09 III

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Sirius aveva bisogno di distrarsi.

Se avesse avuto vent'anni si sarebbe vestito in maniera oscena e sarebbe andato in qualche locale.

Adesso che di anni ne aveva molti di più, era diventato completamente incapace di tollerare i locali pieni di gente, chiassosi e con musica scadente. In quel momento odiava la gente, non era in condizioni di tollerare nessuno.

Era per questo che si era chiuso nell'attico, provando a trovare qualcosa d'interessante da fare con le pozioni. Aveva preparato le solite pozioni di primo soccorso e altra roba che poi avrebbe distribuito per la casa.

"Credevo che con gli anni aveste finalmente imparato a parlare" gli disse James seduto sul tavolo da alchimista. Si stiracchiò facendo cadere alcune boccette; ne afferrò una al volo e lasciò cadere l'altra per poi guardarla tornare al suo posto sul tavolo.

James era stato l'unico a cui Sirius aveva permesso di fargli compagnia in quel momento.

"Potter, non è il momento della predica" bofonchiò mentre tagliava alcuni bachi da seta.

"Non è una predica, è solo un commento" rispose l'altro scrollando le spalle. Non lo aveva guardato, ma Sirius sapeva che aveva scrollato le spalle.

"Li conosco bene i tuoi commenti" borbottò Sirius piccato. Aggiunse i bachi troppo presto, lo fece coscientemente, solo per guardare il calderone esplodere e vederlo lanciarsi verso il soffitto. Il povero calderone rimbalzò, ma prima che potesse ustionarlo con la pozione bollente, si coprì con un Incantesimo Ombrello. James non fu altrettanto fortunato.

"Eccolo là, il mio ippogrifo preferito" si lamentò e Sirius non riuscì a trattenere un accenno di sorriso. Ripulì il quadro con un incantesimo e osservò il tavolo e la parete ricoperti di pozione.

"Sta' zitto, tosaerba" disse lanciandogli un'occhiata e James s'irritò.

"Sei un bastardo, avevo fame, okay? Ed è successo una sola volta!"

"Ma è bastato per distruggere le rose di Euphemia"

"Dobbiamo parlare di quando hai pisciato su Lumacorno?" rimbeccò James e Sirius sbuffò.

"La mia pozione era perfetta e lui mi mise Accettabile parchè ero un libero pensatore"

"Gli dicesti che il Lumaclub è un gruppo di leccaculo, ma che tutti insieme non avrebbero comunque fatto un buon lavoro, viste le dimensioni del suo deretano"

"Fondoschiena, dissi fondoschiena" lo corresse e James non riuscì più a trattenersi, scoppiando a ridere.

"Ho pensato che Frank se lo sarebbe tatuato"

"Era una vittoria per tutto gli esclusi dal suo Club di lecchini. Dopo sette anni Lumacorno lo chiamava Finn, era anche la sua vendetta"

Sirius, visibilmente più calmo, ripulì la pozione dalla stanza, osservò le macchie che il composto si era lasciate dietro, ma le ignorò.

Lo sguardo gli cadde sulla cassa dei ritratti e sbuffò in maniera teatrale, afflosciandosi all'indietro sulla sedia.

"Paads... ti va di far esplodere altro?" provò a distrarlo il ritratto, ma era troppo tardi.

"Perché deve fare così? Credevo che le cose stessero andando bene, dopo la tragedia di Lawrence era stato così... così il mio Moony"

"Dagli tempo, Pads" James

"Mi sto comportando come un cazzo di cavaliere, Prongs"

"Lo so, infatti sono piacevolmente sorpreso, ma è diventato vedovo da mesi, è normale che non sappia come comportarsi" disse scrollando le spalle e Sirius s'irrigidì.

Portraits of the Past   II Wolfstar IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora