15. San Diego baby

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A San Diego siamo arrivati nel pomeriggio, ci siamo sistemati nell'albergo.
Che tra l'altro non dobbiamo nemmeno pagare perché essendo seguiti da più di 100 mila persone su Instagram, basta che li pubblicizzi.
La camera comunque non è una delle migliori.
Ma la migliore.
È la suite presidenziale.
Sette camere da letto e cinque bagni. Un salotto enorme con TV al plasma, una grande cucina e un terrazzo enorme con Jacuzzi.
Posso morire felice ora.
Essendo l'hotel in centro, dal terrazzo si ha la completa visuale su tutta San Diego.
E la vista è mozzafiato.
Davvero.

✨🧚🏻💫

Il giorno dopo è l'inizio di tutto.
I ragazzi sono super agitati.
Non hanno fatto altro che ridere e scherzare da quando si sono alzati.
Sudano parecchio e le loro facce sono tese.
Per colazione non hanno mangiato chissà cosa.
Adoro.
Payton però non sembra molto felice.
Ha qualcosa che lo tormenta, non è molto tranquillo. E non credo che sia colpa del tour.
L'evento inizia alle undici e finisce alle cinque del pomeriggio.

Arrivati all'edificio dove si terrà l'incontro, la sicurezza spiega a me e ai Boys Out, come si svolgerà questa giornata.
Inizierà con l'incontro con i fan, del biglietto standard, e poi si concluderà con uno spettacolo di un'ora e mezza per quelli con il biglietto premium.
Quindi dalle 11 alle tre e mezza si terrà il meet&greet e poi dalle tre e mezza alle cinque quella specie di spettacolo.
I ragazzi avranno quindici minuti di pausa ogni due ore e mezz'ora di pausa pranzo.

Entrare nell'edificio è stata davvero una dura impresa. Le fan erano scatenate e continuavano a voler toccare i loro idoli.
La sicurezza è dovuta intervenire e farci da bodyguard perché se no non saremo entrati vivi.
Le fan erano già migliaia e davvero non so come faranno ad incontrarle tutte.
Wow.
Pensare che ci sono così tante persone che sono venute per te.
E che hanno speso 160 euro per incontrarti.
Pazzi.
Ma lo farei anch'io.

Sono quasi le undici e siamo seduti su dei divanetti che parliamo mentre aspettiamo che scattino le undici.
I ragazzi sono ancora più in ansia di prima, le loro tremano.
Tipo le mie all'interrogazioni.
«Raga» inizio a parlare, «Se qualcuno mi da una macchina fotografica con alta definizione e molta memoria, farò un vlog di quest'estate. Registrerò tutti i momenti, poi lo monterò mano a mano e infine ve lo mando. Che ve ne pare?» chiedo.
Tutti annuiscono.
«Figata, a noi un'idea così non c'è mai venuta» dice Noah.
«Non siete così intelligenti» scherzo io.
Ricevo in testa una scarpa di qualcuno.
Mi giro, era Kio.
«Ti ucciderò, prima o poi» dico incazzata, «Ora però vado a mettere del ghiaccio per evitare di avere un ematoma grande quanto la mia faccia»
«Ti accompagno» dice Payton, «Non vorrei avessi nulla di grave, poi tua sorella mi uccide»
Sorrido.
Cerco di nascondere il mio sorriso guardando per terra. Ma con scarsi risultati.
«Non serve, tra meno di cinque minuti inizia l'evento e dovete prepararvi» ribatto.
«Ho detto che ti accompagnerò ed è quello che farò» insiste lui, «Per due minuti di ritardo non è mai morta nessuna fan»
Alzo gli occhi al cielo rassegnata, «Okay»

Entriamo nell'infermeria e iniziamo a cercare del ghiaccio.
«Tieni» Payton mi passa un sacchetto congelato.
L'ha trovato prima lui.
«Grazie» rispondo.
Guardo la sua faccia mentre guarda il cellulare. Il suo viso è tutto contratto, la mascella è serrata e le sue labbra sono una linea dritta. È nervoso e si può percepire da come guarda e tiene il cellulare. Corruga anche la fronte prima di digitare veloce sullo schermo.
Meglio se smetto di fissarlo.
Per evitare figure di merda.
Dopo qualche minuto di silenzio, è lui che apre bocca «Come va?»
«Tutto bene» rispondo, «Te invece? Sei strano e diverso da qualche giorno»
«Sto bene» risponde solo, ma si capisce che non è realmente così.
Scuoto la testa, «Non credo proprio»
«Credi quello in cui vuoi credere» risponde lui irritato.
Excuse me?
Fly down.
«Se sei nervoso per i cazzi tuoi non devi esserlo con il mondo intero»
Scuote la testa mentre guarda un punto nel vuoto.
Sono le undici, è iniziato l'evento.
Decido di alzarmi dalla sedia e andare verso l'uscita, ma prima decido di dire qualcosa «La balla che è tutto okay, la puoi dare a bere a tutti ma non a me. Si vede che c'è qualcosa che ti tormenta, ma sei testardo e orgoglioso e non lo dirai a nessuno»
Esco dalla porta e Payton mi prende la mano, «Te ne parlerò un giorno»
«Non serve, non devi. Ma se serve a sfogarti va bene» rispondo sorridendo.
So che questo ragazzo è tormentato da tantissime cose. Dal fatto che suo padre abbia lasciato lui e la sua famiglia, dal fatto che non ha avuto una vita felice come gli altri e da qualcos'altro che scoprirò.
Mi sorride anche lui, poi mi abbraccia.
«Andiamo?» chiede.
Annuisco.
Avvolge le mie spalle con un braccio e camminiamo per arrivare al suo stand. Ci sono già centinaia di ragazze in fila per ogni ragazzo. Ma la fila di Payton è quella più lunga dopo quella di Josh e Jaden.
E vorrei non essere mai arrivata abbracciata a lui, tutte ma proprio tutte le fan in fila mi guardano in cagnesco come se mi volessero uccidere a mani nude.
Chissà cosa staranno pensando.
Di sicuro che stiamo assieme.
«Forse non è stata una buona idea» dico io.
«Cosa?» chiedo.
«Abbracciarmi» rispondo, «Guarda come mi guardando le tue fan, se avessero un'arma probabilmente non esiterebbero un attimo a premere il grilletto»
Lui scoppia a ridere «Hai ragione»
Arriviamo allo suo stand e dice «E t-» ma viene interrotto da una fan che gli salta addosso. Lo abbraccia e lui in un primo momento sembra infastidito visto che stava parlando, ma poi la abbraccia.
«E tu che fai adesso?» chiede mentre continua ad abbracciare la ragazzina dai capelli biondi e occhi azzurri.
Probabilmente se fossi la ragazza mi incazzerei visto che il mio idolo non mi sta minimamente considerando.
«Credo che continuerò a girare un po'. Starò un po' con te, un po' con Kio, Jackson...insomma un po' con tutti» rispondo «Anche perché devo filmare un po' per il video finale»
«Ah a proposito, poi ti mando un video» scoppia a ridere.
Lo guardo confusa, «Okay»
«Comunque puoi prendere la mia videocamera, se vuoi. È nello zaino» dice lui.
«Okay grazie» mi fa l'occhiolino.
Finalmente può dedicarsi totalmente alla fan, mentre io vado a frugare nel suo zaino in cerca della videocamera.

tra milioni hai scelto me | Payton MoormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora