La mattinata scolastica passò talmente veloce che in un battito di ciglia io e Alessia ci ritrovammo nella palestra della scuola, per passare l'ultima ora insieme agli altri studenti del liceo, augurando ai maturandi una buona fortuna per l'esame e salutando i nostri più cari amici.All'entrata della palestra, sulla destra, era allestito un piccolo buffet ricco di pizzette, focacce lisce e alle olive, coca-cola, aranciata e molto altro.
Io e Alessia stavamo parlando con Valeria e Gian, che hanno da poco saputo la notizia della nostra partenza.
-non posso credere che ve ne andrete-disse Gian ancora sconvolto-e che soprattutto Alessia non mi abbia detto niente!-esclamò infine.
-era una sorpresa Gian, e conoscendoti, non avresti tenuto la bocca chiusa-rise Alessia, portando Gian ad assumere un'espressione tutt'altro che divertita.
-Gian, dai, non ti offendere. Mi dispiace tanto lasciarti, questo lo sai vero?-dissi al mio amico, che pur quanto non volesse darlo a vedere, ci era rimasto davvero male.
-lo so Ali..è solo che non me l'aspettavo..insomma sapevo che Vale avesse in mente una cosa di questo tipo, ma mi aveva sempre detto che avrebbe aspettato la fine dell'ultimo anno per farti questa sorpresa...invece è avvenuto tutto così in fretta, non passeremo nemmeno l'estate insieme..-disse abbassando il capo.Mi dispiaceva davvero, specialmente perché so quanto Gian sia sensibile e quanto lui tenga alla nostra amicizia. Vorrei poter fare qualcosa, ma non so proprio che cosa potrei inventarmi.
-mi dispiace tanto Gian, vieni qui-dissi per poi stringerlo in un forte abbraccio, in modo che potessi trasmettergli tutto il bene che gli volevo-ci sarò sempre, e promettimi che mi verrai a trovare presto-
-te lo prometto, appena questa scuola sarà finita passeremo l'estate insieme nella tua nuova villa americana-rispose.Ci staccammo dal nostro abbraccio, ed entrambi potemmo notare che i nostri occhi erano ricoperti da una leggera patina lucida di lacrime, che minacciavo di scendere ogni secondo di più.
-possiamo almeno vederci domani? Organizziamo una piccola festa di addio!-propose Val, che in tutto questo era rimasta in piedi a guardare la scena, senza dire una parola.
-è un'ottima idea! Voi che dite?-risposi guardando i miei due amici.
-Ali..e le tue valigie?-chiese Ale.
-hai ragione..ma domani è l'ultimo giorno prima della partenza..ti prego-dissi facendole gli occhi dolci.
-tu e questi occhietti avete sempre la meglio-disse alzando gli occhi al cielo-d'accordo; ma oggi niente distrazioni, solo io, te e le valige, se no stiamo sveglie fino a notte fonda.-sorrise puntandomi un dito contro come se mi stesse rimproverando.
-promesso!-dissi incrociando le dita di fronte ai miei amici.Val fu la prima ad andarsene, aveva il turno al lavoro oggi, in gelateria, perciò ci salutò con un caloroso abbraccio, promettendoci di farci sapere un'orario ideale per la festa di domani.
Dopo circa un'ora, la campanella era finalmente suonata e tra lacrime nostalgiche e schiamazzi di gioia, saluti gli ultimi amici e insieme ad Alessia mi diressi verso l'uscita della scuola, dove Diego ci stava aspettando con le valigie di Alessia nel bagagliaio della sua Audi A4 bianca.
Non feci in tempo a raggiungere il cancello, che qualcuno mi prese per l'avambraccio, facendomi fare un mezzo giro su me stessa.
Mi stupii nel vedere Elisa e le sue amiche guardarmi con aria cagnesca; non avevano mai avuto il coraggio di rivolgermi la parola in tre anni di liceo, mi parve strano.
-e così te ne vai in America?-mi squadrò Elisa.
-ma che carina, divertiti miraccomando-prosegui Gaia.Io e Alessia ci guardammo e scoppiammo a ridere, poi tornai a guardare le ragazze che aspettavano una mia risposta, che non tardò ad arrivare.