Capitolo 19

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L'uomo misterioso entrò in casa senza farsi vedere tenendo la pistola carica per ogni evenienza, si muoveva come un gatto e infatti Kazuha, che era in ansia non sentì nulla. L'uomo misterioso la vide in cucina, ci entrò puntando la pistola alla ragazza.

<<Buonasera signorina Toyama>> iniziò l'uomo sorridendo.

Sentendo l'inconfondibile rumore della pistola quando si carica, si paralizzò, girò leggermente la testa e spalancò gli occhi dal terrore.

<<Ti ricordi di me?>> continuò l'uomo.

<<N...no>> tremando.

<<Ah no? Allora è il caso che ti rinfreschi la memoria>> l'uomo raccontò che circa dieci anni prima, Kazuha l'aveva fatto arrestare, riconoscendolo da una foto sulla scrivania di suo padre e che quando l'uomo gli mise le manette, notando la piccola giurò vendetta.

<<T..tu?!? C..che cosa vuoi?>> tremando con gli occhi spalancati.

<<Solo riprendermi una cosa>>

La ragazza immobile non rispose.

<<Voglio solo farti provare la perdita della fiducia della persona più cara a te: tuo padre!>>

<<P..perché lo vuoi?>> spaventata e iniziarono a scendere delle lacrime.

<<Calma signorina, se fai la brava non ti faccio del male>> continuando a tenere la pistola puntata. La ragazza notando la pistola, diventò rigida.

Nel frattempo nella casetta degli attrezzi Ran aprì gli occhi e notando i due ragazzi, cercò di svegliarli, purtroppo senza successo.

<<Hai presente tua madre?>> domandò l'uomo.

Kazuha annuì tremando.

<<E' morta vero?>> continuò l'uomo sorridendo in modo maligno.

La ragazza annuì piangendo, avendo toccato un tasto molto dolente.

<<Tu non te la ricordi, perché l'hai persa quando avevi?? Due tre anni?>>

<<S..si, è morta perché si era ammalata di un tumore al cervello>> dicendo queste parole la ragazza iniziò a piangere.

<<Di tumore al cervello ma pensa te! Peccato che non sia vero>> sorrise.

<<C..che ne sai!?>>

<<Cosa ne so? Lo so e basta! Diciamo che una sera piovosa era da sola sulle strisce con le buste della spesa e...>> lasciando intendere cos'avesse fatto.

<<S..smettila ti prego!>> continuando a piangere.

<<Ti ho fatto piangere?>> mentre rideva di gusto in maniera maligna <<Prendi i fazzoletti>> glieli lanciò <<Deduco che non mi credi vero?>> continuando a ridere.

Lo guardò con odio snobbando i fazzoletti e rispondendo <<No! Non ti credo!>>

Nella casetta degli attrezzi Ran continuò a provare a svegliare i due, quando Heiji aprì gli occhi e si inginocchiò tenendosi la testa con le mani avendo molto dolore. Ran iniziò a sbattere le mani e urlare sulla porta che era chiusa dall'esterno. 

<<Ran, sono le 20 non ci sente nessuno!>>

<<Ma aspettate...Kazuha è l'unica a non essere qui!>> cerca di aprire la porta tirando con tutte le sue forze, insieme a Heiji, mentre Shinichi era ancora svenuto.

L'uomo intimò Kazuha a chiamare il padre per ricevere conferma, la ragazza tra le lacrime chiamò il padre.

<<Pronto amore di papà>>

<<C..ciao papà>>

<<Come va? Heiji si comporta bene?>>

<<Si si, tutto ok>>

<<Che hai bambina mia?>>

<<Papà>> guardando il tizio piangendo <<C..com'è morta la mamma?>>

Sentendo un vuoto allo stomaco <<Di t..tumore al cervello, lo sai>>

<<N..non è vero!>> piangendo e guardando l'uomo che sorrideva con la pistola in mano <<Dimmi la verità!>>

<<Piccola mia...oramai sei grande...>>

<<Dimmi la verità!>>

<<...Non avrei mai voluto dirtelo...ma la mamma è morta perché uno squilibrato l'ha investita...era anche incinta di un maschietto...non te l'ho detto per proteggerti>> iniziando a piangere.

Un vuoto la pervade sentendo le parole del padre <<Come hai potuto mentirmi?>> iniziando a piangere <<Dimmi perché!!>>

<<Eri troppo piccola dovevo proteggerti...scusami Kazuha>> rispose piangendo.

<<Troppo piccola? Perché saperlo ora non è devastante?>> piange a dirotto guardando il tizio in cagnesco <<Contento? Contento a rendere infelici le persone?>>

<<Kazuha ma con chi sei? Con Heiji?>>

L'uomo misterioso  strappò il telefono dalle mani di Kazuha.

<<Signor Toyama come andiamo? Si ricorda di me?>>

<<...Tu!! Cosa stai facendo alla mia bambina?>>

<<Nulla, volevo solo che perdesse la fiducia in suo padre e lo odiasse,essendo lei il suo unico riferimento>>

<<Maledetto!!>>

<<Ora vado arrivederci!>>

Nella casetta degli attrezzi Ran e Heiji trovarono un piede di porco e lo usarono per provare ad aprire la porta <<Avanti!! Apriti!!>>

Kazuha era a terra distrutta dal dolore ma quando sentì l'uomo pronunciare le ultime parole si rialzò e disse <Posso anche non sopportare che mio padre mi abbia mentito per tutti questi anni, ma odiarlo...ti piacerebbe>>

<<Ah un'ultima cosa signor Toyama>>

<<Che vuoi?>>

<<Non sapevo che sua moglie fosse incinta. Che bello ho eliminato due vite in un colpo>> chiuse la chiamata.

<<Che bastardo!!>>

<<Al tuo fratellino non ci pensi?>>

<<Li hai uccisi tu, sei tu da odiare!>>

<<Peccato che non possa godersi una sorella così bella>>

Kazuha si irrigidì sentendo quelle parole così cariche di odio.

Ran e Heiji dopo vari tentativi riuscirono ad aprire la porta <<Finalmente!>>

<<Ora vado che sento i tuoi amici sfondare la porta della casetta degli attrezzi>> salta dalla finestra e scompare>>

Per tutta l'adrenalina provata sino a quel momento, credeva di morire le si abbassa la pressione e cadde all'indietro.

Ran vedendo Shinichi ancora privo di sensi, lo scuoteva senza sosta, Heiji si tirò su le maniche si mise su di lui e gli tirò un ceffone fortissimo da farlo svegliare subito.

<<?!?!?!?!?!?! Cos'è successo?>> domandò frastornato.

<<Alla buon'ora principessa>>

Un'altra volta io e te contro il mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora