30. La fine

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Payton, usciti dalla macchina, mi carica in spalla a mo' di sacco di patate e suona alla porta. Le mie risate continuano a riecheggiare.
«Alla buon ora» ci apre la porta Kio, «Est, che ci fai lì»
Cerca di darmi un bacio sulla guancia ma con scarsi risultati. Payton mi lancia sul divano e poi lui si lancia sopra di me.
«Cretino mi fai male»
«Gne gne gne»
«Vorrei spaccarti la faccia»
«Estella» si avvicina Madison, «Sei arrivata! Ti avevamo dato per dispersa»
Mad indossa un costume blu elettrico che si sposa perfettamente con la sua carnagione.
Datemi il suo fisico.
«Vieni con me» mi prende la mano, poi riferendosi a Pay dice «Te la riporto subito»
«Che c'è?»
Lei mi fa uno strano sorriso, che mi inquieta pure, «Allora?»
«Cosa?»
Sbuffa alzando gli occhi al cielo, «Lo sai. Con Payton?»
«Niente, siamo solo amici»
«Ma è palese che vi piacete a vicenda in una maniera assurda»
«Vedi Mad, non voglio rovinare nulla. Stavo per mandare all'aria la nostra amicizia...non voglio che succeda ancora»
«Cosa ti dice il tuo cuore è più importante di ciò che ti dice la testa. La testa farà sempre di tutto per evitarti le delusioni e il dolore ma tanto quello che subisce è il cuore. E io lo so bene» rivolge uno sguardo a Jayden, «Estella, la vita è una e la devi vivere. Non pensare al dopo, pensa al presente. Pensa a cosa provi ora per lui e diglielo. Domani potrebbe già essere troppo tardi...Cosa ti dice di fare il tuo cuore ora?»
Mi giro verso Pay che ci sta già guardando, «Mi direbbe di andare lì a baciare quelle labbra tanto morbide»
«E la testa?» chiede Madison.
«Mi direbbe di andare da Payton e parlare di videogiochi»
Sorride e mi rivolge un tenero sguardo, «Hai capito cosa devi fare»
Annuisco, «Questa sera gli parlerò»
«Estella» si affianca a me Kio.
«Kio» rispondo, «Volevo scusarmi con te, scusa se n-»
Mi interrompe, «Non importa. L'unica cosa che mi importa ora è che tu ti sia lasciata con Noah, per il resto va tutto bene»
Lo abbraccio forte, «Ti voglio bene»
«Pure io te ne voglio, tanto tanto» lascia un bacio sulla mia fronte.

✨✨✨

Okay. Ce la puoi fare.
Mal che vada dovrai solo passare un altro mese in compagnia di lui ed essere a disagio tutto questo tempo.
Che vuoi che sia?
«Payton» lo chiamo quando passa davanti a camera mia, «Possiamo parlare un attimo?»
Mi guarda confuso ma annuisce ed entra in camera.
Sto per avere un infarto.
«Che c'è?»
Mi siedo sul letto accanto a lui, «Madison mi ha incoraggiato a farlo, se non fosse per lei probabilmente ora ti starei incoraggiando ad andare da un'altra ragazza. Ma non è questo
il punto. Ti ho visto per la prima volta, quando sei entrato in quel fast food mentre masticavi una gomma, e mi sei subito piaciuto. Avevi quel perché che mi ha sempre affascinato» non ho il coraggio di guardarlo negli occhi, «Sei sempre stato gentile con me, mi hai sempre aiutata e fatta sentire accettata e in un certo modo a casa. Sei stato sin da subito mio amico e ringrazio Dio per averti fatto entrare nella mia vita. Da subito però ho provato qualcosa per te che va oltre l'amicizia, anche se ho cercato di negarlo a me stessa. Ti vedo e mi vengono le farfalle nello stomaco, guardo quegli occhi color nocciola e mi ci perdo dentro. Starei ore a guardarti dormire e ascoltarti anche se dici stronzate. Mi piace sentirti cantare e adoro quando appoggio la testa al tuo petto mentre canticchi e sento la tua voce»
«Estella»
«No, fammi finire. Mi sembra tutto così da film ma è la pura verità. Volevo solo dirti che mi piaci e mi piaci molto e se non te l'avessi mai detto me ne sarei pentita. Ora mi puoi pure mandare a cagare»
Mi guarda negli occhi, «È inutile negare l'evidenza Est, mi piaci molto anche tu. Sin da subito anche perché se no non si spiegano le mie scenate di gelosia, i miei musoni e tutto il resto. Sei una ragazza semplice che però mi ha colpito subito ma io ho sofferto tanto. Ho sofferto tanto in amore e in generale nella vita. E che ti piaccia o no, quando tu ti sei messa con Noah, sei entrata nella cerchia delle persone che mi hanno fatto più male. Chiamalo egoismo ma non voglio che nessuno più mi faccia del male e sono pronto a lasciare da parte questi sentimenti che provo per te, pur di proteggermi» si passa la lingua sulle labbra, «Mi dispiace Estella ma non posso»
Detto ciò, apre la porta e se ne va. Io rimango sul mio letto, a piangere come una cretina e aspettando che Payton torni in camera e mi baci, ma questo non si avvera. Ci spero fino alla mattina del giorno dopo, quando mi sveglio con gli occhi gonfi da pianto e un mal di testa per le poche ore che ho dormito.
Cazzo Payton, mi hai fatto un male cane.

tra milioni hai scelto me | Payton MoormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora