Io e Jo siamo finalmente pronte. Salutiamo mia mamma e iniziamo a camminare verso il palazzetto dove si terrà la partita. Arriviamo fuori la struttura e ci sediamo sugli spalti né troppo lontani né troppo vicini dal campo. "Sono nervosa" dice Jo mangiandosi le unghie "stai tranquilla, non succederà nulla di che stasera" "e se mi nota? Cosa devo fare? Devo salutarlo?" "Sarà impegnato a giocare, fagli un sorriso e basta, capirà che ti sei accorta della sua presenza" "oh, okay... guarda chi c'è!" Dice indicando un ragazzo, che dopo poco scoprii essere Taehyung, che si stava dirigendo verso di noi "hey, disturbo?" "No, cosa c'è?" Chiede la sorella "alla fine sei venuta davvero" dice poi rivolgendosi a me "perché non sarei dovuta venire?" "Non so, cos'è quella faccia Jo?" Girandomi noto la mia amica con gli occhi sbarrati "Jo?" "C'è... tu sai chi, e sta parlando con Hyungsik" dice dandomi dei leggeri schiaffetti sul braccio "sta parlando con chi?!" Dico alzandomi per vedere meglio "vi piacciono quei due?" Si intromette il grigio indicando i diretti interessati "n-no. Cioè 'piacere' non è il termine adatto" "mh, sarà. ora io vado e mi raccomando... tifate per il numero quindici!" Dopo aver mostrato il retro della maglietta rossa con quel numero se ne va, lasciando una scia di profumo buonissimo che non mi ero accorta avesse, credo un misto tra vaniglia e lavanda...
"Lyla!" Quasi urla la ragazza alla mia sinistra risvegliandomi dai miei pensieri "cosa, che c'è?!" "Guarda" faccio come dice e noto Hyungsik che fa il giro degli spalti con lo sguardo, quando sta per arrivare nella nostra direzione abbasso leggermente la testa per evitare il contatto visivo con il ragazzo in campo.
"Jo ha finito?" "Sì. Mi spieghi cosa ti passa in quel cervello?!" "Perché?" "Hai abbassato lo sguardo, saresti felice di sapere che quando ti ha vista ha sorriso e gli si sono praticamente illuminati gli occhi" "d-davvero?" La ragazza annuisce nervosamente, io sono così felice... Hyungsik mi interessa e il fatto che sia felice di vedermi ad una sua partita rende contenta anche me.Dopo poco sentiamo il solito signore che con il megafono annuncia i nomi delle squadre e dei giocatori che, a uno a uno, entrano in campo mettendosi in posizione "la squadra che gioca in casa è la 'Seoul Math Academy' e ad entrare in campo è il capitano della squadra Jeon Jungkook!" Entra in campo mio fratello, accompagnato dagli urletti delle galline sugli spalti "Park Jimin" entra in campo anche lui "Park Hyungsik" appena pronuncia quel nome il mio sguardo ricade sul ragazzo che una volta arrivato in posizione fa un altro giro degli spalti con gli occhi, incrociando i miei. Sento le guance diventare bollenti e gli accenno un sorriso, cosa che fa anche lui.
"Kim Taehyung" anche lui entra in campo e devo dire che con la divisa della squadra sta davvero bene...Finito di annunciare i giocatori della nostra squadra inizia con quelli della 'Seoul Science High School'. Arriva finalmente il turno di "Ji Soo". Il ragazzo entra in campo mettendosi davanti la porta e iniziando a guardare le persone tra il pubblico. "Oddio ora mi vede ora mi vede ora mi vede!" Dice Jo in preda al panico, solo quando la vedo sorridere come un ebete e sventolare la mano timidamente capisco che Soo si è accorto della sua presenza.
Il fischio che annuncia l'inizio della partita fa tornare il respiro a Jo che era rimasta per quei tre secondi in apnea "o mio dio! I secondi più lunghi della mia vita" con una leggera risata mi giro a guardare il campo dove la partita era appena iniziata...
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𝓜𝔂 𝓫𝓮𝓼𝓽𝓲𝓮'𝓼 𝓫𝓻𝓸𝓽𝓱𝓮𝓻
Novela JuvenilJeon Lyla, sedici anni, capelli corvini, occhi color cenere, carattere forte, spesso timida e introversa. Al contrario la sua migliore amica Kim Jo, stessa età della protagonista, capelli e occhi scuri, estroversa e solare come pochi, riesce a tirar...