Capitolo 35

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Shinichi si risvegliò la mattina dopo <<Ancora qui! Che palle!>>

Ran si svegliò poco dopo un pochino stordita, Shinichi notandola le domandò <<Ran amore mio, stai bene?>>

Sentendo il suo nome guardò verso di lui <<Shinichi! Io sto bene, tu come ti senti?>>

<<Sto bene, fa un po male ma è tutto ok>>

La ragazza lo abbracciò <<Mi dispiace, avrei dovuto fare di più>>

Il detective la strinse rincuorandola <<Tranquilla amore, hai fatto tantissimo. Ma alla fine com'è finita?>>

Ran, raccontò cos'era successo quando erano svenuti. 

<<Che bastardi>>

<<Shin, la situazione è troppo pericolosa...soprattutto per voi!>>

<<Non per noi...per voi>>

<<Voi adesso non potete muovervi>>

<<Lo so, ma non voglio che ve ne andiate in giro da sole quando ci sono Loro in giro>>

<<Non ho altra scelta>>

Nel frattempo Kazuha si svegliò e guardò il suo Heiji che non si svegliava, era visibilmente preoccupata ma l'amica la rassicurò dicendo che stava solamente dormendo. Dopo aver detto questa frase, Heiji aprì gli occhi <<K...Kazuha...quanto tempo è passato?>>

<<Solo qualche ora>> rispondendogli mentre le accarezzava la guancia. In quel momento entrò una vecchia conoscenza: il Dottor Araide, che era stato trasferito a Osaka. Il dottore disse che i due detective dovevano rimanere in ospedale per ulteriori accertamenti, cosa che trovò i due ragazzi molto tristi.

<<Kazuha!>> iniziò Ran.

<<Si?>>

<<Dobbiamo sbrigarcela da sole>>

<<Puoi contarci>>

<<Ragazzi, in queste condizioni non potete andare da nessuna parte! Avete rischiato troppo>>

<<Infatti...non vogliamo essere vedove prima del tempo>> sorridendo alla battuta appena detta.

<<Ragazze...>> dissero insieme i ragazzi.

<<S...si?>>

<<State attente>>

<<State tranquilli e voi non fate di testa vostra chiaro?>> ribatté Kazuha.

<<Così conciati?>> domandò Heiji.

<<In effetti...però sappiamo quanto siete testardi voi!>>

<<Non è vero>> facendo la faccia da angioletti innocenti. Finito di parlare il gruppo si divise e le due ragazze tornarono verso casa Gin da lontano li spiava e ghignò <<Bene bene, le due ragazze se ne vanno...lasciamo per ultimi i detective, così si godranno i loro ultimi giorni>>

Le due ragazze arrivate a casa si misero a sistemare il casino lasciato dai criminali, fatto questo mangiarono un po' e poi andarono a dormire. I detective erano più annoiati che mai e dopo aver letto un po' di libri gialli, mangiarono e andarono a dormire.

A casa Toyama, le due ragazze dormivano abbracciate per farsi forza quando Ran sentì dei rumori provenire alla finestra, si alzò per andare a controllare ma non vide nessuno, poco dopo sentì suonare la porta, andò ad aprirla ma...non trovò nessuno, era arrabbiata ma rimase vigile e attenta. Dopo pochi secondi, tornò a letto e scrisse un messaggio a Shinichi.

<<Ehi>>

<<Ehi Ran>>

<<Non ero sicura che fossi sveglio>>

<<E invece...perché sei sveglia?>>

<<Non riesco a dormire>>

<<Anch'io...mi sento osservato>>

<<Pure tu?>>

<<Cosa intendi con "pure tu"?>>

La ragazza spiegò cos'era successo e aggiunse che questa cosa la turbava parecchio. Il ragazzo consigliò di chiudere tutti gli scuri.

<<Shin...ho paura che vengano lì>>

<<Tranquilla>>

<<La fai facile te>>

<<Diciamo che ho chiesto un favore ad un amico di mio padre>>

<<Almeno non siete soli, mi fa sentire meglio...>>

<<Ran...>> mentre digitava diventò rosso.

<<Si?>>

<<Vorrei ritornare a ieri sera>>

<<Anch'io...ti amo Shinichi>>

<<Anch'io Ran, in un futuro voglio metterti l'anello al dito...va bene?>>

Ran, leggendo la frase, diventò rossissima e rispose entusiasta. Shinichi aggiunse inoltre che la vorrebbe portare in giro per il mondo, detto questo si ridiedero la buonanotte. Shinichi spense il telefono e guardò Heiji che dormiva con la bolla al naso. Nella base degli uomini in nero, Gin stava giocherellando con la pistola e sorridendo pensava a quello che aveva in mente di fare alle due ragazze, quando le avrebbe catturate <<Non vedo l'ora>>

Arrivò mattina e Heiji si svegliò sempre con il suo fare allegro e cercò di svegliare il suo collega, che si arrabbiò e si mise il cuscino per coprire la faccia, anche le ragazze si svegliarono, ma Ran non aveva una bella cera e quando Kazuha se ne accorse, la karateka spiegò nei minimi dettagli cos'era successo la sera prima e Kazuha si spaventò a morte ma, siccome aveva molta fame, fece la colazione. In ospedale ai due detective portarono la "colazione" e per poco non vomitarono. Dopo, non, aver mangiato, si misero sul letto a leggere, mentre aspettavano le ragazze. Poco dopo arrivarono con una bella e sostanziosa colazione, i due ragazzi si ingozzarono e a pasto finito disse <<Grazie ragazze, è stata buonissima>>

<<Ma voi due...riuscite a mangiare con calma?>> domandò Kazuha mettendo una mano in faccia basita. 

<<No!>> risposero i due ragazzi insieme.

<<Non cambiate mai eh>> ribatté Shinichi mentre Heiji iniziò a tossire, forse qualcosa gli era andato di traverso.

<<Heiji tutto bene?>> domandò Kazuha.

<<Si si stai tranquilla>> rispose Heiji. Kazuha si avvicinò e iniziò ad accarezzargli i capelli.

<<Come vi sentite?>> domandò Ran.

<<Ne abbiamo le palle piene di star qui!>>

<<Lo so...però non puoi nemmeno camminare. A mio parere è meglio così. Così state bene al sicuro! Posso solo immaginare come vi sentite...ma è la cosa migliore>>

I due ragazzi sbuffarono.

<<Qualsiasi cosa succede...almeno voi siete salvi>>

<<Cosa intendi?>> domandò perplesso Heiji.

<<Non si sa mai a come reagiscono...hanno già ucciso a sangue freddo...>> interrompendo lasciando intendere.

Un'altra volta io e te contro il mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora