Mi sono scusata per essermi presentata senza avvisare ed ero già pronta a girare i tacchi e andare via, ma Lorenzo mi ha invitato ad entrare e sicuramente lo ha fatto solo per essere gentile e io non voglio essere di troppo, per questo gli ho detto che era meglio di no, ma poi è intervenuta Federica insistendo per farmi rimanere dicendo che di là c'erano anche Anna e Ludovico e che sicuramente a loro faceva piacere vedermi e che sarebbe stato bello stare tutti insieme come nelle pause in teatro. E quindi eccomi qui, seduta sul divano del salotto affianco a Lorenzo e vicino a lui Federica, mentre su quello di fianco ci sono gli altri due.
Quando ho visto solo Federica prima sulla porta sono rimasta sorpresa e per un attimo ho avuto paura di aver interrotto qualcosa di speciale, ma quando ho saputo che non erano soli mi sono tranquillizzata, non so perché. Comunque, rimane il fatto che non posso parlargli adesso, ci sono altre persone e stanno parlando di lavoro, si stanno scambiando piccoli consigli e segreti soprattutto per quanto riguarda l'espressività che è molto importante nella recitazione. Avevo già notato che tra loro si era creato un bel rapporto, ma non avevo capito fossero così tanto amici; anche con gli altri ragazzi della compagnia teatrale c'è una bella sintonia, ma nulla di paragonabile al gruppetto che hanno formato questi quattro.
Io mi sento un po' fuori luogo, non c'entro nulla qui adesso, non posso inserirmi nella conversazione e penso ancora di aver sbagliato ad essere venuta qui oggi. Devo andare via il prima possibile e togliere il disturbo senza far capire il mio disagio e mi serve una buona scusa.
<<Scusami, dov'è il bagno?>> chiedo voltandomi verso Lorenzo
<<Piano di sopra, seconda porta a destra>>
<<Grazie>> mi alzo, raggiungo le scale e arrivo al secondo piano ed entro in bagno, apro il rubinetto del lavandino e mi siedo sul bordo della vasca, recupero il telefono dalla borsa e cerco la chat con Ilaria, a quest'ora dovrebbe aver finito il turno in ospedale e infatti la becco online e le invio subito un messaggio vocale per fare prima, stando ben attenta a non alzare la voce.
<<Ciao amichetta bella, giuro che poi ti spiegherò ma ora devo chiederti un favore enorme, potresti tra una decina di minuti chiamarmi facendo finta di aver bisogno di me chiedendomi di raggiungerti in un posto? Per favoree>> chiedo disperatamente. La sua risposta arriva subito "certo amica, ma tutto bene? Devo preoccuparmi?" scrive, le rispondo che è tutto apposto e che deve stare tranquilla, ringraziandola per essere sempre disponibile.
Chiudo il rubinetto ed esco, percorrendo il corridoio noto una porta leggermente aperta, si intravede una scrivania con un quaderno aperto e un astuccio e, spinta dalla curiosità, entro e mi ritrovo in quella che credo sia la sua camera. Il letto attaccato al muro di fronte la scrivania, il comodino, l'armadio sulla parete vicino a quella della porta, le mensole attaccate sopra al letto con foto e dischi. Per prima cosa mi avvicino a guardare le foto: un paio di quando era piccolo, alcune lo ritraggono in scena, altre con amici o familiari. Sorrido spontaneamente, mi hanno suscitato tenerezza le foto da bambino e messo allegria quelle con gli altri.
Mi avvicino alla scrivania e butto velocemente uno sguardo al quadernino e riconosco subito cos'è: sta continuando a scrivere ciò che gli avevo consigliato quella sera fuori al teatro e questa cosa mi rende immensamente felice. Decido di non leggere, non sono fatti miei e non voglio invadere la sua privacy, anche se in realtà lo sto già facendo, visto che sto curiosando nella sua stanza.
Sospiro.
Quanto mi sarebbe piaciuto oggi parlargli e ringraziarlo, mi ha dato la forza di affrontare una situazione lasciata in sospeso e mi ha liberato dal passato. Vorrei fargli sapere quanto mi è stato d'aiuto con un semplice consiglio.
Senza rifletterci troppo, ritorno vicino la scrivania, cerco una pagina vuota verso la fine del quaderno – senza leggere le pagine macchiate d'inchiostro nero – e strappo un foglio, prendo la penna e scrivo:
Vorrei raccontarti del bene che mi hai fatto,
del bene che ti voglio,
della voglia di un abbraccio.
Piego il foglio, lo appoggio sul comodino, esco dalla camera e torno al piano di sotto, insieme agli altri. Appena arrivo in salotto noto subito Federica con la testa appoggiata sulla spalla di Lorenzo mentre ascoltano attentamente Ludovico parlare. Torno ad occupare il posto sul divano affianco a loro e dopo pochissimo tempo squilla il telefono, è Ilaria, sono pronta per questa piccola messa in scena
<<Pronto?>> rispondo e gli occhi di tutti e quattro sono su di me <<Sì, tranquilla, dimmi, dove sei? Mh capito... certo che ti raggiungo subito, il tempo di arrivare. Aspettami lì!>>
<< È successo qualcosa?>> chiede Anna
<<Niente di che, ma devo andare, devo raggiungere questa mia amica, scusate>> mi alzo pronta ad avviarmi verso la porta
<<E dove ti aspetta questa tua amica?>> interviene Lorenzo con sguardo inquisitorio, incrocia le braccia assumendo una posizione ancora più comoda sul divano
<<Fuori l'ospedale, ha finito da poco il turno, fa l'infermiera>> improvviso una risposta
<<E come ci arrivi?>> continua ad indagare
<<Prendo l'autobus>>
<<E che ne sai a che ora passa l'autobus in questa zona?>>
<<Appena raggiungo la fermata controllo su internet>> mi avvio verso la porta per evitare altre domande
<<Mh, va bene>> si alza anche lui e mi accompagna alla porta
<<Ci vediamo, ciao>> saluto a voce alta, in modo da farmi sentire dagli altri che infatti mi rispondono subito
<<Ciao Margherita>> mi saluta infine Lorenzo, aprendo la porta.
Esco da lì, mi incammino e inizio a respirare. Come cazzo mi è venuto in mente di presentarmi a casa sua senza avvisare, sono stata impulsiva e ho recato disturbo.
Prendo il cellulare per avvisare Ilaria che è andato tutto secondo i piani, ma appena lo sblocco mi arriva un messaggio che recita:
"Sei una pessima attrice."
Cazzo.
Che figura di merda. Non c'ha creduto minimamente, per questo ha iniziato a farmi domande. Solo una cosa ho fatto bene oggi, per il resto sto commettendo un errore dietro l'altro. Con lui, poi.
Chiamo Ilaria per spiegarle tutto, omettendo l'ultima parte. Si è prestata a questo giochetto, il minimo è ringraziarla e dire che è andato tutto benissimo.
<<Mandami la posizione che vengo a prenderti>> mi dice infine.
Incredibile come sia propensa più lei a darmi passaggi che i miei familiari.
Eseguo e poi spengo internet, non ho intenzione né di visualizzare né di rispondere al messaggio di Lorenzo, anche perché cosa cazzo dovrei dire?
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Daylight
RomanceMargherita è una parrucchiera, lavora in un famoso salone della sua città e vive le sue giornate tra casa e lavoro. Lorenzo è un attore di teatro emergente, pieno di sogni e speranze per il futuro. E se lei finisse a lavorare per la compagnia di t...