In qualche modo, Sirius cadde addormentato sul pavimento della biblioteca sotto forma di Padfoot. Si svegliò di soprassalto verso le cinque di mattina e andò di corsa a controllare che Harry fosse tornato. Il ragazzo dormiva pacificamente nel suo letto, perfettamente integro.
Era vivo! Tutti gli arti sembravano essere al posto giusto, tutti i capelli, gli occhiali erano sul comodino, vicino alla bacchetta.
Avrebbe potuto provare a dormire, ma davvero non aveva voglia di provare a calmare la sua mente e allora optò per la cucina, avrebbe sicuramente trovato qualcosa da fare.
Quando alle otto la popolazione di Grimmauld Place iniziò a svegliarsi, Sirius fumava con una gamba poggiata sul tavolo, giocando con i fili del taglio che i suoi jeans avevano ad altezza delle ginocchia mentre aspettava che il caffè fosse pronto.
Aveva scritto una lettera a Lelya, più per non farla sentire esclusa quando arrivava la posta a colazione che per un vero motivo. Aveva fatto i brownie, una ricetta di Andromeda che sia lui che Lelya erano stati in grado di completare con buoni risultati e gliene aveva mandati abbastanza per lei e da offrire.
Il primo a scendere fu Harry, nello stesso momento in cui il caffè fu pronto. Si versò una tazza e per sé e ne porto anche una per Sirius.
"Cosa hai fatto alla mano?" chiese il ragazzo preoccupato osservando la mano con cui Sirius stava fumando.
Sirius se n'era quasi dimenticato. Si era rotto due nocche dando un pugno al muro la sera prima e ormai la mano era viola, ma ancora non si era preso la briga di guarirsi, il dolore lo teneva tranquillo.
"Ieri sera mi sono liberato di alcuni quadri, dopo la rimetto a posto" Sirius ingoiò a vuoto, completamente terrorizzato, ma doveva chiedere.
"Allora? Com'è andata?" chiese incerto e Harry sorrise. Godric non lo vedeva sorridere così da quando lo aveva portato alla Tenuta Potter la prima volta, da quando aveva visto i suoi genitori.
Porca puttana.
"Molto bene, non... non me lo aspettavo, ad essere onesto. Continuava a parlare nel cinema, ci hanno quasi cacciato, ma il film non era male. Siamo andati a cenare in un bistrot poco lontano, avevano questi panini gourmet, ma era una cosa abbastanza informale, ma c'era una bella atmosfera"
Porca puttana, stava sudando freddo.
"Pads?"
"Sono contento che sia andata bene" disse tirando un sorriso forzato, "È solo che... tu sei sicuro? Di lui, intendo" chiese provando ad essere quando più delicato possibile.
In quel momento Remus entrò in cucina, bofonchiando un 'Buongiorno' e andando a versarsi una tazza di caffè.
"Lo so, capisco che sei preoccupato, ma potresti fidarti di me?" chiese Harry e Sirius strinse la mascella provando a controllarsi.
"Ma io mi fido di te e di lui che non mi fido. La sua famiglia..." iniziò, ma lo sguardo di Harry si fece tagliente, una lama di giada pronto a farlo a fette.
"Intendi la tua famiglia" lo interruppe e Sirius annuì.
"Esattamente, so esattamente come funziona la sua famiglia" spiegò ancora tranquillamente, ma Harry ormai stava perdendo la pazienta.
"Allora perché tu dovresti essere diverso? O Lelya? O Regulus?"
"Infatti io sono scappato, Lelya è stata cacciata e Reg è morto"
"Harry," s'intromise Remus col suo solito fare docile "è che Sirius è preoccupato per te, lo siamo tutti"
"Ha fatto le sue scelte" disse Sirius e Remus grugnì dietro di lui.
"Non gli è stata data una scelta" gli rispose il suo figlioccio e Sirius perse la pazienta.
"So perfettamente la scelta che gli è stata data, perché credi che sia scappato di casa a sedici anni, eh?" disse e Harry sbatté una mano sul tavolo, alzandosi di colpo.
"TU avevi mio padre! Lui era da solo!" gli gridò, prima che Sirius potesse parlare però, il giovane continuò a parlare "Non ti riguarda minimante, ma non parla più con la sua famiglia. Adesso vive a Londra in un appartamento babbano, un appartamento normale, non una casa a sei piani con i boschi sui muri e con incantesimi estendibili irriconoscibili! E sta facendo uno sforzo, okay? È così assurdo pensare che potrebbe essere interessato a me per me e non perché sono Harry Potter?!" gridò per poi sbattere la porta.
Sirius resto a guardare il posto appena liberato, la mano che gli faceva male e la bacchetta che aveva iniziato ad emettere scintille azzurre, avvisandolo che Ethan era sveglio, ma ancora non era riuscito a trovare la forza di alzarsi.
"Oh Sirius, ha il tuo carattere" disse piccato il licantropo andando a sedersi a tavola e Sirius si alzò di colpo.
"Vaffanculo Remus"
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Questa parte è piuttosto corta, chiedo venia, ma non avevo altro modo per dividerlo v.v
Ci vediamo domani, per la prima parte del 13esimo capitolo!
The Cactus Incident
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Portraits of the Past II Wolfstar II
Fanfiction[Sirius Black torna dal mondo dei morti] - [eventualmente Wolfstar] Sirius prese il suo secondo primo respiro su una scopa che puntava a schiantarsi al suolo. Cabrò violentemente, puntandola di nuovo verso l'alto e scampò lo schianto di una manciata...