cap. 28

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Esco dalla azienda correndo.. mi rifugio in macchina dove Giacomo mi guarda di storto..

"dove la porto signorina" io sorrido "a casa grazie e mi scusi per stamattina, sono stata molto maleducata nei suoi confronti.." lui sorride e annuisce. Si gira verso il volante e accendere il motore.

" nessun problema signorina, nessun problema.." Partiamo sgommando arrivando al primo semaforo e ci fermiamo.

Prendo il telefono e digito il numero di Sara.

"ciao Sara dimmi che non sei partita da casa.." sento un sospiro..

"non vieni più, oggi pomeriggio vengo a trovarti a casa dammi solo l'indirizzo.. hai bisogno di un'amica.."

"via Sandy n 3.. ti trovi un enorme villa, suona il campanello avviserò i domestici e Sara... ho bisogno di te.." sento una risata e poi stacca.. ripongo il cellulare in tasca e scendo dalla macchina ormai ferma davanti al cancello di casa.

Una multipla nera fa capolino all'ingresso..

"Michela!"urlo e alzo il braccio per farmi vedere. Mi vede e con un sorriso enorme mi viene incontro e mi abbraccia forte..

"piccola nostra come stai? tesoro quanto mi sei mancata... dove è Martin.."

cazzo e ora?

"mio fratel.." lei mi ferma sorridendomi.. "tesoro non chiamare un ragazzo fratello se te lo fai.." spalanco gli occhi dalla sorpresa... caspita gli racconta proprio tutto..

" abbiamo litigato.. ora è un fratello.. lo era il mio uomo ora solo fratello... ci tengo ai ruoli.. e basta ora voglio andare in camera mia e farmi un bagno caldo, è stata una giornata piuttosto pesante.. molto pesante.."

Annuisce accarezzandomi il braccio dentro.. " ok tesoro non voglio forzarti prima di salire in camera saluta tuo padre.." io annuisco..

Cammino verso la macchina dove Massimo scarica l'enorme valige.. 

io sorrido " Massimo!!" lui si gira e molla la valigia che ha in mano e sorride, poi allarga le braccia " vieni qui piccola.." circonda le braccia al collo e mi stringe poi mi da un bacio sulla testa..

" io e la mamma ci siamo preoccupati molto quando abbiamo saputo che eri all'ospedale.." io sorrido.. "ah.. quando ti sistemi, una cameriera ti porterà una piccola sopresina.." io sorrido.. annuendo..

"Massimo... ehm.. George mi ha chiesto se volevo cambiare settore, cambiare capo ecco... " lui rimane stupito..

"credevo di averglielo detto.. dipende da te Grace.. per noi non ci sono problemi.." io sorrido.

lo lascio continuare nello svuotamento della macchina con un sacco di valigie..

Salgo per le scale dove una cameriera mi ferma con un telefono in mano..

" signorina Grace il signorino vuole parlargli.." il cellulare scarico..

io scuoto la testa.. prendo il telefono e lo appoggio all'orecchio..

"dimmi." sento dei gemiti.. cazzo fa così male..

" ti prego... Grace torna da me.. sii di nuovo mia.." io sorrido

"no, mi hai tradito, hai tradito la mia fiducia Martin io voglio un uomo con le palle, voglio un uomo che desidera solo me.. che mi ama per quella che sono che mi lascia libera.. perchè per me questo è l'amore.. lasciare libra la persona amata.. io voglio un uomo così Martin.. quello che tu non sei.." sento un grugnito..

" Grace.. cosa ti ho detto all'inizio.. quando ci sono dentro, ci sto dentro e prendo ciò che è mio.. tu sei mia... tu hai bisogno di me..con le buone o con le cattive tu sarai di nuovo mia. " stacco la chiamata e lascio nelle mani della cameriera il telefono poi mi dirigo in camera mia.

chiudo la porta a chiave poi mi spoglio e apro il rubinetto della vasca dove l'acqua calda scorre..

