Capitolo 4

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Sto ridendo così tanto che mi sono dovuta fermare, posare le forbici e usare le mani per sventolarmi la faccia e tamponare le lacrime, quando si dice piangere dal ridere.

È molto bello lavorare con ragazzi che hanno più o meno la mia stessa età, soprattutto se sono così simpatici e carini. Era da tempo che non ridevo in questo modo, mi fa addirittura male la pancia, ma non riesco a smettere.

Devo tagliare i capelli a Ludovico nell'attesa che passino i minuti per sciacquare i capelli di Anna, a cui ho messo una tinta. Lorenzo è seduto sulla poltrona di fianco alla ragazza, dietro la mia postazione di lavoro; a lui in realtà non devo fare nulla per il momento, ma condivide il camerino con Ludovico e si annoiava a stare da solo, quindi è venuto qui a chiacchierare e ridere insieme a noi. Che poi, è il primo che sta prendendo in giro il suo collega perché non avrà più i lunghi ricci biondi che aiutavano a fare colpo sulle ragazze. Sono piacevolmente sorpresa da questo suo lato divertente, l'altra volta era fin troppo serio, stava sulle sue e continuava a studiarmi. Chissà se l'esito di quell'osservazione è stato positivo, ma credo di sì altrimenti non penso che sarebbe qui oggi a passare il suo tempo con me, con noi.

<<Va bene, la smetto>> dice Lorenzo <<ma solo per far riprendere Margherita così può continuare a lavorare>> finisce la frase, mi guarda e mi fa l'occhiolino

<<Oh la ringrazio signore per questa gentile concessione!>> rispondo in modo teatrale portandomi la mano sul petto per poi fare un mezzo inchino. Ci scambiamo uno sguardo complice, poi recupero il pettine e le forbici e mi rimetto a lavoro. Un po' mi dispiace dover interrompere questo clima scherzoso che si era creato, ma il dovere chiama e recupero tutta la serietà che ho in corpo per portare a termine questo taglio di capelli.

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<<Ma sai che stai bene anche così?>> domanda Anna a Ludovico, dopo aver visto il risultato finale

<<Dici? Non so, mi devo abituare a non vedere più i miei bei boccoli>> risponde lui

<<Io concordo con lei>> mi intrometto, il ragazzo mi ringrazia e si alza pronto per uscire dalla stanza, poi si gira verso Lorenzo che ha gli occhi chiusi e la testa inclinata che poggia sulla poltrona. Vederlo così mi fa quasi tenerezza. Cioè, notare la stanchezza che hanno tutti loro mi fa tenerezza, sono qui a provare per tante ore tutti i giorni.

Inizio a lavare i capelli ad Anna mentre Ludovico sveglia Lorenzo.

<<Scusate, è che il rumore del phon mi rilassa e poi non sto dormendo neanche la notte, per questo sono crollato>> 
Tutti e tre gli rispondiamo che non fa niente e che può capitare in periodi stressanti, e sono anche tentata di dirgli che quando sono in pausa può venire qui ad accendere l'asciugacapelli se può aiutarlo in qualche modo, lo vedo così dispiaciuto per l'insonnia che sarei anche disposta ad accarezzargli i capelli con sottofondo il rumore che lo rilassa, ma evito perché so che potrebbe suonare strano anche se io vorrei solo essere gentile.
I due ragazzi decidono di andare a prendere il caffè al bar qui di fronte visto che tra poco devono ricominciare a provare, ci chiedono se gradiamo qualcosa e sia io che Anna rispondiamo di no.
Lorenzo indossa gli occhiali da sole prima di lasciare questa stanza, sicuramente per coprire il volto assonnato, ci saluta con la mano e poi i due vanno via. 

Forse prima ha lasciato tanto spazio al suo lato leggero perché aveva bisogno di distrarsi da ciò che non lo lascia libero la notte e un po' mi si stringe il cuore.
Spero che almeno la nostra compagnia gli abbia dato un briciolo di serenità, anche se per poco.



Ciao!
Ovviamente non sono soddisfatta di questo capitolo, ma dovevo pur scrivere qualcosa ed è uscito ciò.

Spero non faccia troppo schifo e sinceramente spero pure che i pensieri di Margherita non siano già troppo da sottona.

In ogni caso,
grazie per aver letto e buona giornata 💖

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