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Sirius calcolava il passare del tempo da una luna piena a un'altra. Aveva iniziato per via di Moony ed aveva continuato per abitudine. Non era un pensiero fisso, ma semplicemente un modo di contare il tempo che passa. Aveva contato le lune piene che aveva passato ad Azkaban e di certo non avrebbe smesso adesso. Aveva perso il conto una sola volta, in Francia, e non sarebbe capitato mai più.

Erano passate due lune piene dall'ultima battaglia, Lavanda era tornata a passare anche la sua seconda luna piena a Grimmauld Place e aveva fatto compagnia a Sirius e Harry che, non riuscendo a dormire, si erano messi a sistemare la biblioteca il cui soffitto adesso somigliava a quello della sala grande di Hogwarts, compreso delle candele fluttuanti. I ragazzi lo adoravano.

Era vero che l'animagus stava meglio da quando era tornato, ma l'insonnia se l'era tenuta.

Si avvicinava la luna piena di luglio, quel pomeriggio avrebbe iniziato a preparare la pozione per Remus, ma quella mattina si era svegliato particolarmente tardi.

O meglio, non si era svegliato affatto, era stata Luna a chiamarlo.

"Sta succedendo qualcosa all'ingresso della Metropolvere, ti converrebbe andare a controllare" aveva annunciato aprendo la porta della sua stanza e Sirius si era sollevato a fatica dalle coperte.

S'infilò la vestaglia più per decenza che per freddo, visto che addosso aveva solo i pantaloni del pigiama e si sentiva piuttosto a disagio quando erano ragazzine a malapena maggiorenni a guardarlo, e scese di corsa a vedere cosa stesse succedendo.

C'erano Dean e Seamus che tenevano a tiro di bacchetta una ragazza che sembrava pronta per farli a pezzi e Regulus che provava a farli ragionare in piedi sulla sua poltrona.

"Okay okay direi che è troppo presto per duellare, non trovate?" annunciò entrando.

"È mezzogiorno" gli rispose Luna con il suo solito tono tranquillo.

"Ah sì? Sono stato fino alle cinque a leggere come cambiare legalmente il motto di una Casa con più di seicento anni di storia. Un labirinto legale, fatevelo dire. Che cosa sta succedendo?"

"Si è infilata dentro casa" spiegò Dean

"Dannata Mangiamorte" imprecò Seamus

"Se fossi stata una Mangiamorte adesso avrei la metà dei problemi!" rispose lei quasi gridando. Aveva delle grosse cicatrici sul lato destro della faccia che interrompevano l'attaccatura dei capelli fra la tempia e l'orecchio. La ragazza notò il suo sguardo sui segni e fece calare i lunghi capelli scuri su quel lato del viso, provando a nasconderli.

"Mi sembra un po' giovane per essere una mangiamorte" commentò qualcuno dietro di Sirius.

"No, l'età è giusta" bofonchiò Regulus.

La ragazza ringhiò frustrata e si scoprì le braccia. Non c'era il Marchio Nero, ma c'erano altri grossi graffi.

"Ho bisogno di aiuto e so che... che tu..." iniziò a dire, le lacrime agli occhi e Sirius la interruppe con una mano su una spalla.

"Ragazzi, lasciatemi solo con lei, dobbiamo fare quattro chiacchiere" annunciò.

"Ma è una-"

"Vi ringrazio, ma sono ancora in grado di difendermi, andate" disse spingendoli verso la porta. Si strinse meglio nella vestaglia e le fece segno di sedersi sulla poltrona. Anche Regulus si accomodò, l'aria concentrata di chi voleva capire cosa stesse succedendo.

Sirius andò a chiudere l'accesso al camino e preparò il the con la magia. Non era lo stesso, ma al momento andava ugualmente bene.

"Come ti chiami?" le chiese mentre metteva il the in infusione.

Portraits of the Past   II Wolfstar IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora