L'uomo misterioso entrò in casa senza farsi vedere tenendo la pistola carica per ogni evenienza, si muoveva come un gatto e infatti Kazuha, che era in ansia non sentì nulla. L'uomo misterioso la vide in cucina, ci entrò puntando la pistola alla ragazza.
<<Buonasera signorina Toyama>> iniziò l'uomo sorridendo.
Sentendo l'inconfondibile rumore della pistola quando si carica, si paralizzò, girò leggermente la testa e spalancò gli occhi dal terrore.
<<Ti ricordi di me?>> continuò l'uomo.
<<N...no>> tremando.
<<Ah no? Allora è il caso che ti rinfreschi la memoria>> l'uomo raccontò che circa dieci anni prima, Kazuha l'aveva fatto arrestare, riconoscendolo da una foto sulla scrivania di suo padre e che quando l'uomo gli mise le manette, notando la piccola giurò vendetta.
<<T..tu?!? C..che cosa vuoi?>> tremando con gli occhi spalancati.
<<Solo riprendermi una cosa>>
La ragazza immobile non rispose.
<<Voglio solo farti provare la perdita della fiducia della persona più cara a te: tuo padre!>>
<<P..perché lo vuoi?>> spaventata e iniziarono a scendere delle lacrime.
<<Calma signorina, se fai la brava non ti faccio del male>> continuando a tenere la pistola puntata. La ragazza notando la pistola, diventò rigida.
Nel frattempo nella casetta degli attrezzi Ran aprì gli occhi e notando i due ragazzi, cercò di svegliarli, purtroppo senza successo.
<<Hai presente tua madre?>> domandò l'uomo.
Kazuha annuì tremando.
<<E' morta vero?>> continuò l'uomo sorridendo in modo maligno.
La ragazza annuì piangendo, avendo toccato un tasto molto dolente.
<<Tu non te la ricordi, perché l'hai persa quando avevi?? Due tre anni?>>
<<S..si, è morta perché si era ammalata di un tumore al cervello>> dicendo queste parole la ragazza iniziò a piangere.
<<Di tumore al cervello ma pensa te! Peccato che non sia vero>> sorrise.
<<C..che ne sai!?>>
<<Cosa ne so? Lo so e basta! Diciamo che una sera piovosa era da sola sulle strisce con le buste della spesa e...>> lasciando intendere cos'avesse fatto.
<<S..smettila ti prego!>> continuando a piangere.
<<Ti ho fatto piangere?>> mentre rideva di gusto in maniera maligna <<Prendi i fazzoletti>> glieli lanciò <<Deduco che non mi credi vero?>> continuando a ridere.
Lo guardò con odio snobbando i fazzoletti e rispondendo <<No! Non ti credo!>>
Nella casetta degli attrezzi Ran continuò a provare a svegliare i due, quando Heiji aprì gli occhi e si inginocchiò tenendosi la testa con le mani avendo molto dolore. Ran iniziò a sbattere le mani e urlare sulla porta che era chiusa dall'esterno.
<<Ran, sono le 20 non ci sente nessuno!>>
<<Ma aspettate...Kazuha è l'unica a non essere qui!>> cerca di aprire la porta tirando con tutte le sue forze, insieme a Heiji, mentre Shinichi era ancora svenuto.
L'uomo intimò Kazuha a chiamare il padre per ricevere conferma, la ragazza tra le lacrime chiamò il padre.
<<Pronto amore di papà>>
<<C..ciao papà>>
<<Come va? Heiji si comporta bene?>>
<<Si si, tutto ok>>
<<Che hai bambina mia?>>
<<Papà>> guardando il tizio piangendo <<C..com'è morta la mamma?>>
Sentendo un vuoto allo stomaco <<Di t..tumore al cervello, lo sai>>
<<N..non è vero!>> piangendo e guardando l'uomo che sorrideva con la pistola in mano <<Dimmi la verità!>>
<<Piccola mia...oramai sei grande...>>
<<Dimmi la verità!>>
<<...Non avrei mai voluto dirtelo...ma la mamma è morta perché uno squilibrato l'ha investita...era anche incinta di un maschietto...non te l'ho detto per proteggerti>> iniziando a piangere.
Un vuoto la pervade sentendo le parole del padre <<Come hai potuto mentirmi?>> iniziando a piangere <<Dimmi perché!!>>
<<Eri troppo piccola dovevo proteggerti...scusami Kazuha>> rispose piangendo.
<<Troppo piccola? Perché saperlo ora non è devastante?>> piange a dirotto guardando il tizio in cagnesco <<Contento? Contento a rendere infelici le persone?>>
<<Kazuha ma con chi sei? Con Heiji?>>
L'uomo misterioso strappò il telefono dalle mani di Kazuha.
<<Signor Toyama come andiamo? Si ricorda di me?>>
<<...Tu!! Cosa stai facendo alla mia bambina?>>
<<Nulla, volevo solo che perdesse la fiducia in suo padre e lo odiasse,essendo lei il suo unico riferimento>>
<<Maledetto!!>>
<<Ora vado arrivederci!>>
Nella casetta degli attrezzi Ran e Heiji trovarono un piede di porco e lo usarono per provare ad aprire la porta <<Avanti!! Apriti!!>>
Kazuha era a terra distrutta dal dolore ma quando sentì l'uomo pronunciare le ultime parole si rialzò e disse <Posso anche non sopportare che mio padre mi abbia mentito per tutti questi anni, ma odiarlo...ti piacerebbe>>
<<Ah un'ultima cosa signor Toyama>>
<<Che vuoi?>>
<<Non sapevo che sua moglie fosse incinta. Che bello ho eliminato due vite in un colpo>> chiuse la chiamata.
<<Che bastardo!!>>
<<Al tuo fratellino non ci pensi?>>
<<Li hai uccisi tu, sei tu da odiare!>>
<<Peccato che non possa godersi una sorella così bella>>
Kazuha si irrigidì sentendo quelle parole così cariche di odio.
Ran e Heiji dopo vari tentativi riuscirono ad aprire la porta <<Finalmente!>>
<<Ora vado che sento i tuoi amici sfondare la porta della casetta degli attrezzi>> salta dalla finestra e scompare>>
Per tutta l'adrenalina provata sino a quel momento, credeva di morire le si abbassa la pressione e cadde all'indietro.
Ran vedendo Shinichi ancora privo di sensi, lo scuoteva senza sosta, Heiji si tirò su le maniche si mise su di lui e gli tirò un ceffone fortissimo da farlo svegliare subito.
<<?!?!?!?!?!?! Cos'è successo?>> domandò frastornato.
<<Alla buon'ora principessa>>
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Un'altra volta io e te contro il mondo
Misterio / SuspensoShinichi Kudo si risveglia in un letto d'ospedale non ricordando nulla nemmeno il suo nome. Dovrà conoscere di nuovo tutti e capire chi gli ha fatto perdere la memoria. Ma la faccenda non sarà facile, anzi dovrà scontrarsi con nuovi nemici. Racconto...