Capitolo 18

29 4 49
                                    

Il giorno seguente Cassie non si presentò a scuola e neanche quello dopo. Mi preoccupai. Decisi di mandarle un sms.

"Ehi Cassie, come stai? Sono due giorni che non vieni a scuola..tutto bene?"

Attesi qualche minuto, ma non ricevetti risposta. Attesi anche una, due ore di lezione, niente da fare.
Perché mi sentivo come sulle spine?
Che si trattassero dei sensi di colpa? Molto probabilmente si.
A ricreazione ne approfittai chiedendo alle mie compagne di classe se sapevano qualcosa. Sembrarono stupite dal fatto che io rivolgessi loro la parola, ma ci fu una fra tutte, Daria, che seppe darmi un'informazione più che valida.

« Ieri era a danza moderna con me e mi pareva che stesse bene, fisicamente almeno..» mi raccontò e poi le chiesi di scrivermi su un pezzo di carta l'indirizzo di quella loro scuola di danza ed i loro orari.
Quello stesso pomeriggio uscii di casa e mi presentai proprio lì, poco prima della fine della loro lezione. Entrai nella hall e mi accomodai su una delle morbide poltrone di eco pelle o quel che era. Accesi il mio Mp3 portatile e comiciai ad ascoltarmi una delle mie playlist random, passando dal genere pop a quello metal, fino addirittura al classico.
Vidi poi uscire da una delle aule, una serie di bambine, vestite tutte con il classico tutù rosa, che avranno avuto circa dai quattro ai dieci anni. Aspettai ancora, e uscirono delle altre ragazze, fra cui riconobbi Daria, la quale non mi vide. Di Cassandra invece non ci fu nemmeno l'ombra, perciò mi alzai e chiesi direttamente alla signora dell'accoglienza, senza perdere ulteriormente altro tempo prezioso.

« Scusi, senta, cercavo Cassandra Paoli. So che ieri è venuta a lezione di danza moderna..»

« Oh caro, si è vero, ieri è venuta, ma oggi aveva da fare il riscaldamento in piscina..sai ci appoggiamo in quella della palestra qui accanto..»

« Bene! La ringrazio, è stata davvero molto gentile, buona giornata!» congedai educatamentela signora e poi mi fiondai fuori dalla scuola di danza, per fare il mio ingresso nella palestra di fianco. Nuovamente mi diressi al bancone dell'accoglienza.

« Ciao! Come posso aiutarti?» mi chiese il ragazzo seduto al di là.

« Ecco, potrei usufruire della piscina per un oretta? Il tempo di fare qualche vasca..»

« Certo, il prezzo per un ora è di cinque euro..ho bisogno poi che mi compili questo foglio con i tuoi dati, così che possa rilasciarti la tua tessera, sai per le volte future..tranquillo è gratuita per il primo anno. Vedrai ti troverai bene..» mi disse il ragazzo con entusiasmo.

« Ok grande.» tagliai corto, compilando alla velocità della luce tutte le scartoffie. Infine pagai e poi mi diressi nello spogliatoio maschile. Era vero che se mi trovavo lì, il motivo era perché cercavo Cassandra, ma mi dissi che avendone l'occasione, avrei anche potuto approfittare per fare realmente qualche vasca.
Essendo stata un'improvvisata bella e buona, ovviamente non avevo alcun costume con me, perciò ne fregai uno da dentro un borsone a caso, che trovai con la cerniera semi chiusa. Fortunatamente quel costume a boxer profumava ed era della mia taglia grosso modo. Trovai persino una cuffia, presi in prestito pure quella, e me la misi. Seguendo il percorso guidato arrivai ben presto alle piscine. Ce ne erano due: come di consueto, una per gli adulti e una più piccola per i bambini e le famiglie. Naturalmente si entrava a turni alterni. Attesi ben poco e poi potei tuffarmi nella cristallina acqua dall'odor di cloro. Feci quattro vasche spingendo a più non posso, godendomi la frescura dell'acqua su tutto il mio corpo e sul mio viso senza maschera. Infine quando dovetti uscire, mi avviai verso le docce, togliendomi la cuffia e passandomi le mani fra i capelli bagnati. Solo che nel compiere questo gesto tirai una gomitata a qualcuno.

« Ahi!» Quella voce la conoscevo. Era di Cassie. Mi voltai e rividi la ragazza del flashmob con il tulipano rosso in bocca. Il mio cuore per un istante quasi si fermò. Cassie fece per correre via ma io le afferrai un polso al volo, senza stringerla, il giusto per trattenerla.

𝓘𝓷𝓷𝓪𝓶𝓸𝓻𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓲 𝓽𝓾𝓸𝓲 𝓸𝓬𝓬𝓱𝓲 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora