14 IV

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"Sei sicuro di voler prendere il treno?" gli chiese Sirius per l'ennesima volta e il bambino annuì.

"Lo avete detto voi: avete conosciuto i vostri migliori amici sul treno e poi è così che si fa" rispose convinto mentre spingeva il carrello dei bagagli insieme a Sirius, Teddy era seduto sul baule di Ethan e si guardava attorno con aria infelice, ma curiosa.

"Vero, però possiamo imbrogliare, lo sai?" gli fece notare con un sorriso complice che il bambino contraccambiò.

"Magari a Natale" concesse il ragazzino.

Si fermarono su un punto libero del binario 9 e ¾ e caricarono i bagagli senza particolare fretta. Erano piuttosto in anticipo.

Teddy aveva pianto sommessamente a fasi alterne dal giorno precedente, ma adesso sembrava pronto a dare spettacolo, cosa che stava semplicemente distruggendo Ethan.

"Non fare così Teddy, tanto ci vediamo presto" gli ricordò il bambino più grande per l'ennesima volta, ma il piccolo sembrava sempre meno convinto, i capelli della stessa tonalità di nero di quello che era ormai a tutti gli effetti suo fratello. Lo aiutò a scendere dal carrello e lo abbracciò stretto, poggiando il mento sulla sua testa che era diventata color sabbia, quello che probabilmente era il suo "vero" colore di capelli, nessuno lo sapeva con certezza.

Ethan si voltò verso il padre mentre continuava a tenere abbracciato Teddy.

"Credevo che sarebbe venuta a salutarmi anche Lelya" chiese preoccupato.

"Infatti è appena arrivata" commentò Remus che era quello con la visuale migliore su tutto, stronzo chilometrico. Sirius si voltò nella direzione puntata dal licantropo e vide Lelya che per mano teneva Luna mentre procedevano tranquillamente verso di loro.

"Carino no?" disse Sirius con un sorriso mentre guardava le due ragazze.

"Cosa?" chiese Remus e il bruno fece un cenno alle due.

"Un lupo e la sua luna personale" spiegò e l'altro annuì poco convinto.

"Personalmente preferisco le stelle" commentò Remus e Sirius si sentì quasi arrossire.

"Oh tu... tu..."

"Mh, venticinque anni che ci conosciamo e riesco ancora a zittirti. Sono soddisfazioni" commentò compiaciuto e Sirius non poté non sorridere.

"Allora! Sei pronto?" chiese Lelya incasinando i capelli di Ethan che le sorrise divertito. Si era finalmente fatto tagliare i capelli, ma arrivavano comunque a metà collo e con un grosso ciuffo che a scuola gli sarebbe costato numerosi rimproveri. Sirius non vedeva l'ora di vedere cosa avrebbe (o non avrebbe) combinato.

Prima che il bambino potesse rispondere, il loro gruppetto fu interrotto.

"Buongiorno Professor Lupin! Ciao Sirius!" li salutò energicamente una ragazza bionda e con fin troppe cicatrici.

"Chiara!" la richiamò la madre ma la giovane sbuffò.

"Che c'è? Me lo ha detto lui di chiamarlo per nome" rispose piccata la ragazza.

Si salutarono tranquillamente con Chiara e i signori Lobosca che notarono i bagagli di Ethan.

"Quest'anno inizi anche tu, Ethan?" chiese la signora Lobosca e il bambino rispose con un sorriso di circostanza mentre Teddy ricominciava a piangere.

"L'unico che non è ancora convinto è Teddy" disse Sirius sfiorando la testa del bambino per poi allontanarsi di qualche passo dal carrello e dai suoi figli.

Portraits of the Past   II Wolfstar IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora