Capitolo 18

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Il viaggio sta proseguendo bene, osservo il paesaggio notturno dal finestrino con la musica nelle orecchie che mi culla, l'ho messa al minimo per non estraniarmi troppo dalla realtà. Ammetto di essere molto stanca, ma quando viaggio non dormo mai. Mi sento quasi in obbligo a stare ben sveglia, sempre attenta a quel che accade intorno, come se perdere qualche dettaglio potesse far andare qualcosa storto e poi sapere dove si è, guardare come si procede verso la destinazione mi tranquillizza, mi fa sentire come se avessi sotto controllo la situazione, che poi è solo una sensazione infondata siccome sono consapevole che l'andatura del viaggio non dipende da me, sono solo un semplice passeggero.

<<Marghe, posso sedermi?>> chiede Lorenzo, sobbalzo leggermente poiché ero sovrappensiero e non mi ero resa conto che si fosse avvicinato, poi gli faccio cenno di sì e gli sorrido. Mi fa piacere continuare il viaggio con lui affianco.

<<Scusa se ti ho disturbato, ma Ludovico si è messo a dormire e mi ronfa nelle orecchie, non ce la faccio più>>

<<Tranquillo, nessun disturbo, accomodati pure>>

Appena si siede il suo profumo arriva dritto alle mie narici e mi provoca un brivido, facendomi tornare in mente il nostro abbraccio in cui ho respirato per la prima volta questo odore intensamente e di come mi sentissi a casa tra le sue braccia, nonostante fosse il primo e anche l'unico abbraccio.

L'osservo un po' mentre cerca di trovare una posizione favorevole sul sedile per riposarsi, ha l'aria stanca e leggo sul suo volto solo la voglia di dormire. Rivolgo uno sguardo al resto dei ragazzi seduti e stanno quasi tutti dormendo; noto Ludovico qualche fila dietro di me risvegliarsi di scatto dopo aver sbattuto il capo al finestrino per poi cambiare lato e chiudere di nuovo gli occhi e Anna, dietro di lui, ridere sotto i baffi. Riporto l'attenzione su Lorenzo e mi accorgo che si è addormentato e pian piano la testa gli cade sul sedile fino ad arrivare ad appoggiarsi sulla mia spalla. Cerco di muovermi il meno possibile per non svegliarlo, spero solo che stia comodo e che non si svegli con il torcicollo.

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Dopo qualche ora arriviamo in Hotel e anche se è buio c'è qualche lampione intorno che illumina il posto e si nota già da fuori che è a cinque stelle. Entriamo, andiamo alla reception per prendere le chiavi delle camere e mi sento catapultata nel lusso e osservo tutto con meraviglia, è bellissimo.

Arrivo in camera e resto incantata, è molto spaziosa, il letto e l'armadio sono grandi, ci sono anche le poltrone e dei tavolini e persino il bagno è enorme. Ammiro il posto in cui mi trovo, mando un messaggio sul gruppo di famiglia per avvisare che sono arrivata e che il viaggio è andato bene, così se i miei genitori già dormono almeno Lucia ha mie notizie. Ed è adesso che sono qui che forse realizzo veramente quale grande opportunità mi abbia riservato la vita, ma poi il sonno ha la meglio e mi addormento su questo magnifico letto.

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Stamattina quando sono scesa a fare colazione ho visto gli altri ragazzi che mi hanno fatta sedere al tavolo con loro e poi mi hanno invitato a fare un giro in zona, prima che inizino le prove per la commedia che sarà nel tardo pomeriggio e poi qui ne hanno un'altra domani, ma in serata.

Stiamo camminando da una ventina di minuti per arrivare al  lago che si trova qui vicino e fa abbastanza freddo nonostante ci sia un po' di sole.

<<Stai morendo di freddo, vuoi la mia sciarpa così ti copri un po' di più?>>

<<No no>>

<<Sicura?>>

<<Sicurissima! E poi sei tu quello che deve stare attento a non ammalarsi, hai degli spettacoli da portare avanti. Se mi prendo qualcosa io chissenefrega!>>

Mi sorprende sempre la sua gentilezza nei miei confronti, lo è forse più di quel che io merit ma ammetto che mi piace questa cosa, mi fa sentire avvolta da una bolla di protezione, è un amico molto attento e il suo avere così a cuore gli altri mi conforta, non so perché.

<<Eccoloo, finalmentee>> esclama qualcuno che è più avanti di noi di qualche metro, acceleriamo il passo e quando raggiungiamo gli altri, lo vediamo anche noi.

Tutti iniziamo a fare qualche foto al lago, al paesaggio intorno, è molto bello qui.

<<Dai mettetevi tutti vicini così vi faccio una bella foto di gruppo con il lago sullo sfondo per immortalare questo primo giorno in tour!>> urlo per farmi sentire da tutti i ragazzi del cast, loro eseguono entusiasti e io scatto la foto.

Mi chiedono di farla vedere, la mostro e a loro piace, sono brava a fare foto e a premere il tasto al momento giusto per far venire tutti bene.

<<Quindi l'unica cosa che non sai fare è recitare>> mi prende in giro Lorenzo, riferendosi all'episodio di qualche settimana fa, gli faccio una smorfia e scoppia a ridere, rimango seria facendo la finta offesa e lui mi avvolge un braccio attorno al collo e si avvicina lasciandomi un bacio sulla guancia e io sorrido immediatamente.

Non sento più freddo, sto bene così, stretta a lui. 


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