Cap. 30

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Cazzo l'assistente sociale era in salone..

Corro in camera mia e mi cambio infilandomi un pantalone nero con paperine e un maglione bianco.. pettino i capelli e sorrido..

Scendo in salone dove vado a sedermi vicino al mio dolce fratellino..

"Buongiorno Grace..sono Giulia, piacere di conoscerti, vorrei sapere come ti trovi qui, come sono i tuoi nuovi genitori e  il tuo fratello? l'azienda?"

Wow non corre un pò troppo? io sorrido accavallando le gambe e guardo i miei genitori..

" Michela e Massimo sono persone fantastiche, si prendono cura di me come se fossi veramente la loro figlia.. mentre mio fratello e gentilissimo e dolcissimo.."

Sbatto le ciglia e Giulia ci casca con tutte le scarpe e su Martin si allarga un sorriso dolce..

Stronzo..

"Bene, sono molto contenta.. ho sentito delle voci.. che tu e Martin siete molto più che fratelli.." un brivido mi percorre..

" No, le assicura che non proverei mai a torcergli un capello, e mia sorella.. " grazie al cielo stavo già morendo.

" E poi signorina Giulia, scusi se mi intrometto ma Martin e molto geloso.. la protegge da tutti i pericoli che potrebbe cadere ecco.." Tutti sorridono amabilmente..

" Perfetto, o annotato tutto, vive in una casa molto bella è vestita bene, il mio compito qui e finito a presto!" noi sorridiamo e la domestica la accompagna fuori da casa. appena sento la porta che si chiude mi rilasso..

" Ora posso ritornare da Sara.." Michela e massimo vanno nell'altra sala mentre Matin si mette seduto sulla poltrana, un momento prima occupata da Massimo.

"No." si siede accavallando le gambe e torturando quelle sue meravigliose labbra..

" Come scusa?" va bene che è il mio non fratello..

" Tu non vai da Sara.." non voglio litigare.

" Perfetto." mi alzo e mi dirigo fuori dalla stanza. sento un maledizione poi mi prende per il polso e mi trascina di sopra... nella sua stanza. mi fa entrare e chiude a chiave la porta..

Nella tana del lupo cattivo.. e che lupo..

"Senti smettila di dirti che tra me e te non è successo niente.." sbatto le palpebre sopresa..

" Non ho detto questo.." lui scuoto la testa...

" Ho bisogno di te, sono innamorato di te, voglio stare con te." io sorrido..

"Me lo dicevi anche quando ti andavi a scopare Sonia.. non venire a dirmi adesso che vuoi un'altra opportunità.."

" O detto di si a George domani porto la mia roba nel mio nuovo ufficio.." lui si avvicina  e io indietreggio..

"Guarda che io e te siamo legati.. verrai con me a Strasburgo.. per lavoro.. sei sempre con me.. volente o nolente.. verrò in camera tua prima di andare a lavoro e verrò in camera tua prima di dormire.. verrò nel tuo ufficio e ti starò a guardare.. Grace..tu sei mia.."

Ancora con questa cosa del ragazzo possessivo e geloso..

"Senti Martin non mi interessa... fai quello che vuoi." lui sorride e in una falcata mi raggiunge bloccandomi con il suo petto poi mi sorride..

"Grace dove credi di andare?"si avvicina al mio orecchio e lecca il contorno.. mille brivide scendono sulla mia schiena..

"Dio ti desidero.. vorrei toccarti, baciarti... d'appertutto.." mi mette una mano sul sedere e lo stringe.. una fitta di dolore mi investe..

"Mi vuoi..?" la sua mano slancia i pantaloni e li abbasso..

Cazzo la sua lingua e capace di mandarmi in pappa il cervello..

La sua mano trova le mutandine e mi accarezza maggiandomi in senso orario.. dio..

Piccoli gemiti escono dalle mie labbra..

"Dimmi che mi vuoi.." mi abbandono totalmente a lui..

Cazzo però così non vale!...

Lui..Cuore di ghiaccio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora