tra milioni hai scelto me | Payton Moormeier

26. Abbracciami

La mattina seguente mi sveglio per il sogno, incubo, che ho appena fatto.
Payton moriva in un incidente d'auto.
Lui e la sua bellissima Supra rossa si erano schiantati contro un albero.
Andava troppo veloce.
Credo di aver chiarito i miei dubbi. Non so se Noah mi piace davvero ma so che non voglio perdere l'amicizia con Payton.
Mai e poi mai la vorrei perdere.

Esco dalla mia camera e con una camminata furtiva mi imbuco nella stanza di Payton.
È sveglio.
Mi guarda stranito, «Posso sedermi?» chiedo.
Mi guarda ma non mi risponde.
Chi tace acconsente.
Salgo sul suo letto e mi sdraio, sotto le coperte, accanto a lui. Sta guardando TikTok.
«Mi dispiace» sussurro mentre appoggio la testa al suo petto.
Il suo cuore ha il battito leggermente accelerato.
Posa il cellulare sul comodino e si concentra su di me.
«Davvero, mi dispiace tanto e non voglio perderti»
«Estella vedi io posso anche accettare le tue scuse perché ti capisco. Capisco che hai cambiato le tue priorità e che stai bene così. Adesso, con Noah. Sei cresciuta, sei cambiata e tutto ciò mi sta bene. Ma vedi in questo periodo ho capito che non voglio persone tossiche intorno a me» si ferma un attimo, «Mi hai completamente escluso dalla tua vita come se io non fossi mai esistito. Mi hai rimpiazzato e una brava amica non lo farebbe»
«Payton» provo a spiegarmi, «Non volevo, davvero. È stata la mia prima relazione e volevo dare il 100% ma forse ho capito che non mi piace al 100%. Payton tu sei importantissimo per me, sei la mia colonna portante. So che ci sei e che ci sarai sempre e infondo so che pure tu vuoi tornare ad avere il rapporto che avevamo prima» faccio una pausa e lo guardo, «Perché lo vuoi, vero?»
Le lacrime punzecchiano i miei occhi.
Va bene.
Stai muto.
Mi alzo dal letto e mi dirigo alla porta.
«Estella» mi chiama.
Mi giro. Apre le braccia in segno di "Vieni qui e abbracciami".
Mi butto sopra di lui e sento che si lamenta del dolore. Lo abbraccio forte, così forte che forse non riesce nemmeno a respirare. Il mio cuore accelera. Il mio stomaco è in subbuglio.
Ho capito a chi appartiene questo muscolo che sta pompando sangue all'impazzata.
«Ti meriti il mondo» mi sussurra poi mi stringe ancora più forte.

Rimaniamo per diversi minuti abbracciati. Non voglio lasciarlo mai più.
Mai più.
È più una promessa che faccio a me stessa.
Ho bisogno di lui per stare bene.
Scendiamo a fare colazione e in segno di perdono gli cucino i waffle. Che come sempre mi escono perfetti.
«Sono troppo buoni» si azzuffa Payton.
Lo guardo mentre si spruzza la panna in bocca e aggiunge un po' di cioccolata.
«Sei disgustoso» lo guardo schifata. Ma anche divertita.
«Perché?» chiede facendo il finto tonto. Naturalmente quando parla tutta la panna va a finire in faccia a me.
«Lurido cretino» dico, cerco di prenderlo ma è già scappato. La sua risata rimbomba nella casa.
Prendo il cellulare e scrivo a Noah.
"Passo da te più tardi. Dobbiamo parlare"
Dopodiché corro a prendere Payton.

✨🧚🏻💫

Ho pensato molto a quello che voglio dire a Noah. Non siamo compatibili. O per lo meno io non voglio lui. Non mi piace. Mi piace averlo come amico.
Ma nonostante io mi sono preparata mentalmente almeno trecento volte cosa dirgli per non ferire i suoi sentimenti, ora sono fuori da casa sua e non riesco a suonare il campanello.
Mi torturo le mani e continuo ad andare alla porta, sto per suonare il campanello quando torno indietro alla macchina, salgo e poi si ripete la storia.
Così da venti minuti.
Non so che fare. Non voglio ferirlo. Ma così sto facendo soffrire me stessa. Guardo per minuti la porta.
"Vuoi stare ancora per molto fuori?" mi scrive Noah.
Cazzo.
Mi ha vista.
Mi prendo qualche altro minuto per respirare profondamente. Non ho mai rotto con nessuno e non so come si faccia. Non so nemmeno cosa si provi a farlo e cosa potrebbe provare l'altra persona.
Sicuramente dolore.
Decido di alzarmi dal sedile della mia auto e mi dirigo alla porta. Suono il campanello.
Mi apre Noah, «Cosa volevi dirmi?»
Il sul sguardo è serio.
Probabilmente ha già capito tutto.