Metto piede in teatro continuando a messaggiare con Sofia, alzo lo sguardo solo per salutare le persone che incrocio lungo il corridoio che porta al retro e poi torno a digitare la risposta. Ci stiamo mettendo d'accordo per stasera e decidere cosa fare. Io avevo proposto di andare in un locale che non conoscevo di cui mi hanno parlato Ludovico e Lorenzo. Lei, invece, preferisce una serata tranquilla a casa, con buona musica e i nostri discorsi come da tradizione. Alla fine decido di accettare la sua proposta senza insistere con la mia, effettivamente abbiamo molto da raccontarci ed è meglio restare tranquille nel suo appartamento. Sicuramente ci sarà un'altra occasione per andare in quel locale, magari proprio con i ragazzi visto che stiamo passando insieme tanto tempo e si sta creando un bel rapporto. Inizialmente forse mi avvicinavo a loro, durante le pause, per cercare di capire come stesse Lorenzo e vedere se potessi essergli d'aiuto. Ora sono loro a venire da me per trascorrere quei momenti di svago insieme e questa cosa mi fa immensamente piacere. È bello quando, oltre a un rapporto professionale, se ne instaura uno umano.
Apro la porta mentre con l'altra mano premo il tasto "invio", appena entro mi appare la figura di Lorenzo che indossa una camicia nera semplice ma elegante. Dietro di lui, una delle costumiste gli sta aggiustando il colletto; l'altra, invece, è di fianco a loro e sta tenendo in mano una gruccia con una camicia azzurra.
Appena i tre si accorgono del mio ingresso, Lorenzo inarca le sopracciglia per la sorpresa, e dopo avermi messa a fuoco, mi accenna un sorriso. Le altre mi guardano con espressione interrogativa e basta.
Cavolo, sta davvero bene vestito così.
E non mi aspettavo di trovarmi davanti questo appena ho aperto la porta.
Credo di avere un espressione da idiota quindi mi ricompongo, metto il telefono in tasca ed esordisco: <<Scusate, ero distratta e ho sbagliato stanza>> pronta a girare i tacchi e uscire per andare nel posto giusto, ma una delle ragazze mi chiede se posso dare un parere dato che ormai sono entrata e loro sono indecise sulle camicie.
<<Praticamente dobbiamo decidere quale fargli indossare nella parte finale dello spettacolo. Abbiamo già scartato alcune cose e sono rimaste queste due. Secondo te qual è la scelta migliore?>> chiede, appoggiando la camicia azzurra sopra al ragazzo, coprendo quella nera, che ho già avuto modo di vedergli addosso.
Sta benissimo anche con questo colore.
Eh, qual è la scelta migliore?
Bella domanda.
Mi prendo un po' di tempo per osservarlo, mentre la costumista toglie e poi mette la camicia azzurra davanti a quella nera, per farmi avere un paragone immediato.
Io continuo a guardarlo, ma stando ben attenta a non incrociare il suo sguardo, mi è già difficile così, non mi piace fissare le persone.
<<Quella nera.>> finalmente scelgo, mettendo fine a questa scenetta e, senza aggiungere altro, esco dalla stanza il più in fretta possibile.
La serata con la mia amica sta procedendo bene, era da un po' che non ci trovavamo a passare il tempo in tranquillità a chiacchierare a casa sua, mi sono mancati questi momenti.
Mi ha raccontato che la sua situazione professionale si sta sbloccando e io sono veramente felice per lei, si merita di vivere con serenità questo aspetto della sua vita quotidiana.
Mi ha confidato tutte le idee e mi ha chiesto consiglio, il luccichio negli occhi con cui ne parlava mi ha scaldato il cuore, è bello vederla così appassionata di ciò che fa. E mi fa tanto piacere ogni volta che mi chiede un parere, è la dimostrazione che si fida di me e di ciò che penso, e non c'è cosa più bella di sapere che una persona a cui tieni prende in considerazione le tue impressioni per una cosa così importante.
Ora la sto aggiornando sulle mie dinamiche lavorative, le racconto di quante teste ho dovuto trasformare completamente, dell'ambiente amichevole, delle pause trascorse insieme ai ragazzi. Le mostro una foto del cast, quella che si trova sulla pagina della compagnia teatrale, e li "presento" tutti, uno ad uno, indicandoli sull'immagine pronunciando i nomi.
<<Quindi questo è Lorenzo?>> mi chiede indicando con il dito, come per avere conferma di aver capito bene.
<<Sì.>>
<<È molto alto!>>
Sorrido.
<<Quindi è con lui che trascorri tutte le pause?>> chiede, fissandomi.
Alzo lo sguardo dalla foto per dirigerlo verso la mia amica, seduta vicino a me sul divano del suo salotto.
Lei ride e poi continua a parlare <<Ora capisco perché ultimamente sei così contenta>>
<<Ma che stai dicendoo, non è vero, sono come sempre!>> rispondo con un tono di voce un po' più alto del solito.
<<Bugiardaaa!>>
Mi alzo, prendo un cuscino e lo lancio addosso a lei che me ne lancia un altro di risposta.
Continuerà ad essere una gran bella serata.
Ciao!
Eccomi con un altro capitolo, spero piaccia almeno un pochetto.Grazie per aver letto e buona serata 💖
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Daylight
RomanceMargherita è una parrucchiera, lavora in un famoso salone della sua città e vive le sue giornate tra casa e lavoro. Lorenzo è un attore di teatro emergente, pieno di sogni e speranze per il futuro. E se lei finisse a lavorare per la compagnia di t...