12 II

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Sirius stava finalmente recuperando le sue abilità magiche, riusciva a compiere tutti i semplici incantesimi giornalieri senza doversi sforzare come un bambino di dieci anni e adesso saliva scale senza problemi, niente più fiatone. Notevole, visto che continuava a fumare, ma mai nella stessa stanza con i bambini.

Quel pomeriggio Harry era libero e Remus stava guardando i bambini, quindi entrarono in garage e si misero all'opera sulla moto. Da quando era iniziata la scuola non avevano più avuto il tempo di modificarla, ma avevano avuto diverse lezioni di guida che stavano iniziando a dare i loro frutti.

"La mia ha un sacco di gadget, ma deriva maggiormente da due fattori: la guerra e avevamo appena visto un nuovo film di James Bond e ci era sembrata un'idea geniale. Quindi, prenditi un po' di tempo per pensare a cosa vuoi che faccia di assurdo perché, quasi sicuramente, troveremo un modo per aggiungerlo" spiegò Sirius mentre apriva il garage sul retro della casa. Avevano recuperato tutti i vecchi attrezzi e appunti che lui e James avevano lasciato alla Tenuta Potter. Avevano indossato abiti di cui gli interessava poco, avevano messo la radio di sottofondo che passava brutte canzoni e Sirius si era legato i capelli con un elastico, la bacchetta gli sarebbe servita.

"Intanto direi che il volo e la modalità fiamma di drago sono il minimo" iniziò Harry.

"Bravo Bambi, allora iniziamo da quello"

Avevano trovato il vecchio quaderno in cui aveva segnato tutti gli incantesimi che aveva fatto su quella povera motocicletta per caso, mentre esploravano le varie stanze della Tenuta Potter e quella di Sirius era rimasta invariata, quando si era trasferito Fleamont ed Euphemia non avevano neanche tolto le sue cose, c'era ancora un pigiama piegato sotto il cuscino. La Tenuta dei Potter era stata casa sua decenni prima che Sirius riuscisse a fare lo stesso con Grimmauld Place e davvero poco dipendeva dalla struttura e tutto dalle persone.

Fu comunque comodo trovare tutto ordinatamente segnato nel suo quaderno e rileggerlo lo fece impallidire un paio di volte. Aveva una buona memoria dopo essere morto, ma non ricordava tutto quello che avevano combinato. Era un bene la sua motocicletta non potesse parlare, davvero. Sarebbe finito ad Azkaban per i prossimi duecento anni.

Usando il quaderno come guida, replicò, con alcune modifiche, gli incantesimi e li applicò alla motocicletta. Alcuni erano più pericolosi di altri, li compivano insieme e poi si allontanavano dall'altro lato della stanza, aspettando che si stabilizzassero. Far collaborare magie e motori era un'arte molto delicata.

"Quante volte è esplosa durante i vostri esperimenti?"

"Non è mai esplosa completamente, un paio di volte squagliammo la marmitta fino a quando non utilizzammo degli incantesimi che la rendessero più resistente e una volta credo di aver fuso il motore, ma se ti devo dire come ho fatto a rimetterlo a posto, non saprei da dove iniziare" disse ridendo e Harry non poté non accompagnarlo.

"Facevate molti esperimenti? Insomma, la mappa, la moto, gli orologi, gli specchi, anche quella bussola che avete fatto tu e Remus..."

"In continuazione, quando non trovavamo quello che volevamo, lo inventavamo noi. Abbiamo sbagliato così tante volte da poter scrivere intere enciclopedie su come non fare le cose, ma eravamo così cocciuti da non accettare un no come risposta neanche dalle nostre abilità. E poi eravamo tutti vagamente iperattivi, tranne Remus che ogni tanto cadeva addormentato mentre continuava a spiegare il suo ragionamento secondo cui quello o questo poteva funzionare, ma era per via della licantropia, non per altro"

"Ho l'impressione che la mia esperienza a Hogwarts sia stata molto diversa dalla tua" commentò Harry stranito.

"Oh, è una certezza. Noi ci ficcavamo in un sacco di casini, ma tu Harry, dovrebbero darti una medaglia solo perché non li hai mandati tutti al diavolo dopo il quarto anno"

Portraits of the Past   II Wolfstar IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora