Cap. 51

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Sono davanti allo specchio, incazzata nera, sta notte ho dormito pochissimo.

Combattevo contro l'impulso di andare in camera sua e spaccargli la faccia e poi abbracciarlo forte.

Stronzo. Mi ha lasciato sola tutta la notte, poi sta sera abbiamo la cena con suo zio... mi ero ripromessa di stare calma, ma non so se riuscirò a  mantenere la promessa...

Mi sto spazzolando i capelli... da tipo cinque minuti... se lo becco in corridoio posso diventare abbastanza violenta...

Molto violenta...

Lo voglio.. abbracciare..

"Grace?" io apro la porta e davanti a me c'è Michela.

"Ciao tesoro, Martin ti aspetta nel suo ufficio, dovete mettervi d'accordo per stasera.." io sorrido educatamente

"Ho altro da fare mi dispiace, potresti dire a Martin che doveva pensarci ieri sera.. grazie.. " lei annuisce..

"Grace.. si arrabbierà molto... vuole esercitare il controllo su tutto... su tutto ciò che ama.."

si ma io non sono un oggetto.. " io non sono di sua proprietà.." lei annuisce..

"Lotta per lui.. lotta per amore.. sempre.." io annuisco e mi sdraio sul letto..

Lotto per amore.. lotto per lui.. lui è il mio amore.

Dieci minuti dopo sono seduta sul letto, le gambe che sporgono dal letto per asciugare lo smalto rosso fuoco che ho appena applicato.

Sento bussare alla porta..

"Avanti" Martin entra in camera rosso in volto, come una furia, super incazzato.

"Tu mi hai disobbedito.." alzo un sopracciglio..

"Come scusa?" no ma..

" Tu non mi hai ascoltato.." va già meglio..

"Tu ieri non sei venuto." lui spalanca gli occhi..

"Quindi ora è colpa mia.." mi alzo dal letto cercando di non toccare lo smalto

" Martin ieri ti ho aspettato tutta la notte... aspettavo te... che mi tenevi stretta tra le tue braccia.. cazzo non è che ogni volta che litighiamo dobbiamo comportarci come dei bambini"

lui scuote la testa stringendosi la base del naso con la mano destra.

" io no, non lo fatto, io non sono un bambino... tu lo sei al massimo."

No aspetta.. mi ha appena dato della bambina viziata?

Il nervoso misto alla rabbia mi investe come un vento gelido di inverno.

"Martin, puoi andare adesso, e per stasera ci comporteremo come sempre. ora se vuoi scusarmi" mi avvicino alla porta e lo sorpasso..

Il suo profumo mi invade e respiro il suo odore. apro la porta e l'incantesimo finisce.

" Ho da fare.. ora se vuoi scusarmi" le lacrime iniziano a pizzicarmi gli occhi.. non riesco a trattenerle se lui continua a guardarmi come se lo avessi tradito, con il suo migliore amico..

"Grace.." io scuoto la testa.

" Vai Martin non voglio parlare. Ci vediamo stasera." lui si avvicina e mi prende per il polso chiudendo la porta.

Mi spinge e mi ritrovo tra la porta chiusa e lui.

"Grace maledizione ascoltami!" io scuoto la testa cercando di non piangere.

"Prova a toccarmi e " lui si avvicina di più

" e.. cosa" le lacrime iniziano a scendere  e lo allontano mettendo le mani sul suo petto

"Martin ti prego vai via.. " i suoi occhi sono pieni di terrore.

"Grace.." io apro la porta e lui esce. Mi appoggio sopra le cade a terra.

Le lacrime mi salgono e non riesco più a fermarle.. ricordo troppo mio padre...

- tu non vali nulla..-

Quella parola.. quella parola mi faceva male... un male cane...

Ho rivisto nei suoi occhi la stessa furia di quell'uomo..

-Tu mi hai disobbedito..- tu mi appartieni..

Io mi sento incompresa.. Lui di n uovo un lui...

Il mio lui è come lui...

Lui non può essere lui.. il mio persecutore..

Mi raggomitolo dentro alla vasca e cerco di non pensarci..

Il cellulare suona e io  metto in viva voce

"Pronto?" la sua voce arriva forte e squillante.

" TU SEI MIA." Stacca la chiamata...

Martin.. un gelo mi sale fino alle ossa..

Sono pronta per la serata. Indosso un vestito nero attillato che arriva fino al ginocchio, tacchi alti neri. Un trucco leggero e lascio i miei meravigliosi capelli sciolti.

Prendo il profumo e ne metto una goccia sul collo e sul polso.

Sono pronta.. pronta per indossare la maschera del va tutto bene.

" Grace.." Quella voce..

Apro la porta e lui mi abbraccia..

"tutto ok." io annuisco " Sono pronta."

Martin mi stringe la mano mentre ci dirigiamo verso la sala principale..

Le voci iniziano a diventare chiare è intense..

Lui non ha parlato di quanto è successo oggi in camera.. mi stringe solo forte la mano..

Entriamo in sala e un uomo alto, grasso con i capelli neri e i baffi si avvicina a noi.

Io l'ho già visto...

Il puzzo di sigari così familiare si avvicina sempre di più e io faccio fatica a respirare.

Stringo di più la mano di Martin e lui ricambia la stretta.

Il suo viso è una maschera, non riesco a decifrarlo.

"Martin.."  posa lo sguardo su di me..

"Grace... " i miei occhi si dilatano..

Non è possibile.

ciaoooo eccomi qua! mi state sicuramente insultando ma io l'ho fatto apposta..u.u

Lo zio di Martin come fa a conoscere la nostra piccola Grace?

Perchè la trattata con freddezza Martin?

Rispondeteeeeee

la vostra Sara..

Lui..Cuore di ghiaccio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora