lei..per quel che vale, mi dispiace che tu ci sia rimasto in mezzo..»

« Ma cosa? E perché lo hai aiutato a fare una cosa del genere? » le chiesi del tutto sbalordito.

« Me lo ha chiesto gentilmente..» rispose Cassie, a bassa voce e incrociando una gamba dietro l'altra.

« Ma per favore!» esclamai alzando gli occhi al cielo.

« S-senti non avere questo tono risentito con me, perché è stata quell'altra a ferirti, non io! Evidentemente i suoi sentimenti per te non erano così forti come credevi..e sai, ti dirò è stata una fortuna che sia successo adesso..voglio dire, vi frequentavate comunque da poco, fosse capitato molto tempo dopo, avresti potuto farti molto più male di così..o dico male?»

« Beh non è che con ciò io ci stia meno peggio..era la mia prima ragazza...e per com'è andata, ci sto comunque da schifo..» affermai guardandola dall'alto in basso.

« Non si direbbe però.. osservandoti sembri a malapena infastidito dalla cosa..» mi rispose Cassie.

Sapevo in cuor mio che aveva ragione ma non volli ammetterlo né a me stesso né a lei, perciò sbottai malamente.
« Lo sai che sei proprio una insopportabile so tutto io? Cosa vuoi saperne di me eh?» le risposi con un tono incattivito che non mi apparteneva nemmeno. Mi morsi la lingua e cercai di correre ai ripari per quanto possibile.
« Scusami Cassie..come hai detto prima, tu non c'entri nulla..» la guardai e la vidi singhiozzare sommessa.
« No no no no no, ti prego non piangere, non volevo..non so cosa mi abbia preso..»

Lei tirò su con il naso, da sotto la sua maschera, che cominciava a bagnarsi per le sue lacrime.
« Adesso devo andare..mio padre mi starà aspettando..» e detto ciò si mise in spalla il suo zaino e se ne uscì dalla classe.

Mi sentivo una merda per come l'avevo trattata.
Quando uscii dal cortile, leggermente frastornato e dispiaciuto per l'accaduto con Cassie, venni raggiunto d'un tratto da Gab, che mi prese sottobraccio, mentre alle spalle c'era una piangente Valeria.

« Ehi zì, ma che cazzo succede?» domandai.

« Gabry ti prego, non te ne andare via così!» piagnucolò dietro di noi Valeria.

«Allunga il passo e non ti fermare.» rispose Gab, trascinandomi via, fino a che non salimmo sulla nostra navetta. Ci sedemmo e lui si piegò in avanti, tenendosi la testa fra le mani. Lo fissai interrogativo.

«Beh che sta succedendo? »

« Niente bro, che sta succedendo....Valery è incinta.»

Mi andò di traverso la saliva.
« Cosa? Ma che cazzo zì! E perché sei scappato? Assumiti la responsabilità di ciò che hai fatto! Non fare il bastardo!» gli dissi.

« Grazie per essere giunto a conclusioni affrettate bro! Sappi che il bastardo in tutta questa storia, non sono io. E non sono manco il padre. Valery è stata con Paradisi..»

« Paradisi..mmh..ehi aspetta! Sarebbe il riccio di terza? Mirko!» esclamai.

Gab annuì.

« Ma come..? Quando è successo? Sapevo che erano stati insieme, ma anni fa tipo..»

« E invece no..è successo prima che ci mettessimo insieme ma, loro andavano a letto occasionalmente cioè..erano scopamici..»
Restai in silenzio per un momento. Non mi ero dimenticato delle avances insistenti che Valeria mi aveva fatto, e di cui Gab era totalmente all'oscuro.

« Posso solamente immaginare come ti senti zì ma..non ci credo che io lo stia per dire ma, anche tu sei stato come lei..e considera che però è accaduto prima che vi metteste insieme..quindi non è che ti abbia tradito, secondo me ecco..»

« Sbaglio o poco tempo fa ti stava sul cazzo Valery? Perché adesso la difendi? Che per caso è stata anche con te? Se così fosse dimmelo! »

« Tu stai delirando zì! Certo che non ci sono stato oh! Ti stavo solo facendo il punto della situazione..»

« Il punto è che mi ha fatto male bro. Io comunque sono arrivato. Bella, a domani..» e dicendomi ciò, prese il suo zaino in spalla e scese dalla navetta.
Assurdamente dopo questa rivelazione sconcertante di Gabriele, mi venne da pensare ad Aileen, a come avrebbe reagito una volta a conoscenza di questa incasinata situazione, che la riguardava di rimbalzo, trattandosi del suo ex, ridiventato forse il suo nuovo ragazzo adesso. Scossi la testa, e cercai di allontanare questo pensiero: oramai lei non era più affar mio. Ci stavo male? Si, eppure nemmeno troppo, come forse avrei dovuto. O magari era meglio così. Per la serie "chiusa una porta, si apre un portone", giusto?

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