Mi tolgo il reggiseno e le mutandine e quando l'acqua e sufficientemente alta chiudo il rubinetto e mi immergo..

appoggio la testa all'indietro sulla vasca e chiudo gli occhi.

fa così male.. io voglio una relazione stabile, non ho mai avuto un ragazzo che mi facesse le sorprese, che mi massaggiasse la schiena che non so mi coccolasse... con lui non faccio altro che litigare.. questa cosa non va bene non fa una relazione stabile..

Io penso di amare quell'uomo, ma non quell'uomo arrabbiato, prepotente ma il Martin dolce e premuroso che era stato in ospedale e anche dopo quando abbiamo fatto l'amore la prima volta..

ho bisogno di riflettere di cambiare un momento settore devo capire i miei sentimenti per Martin... devo capire se lui è disposto a cambiare.. devo capire se lui lotterà per avermi o come al solito mi prenderà con la forza e rivendicherà ciò che è suo..

Esco dalla vasca e  mi avvolgo nell'asciugamano poi sospiro e mi asciugo, indosso l'intimo e poi un completino semplice nero, un paio di paperine ed esco dal bagno.

Chiamo la cameriera e la avviso che tra poche ore arriva Sara...

Prendo il telefono e lo metto sotto carica, aspetto cinque minuti e decido di chiamare George..

"pronto?" sorrido.

"ciao George sono Grace.. ehm volevo dirti se è ancora valida la proposta della segretaria.."sento una rosata

" Grace.. certo.. "

"accetto... cosa devo fare?" lui sorride..

" venire oggi pomeriggio, quando vuoi venire nel mio ufficio e firmare un documento e poi dovresti passare nel tuo ufficio e far firmare il documento a Martin.."

alzo la testa al celo, mettendo una mano sul fianco..

"George lui non accetterà mai.. lo sai benissimo.." lui sospira..

" Grace proviamoci, se proprio tu insiti e lui insite ci rivolgiamo  al superiore.. tranquilla allora ti aspetto oggi pomeriggio a più  tardi Grace.."

"a più tardi George.." . Poso il cellulare sul letto e sospiro passandomi le mani nei capelli..

questa non ci voleva.. non ci voleva proprio..

Il telefono squilla..

"pronto?"

" Grace sono Sara, scusami ma non riesco proprio a venire oggi.. devo fare un corso di formazione e non posso rimandarlo.. tesoro scusami... " io sorrido..

"tranquilla Sara.. ci sentiamo per messaggio.. faremo un'altro giorno.."

"grazie tesoro, grazie amore allora ci sentiamo poi più tardi..." sorrido e stacco la chiamata.

bene che bello.. ora.. si aspetta..

La porta si spalanca.. ma non l'avevo chiusa a chiave?

Martin e a torso nudo e indossa un paio di pantaloncini.. si sarà appena fatta la doccia..

"Grace.." chiude la porta e gira la chiave lasciandola nella serratura, si ferma e mi guarda.

Le sue gambe sono divaricate e le sue braccia sono incrociate davanti al petto.. le sue spalle sono così...

"Grace.. puoi ascoltarmi?" Mi riaprendo da quei pensieri sconci..

"essendo che sei piombato nella mia camera, senza il mio permesso direi che puoi parlare tanto o scelta? no.. quindi parla pure.." mi metto seduta sul letto e incrocio le gambe..

"io, capisco, lo so che ho combinato un casino, sono un cretino lo ammetto però non è mica colpa, mia.. sono stato obbligato a farlo, era una scommessa.. " certo..

"e dire no non posso farlo perchè ho una ragazza che mi aspetta a casa?" abbassa la testa..

CIAO! E ORA COSA SUCCEDERA'?? U.U

GRAZIE PER I COMMENTI E PER I VOTI.. SIETE DEI CUORI! <3

Lui..Cuore di ghiaccio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora