Non appena finisce l'incontro a Phoenix, passiamo velocemente in hotel per poi partire. La prossima è Costa Mesa e il viaggio durerà nove ore e mezza.
Sparatemi.
Abbiamo deciso di viaggiare di notte cosicché domani possiamo prenderci tutto il giorno per rilassarci e andare un po' in giro. L'autista ha dormito tutto il giorno per essere in forma per guidare di notte.
Devo ammettere che ho sempre avuto un po' di paura ad andare in macchina di notte, visto che fuori è buio e quindi sei più propenso a chiudere gli occhi.
Non pensiamoci però.Se qualche ora fa ero in ansia per come sarebbe stato il viaggio, ora non ho dubbi.
È così divertente.
Stiamo facendo una sorta di festa nel bus.
Ci sono lattine di Redbull ovunque, sacchetti e patatine sparsi su tutto il pavimento e per tutto il tavolo. La musica è alta, le luci led di tutti i colori accese e sembra di stare in un Uber.
Amo tutto ciò.
L'unica cosa che mi intristisce un po' è vedere Payton che fuma.
Non voglio giudicarlo, è una sua scelta, ma non credo che un ragazzo si debba rovinare così.
Uffa...
Giro la testa e cerco di non pensarci. Continuo a ballare con Noah. Lui sorride mentre io sfoggio le mie pessime doti da ballerina.
Ondeggio veloce mentre i miei capelli si muovono da una parte all'altra.
Le luci del bus si accendono, rovinando l'atmosfera da discoteca, «Credo sia il momento di andare a dormire» dice la manager dei Boys Out.
Naturalmente dopo minuti di lamentele siamo costretti ad andare a letto. Dopo esserci cambiati, messi il pigiama e lavati i denti ci mettiamo sotto le coperte.
Scrollo un po' la home di Instagram e noto che ho una fanpage.
La prima.
Decido di andare subito a seguirla e di lasciare qualche like e commento in pagina.
Che dolce.
Pochi secondi dopo la tendina del mio letto si apre e spunta un Payton notturno. Si arrampica con agilità sul mio letto mentre io lo guardo storto.
Che sta facendo?
Dopo essersi seduto affianco a me, mi mostra il cellulare «Sono in chiamata con tua sorella, voleva salutarti»
«Ehi Ri» dico al telefono.
«Ehi Estella, come stai?» chiede lei.
«Tutto bene, voi come state? Tutto bene?»
«Si si, comunque domani tieni il telefono sempre vicino perché Patty dovrebbe chiamarti» mi dice lei.
Patty è la nostra manager.
È una ragazza relativamente giovane, trent'anni, zitella e con tre cani. È dolce, simpatica e sa fare bene il suo lavoro.
E cosa più importante.
Tiene veramente a noi.
«Ah okay, va bene»
«Bene, ora vado a letto. Baci, saluta anche Payton»
Chiudo la chiamata sotto lo sguardo attento di quest'essere.
«Che c'è?» chiedo visto che continua a fissarmi.
«Nulla, sembri solo stanca, dovresti dormire» risponde lui.
Fosse facile.
Da quando mi sono sdraiata sul letto non ho fatto altro che essere pessimista e vedere il peggio. Ho paura che questo fottuto bus vada a schiantarsi contro qualcosa o qualcuno.
«Si dovrei, ma non ci riesco»
«E perché? C'è qualche problema?» chiede Payt preoccupato.
«No niente»
Mi guarda con uno sguardo di rimprovero e sono costretta a dirgli le mie pare.
«Ho paura che questo coso enorme si vada a schiantare mentre dormo e vorrei almeno vedere la mia morte, visto che sarebbe prematura»
Lui scoppia a ridere ma diventa serio quando capisce che non sto scherzando.
Carino eh.
«Okay, ognuno ha le sue paure. Se vuoi posso rimanere qua» dice lui.
Io mi metto a ridere, «Payton Jay Moormeier ci stai forse provando con me?» scherzo.
«Come potrei mai mia bella? Anche se sono molto tentato» lui sta al gioco.
Scoppiano a ridere di gusto e da quanto rido mi fanno male gli addominali.
Ma sono felice che almeno stia ridendo.
«Comunque tranquillo, puoi andare a dormire nel tuo letto. Casomai vengo a svegliarti»
«Okay va bene» dice mentre scende le scalette del letto, «Chiamami per qualunque cosa»
Annuisco.Dopo minuti infiniti in cui cerco di addormentarmi con scarsi risultati sono tentata ad andare da Payton e rompergli le scatole. Ma decido di provare prima con del the.
Scendo le scalette cercando di non fare troppo rumore, anche se gli altri non dormono.
Anzi.
Saranno in chiamata su Houseparty anche se sono a meno di due metri di distanza.
Riempio la tazza d'acqua calda e la scaldo nel microonde. Poi prendo la bustina al gusto mora-lampone e aspetto.
Guardo un po' fuori dalla finestra mentre siedo sulle panche del tavolo.
Quanto è rilassante tutto ciò?
Anche se un po' d'ansia ce l'ho ancora.
Sorseggio il mio the mentre scrollo un po' Tiktok.
«Ehi» si siede una persona accanto a me.
«Noah» cerco di non urlare, «Che ci fai qua? E ancora sveglio?»
«Potrei farti la stessa domanda» sussurra lui.
«Diciamo che non riesco a dormire» rispondo sempre a voce bassa.
«Nemmeno io. Da piccolo ho avuto un trauma sul bus»
«Cos'è successo?» chiedo incuriosita mentre faccio un lungo sorso.
«In gita scolastica abbiamo fatto un piccolo incidente che però mi ha stravolto»
«Io infatti non riesco a dormire per questo»Rimaniamo a parlare, ridere e scherzare per quasi un'ora senza mai fermarci.
Poi la mattina dopo mi sveglio a causa dell'alba.
Sta uscendo il sole.
Sveglio Noah per farglielo vedere ma non sembra molto interessato.
Mi guardo un po' intono e noto che siamo quasi arrivati a Costa Mesa.
Infatti l'autista esce dall'autostrada e si imbocca nella, ancora vuota, città.Costa Mesa è una città davvero bella. Non so se sia la luce dell'alba a renderla così bella, ma sono davvero stupita.
Le palme che costeggiano le strade mi ricordano un po' Miami mentre la città mi ricorda un po' Los Angeles.
Ammiro questa città che sembra davvero perfetta.
«E come qualche settimana fa, mi ritrovo a farti la stessa domanda. Andiamo nanetta?» mi dice Payton mentre mi cinge la vita con un braccio.
«Andiamo» confermo, «Solo che questa città è così bella»
«Ora ti posso capire, ma la prima volta era in un lurido aeroporto americano»
Mi metto a ridere, «Hai ragione»
Tiro fuori il cellulare e decido che sia giunto il momento di scattare qualche foto, selfie e video.
Faccio un selfie con Payton.
«Cavolo, io stavo facendo un vlog» dice lui, «Vuoi farlo con me?» mi chiede lui.
Oddio.
Fare la youtuber mi ha sempre incuriosito, ora ne ho l'opportunità e non la rifiuterò sicuramente. Quindi annuisco convinta, dopodiché mi passa la videocamera.
«Allora, noi siamo appena arrivati a Costa Mesa e ora stiamo raggiungendo l'hotel a piedi. Ringrazio Payton perché mi sta portando le mie valige» dico mentre gli sorrido, «E nulla, vi aggiorniamo quando siamo in hotel»
«Nata per questo» scherza lui.
«Scemo» lo spintono un po'.
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tra milioni hai scelto me | Payton Moormeier
FanfictionImmagina di essere la sorella di Riley Hubatka. E immagina di poterti svegliare la mattina e avere Payton Moormeier che potrebbe girarti per casa. Ci sei? Bene allora leggi la storia... ⚠️ AVVISO⚠️ CI TENGO A PRECISARE CHE I FATTI E GLI AVVENIMENTI...