*Le domande a fine capitolo. Much Love.*
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Breathily.
I giorni passarono veloci e noiosi, scanditi dalla pioggia che sembrava aver preso di mira la città di punto in bianco e dai compiti che risultavano essere l'unico passatempo pomeridiano.
Affondai la testa nel cuscino mentre Kate girava sulla mia sedia.
« Allora, che facciamo domani? E' da un po' che non andiamo in centro, da sole » mi ricordò.
In effetti da quando avevo cominciato a frequentare Il Capannone, avevo smesso di passare i miei monotoni sabati sera in centro o al cinema, come ero solita fare fino a un mese prima. Notai anche la pazienza che Kate stava avendo nei miei confronti: era palese che volesse visitare Il Capannone, ma non risultava invadente o asfissiante, mi ripromisi di portarcela il prima possibile, magari con Michael.
« Non lo so. Domani comincia il Mad » affermai, ma non avevo idea di cosa stessi parlando.
« Quindi andremo in quel posto figo? » Domandò puntando improvvisamente i piedi scalzi sul pavimento, arrestando il suo moto rotatorio. Ridacchiai e mi tirai a sedere, incrociando le gambe sul materasso.
« Non lo so. Dylan sembra molto riservato sull'argomento, non so se ci permetterà di andare. »
Kate borbottò qualcosa di sconnesso e la mia mente andò da tutt'altra parte: mi chiesi che fine avesse fatto Luke da quel giorno nel parco, data la sua scomparsa nei giorni seguenti a scuola, mi chiesi anche-e soprattutto- che cosa stesse facendo Ashton di così importante in quei giorni per non trovare un minuto libero per aprire una conversazione online con me. Anche Dylan risultava piuttosto impegnato e agitato in quei giorni e l'unica motivazione valida risultò essere la gara che si sarebbe svolta da lì a breve. La porta di casa si aprì e la voce di mio padre, mio fratello e-stranamente- Michael, rimbombò nell'ingresso. Kate scattò in piedi e cominciò ad allisciarsi furiosamente le pieghe della maglia. Le scoppiai a ridere in faccia.
« Non è mica Brad Pitt, datti una calmata »
« Non è divertente Breathily »
« Invece si, da morire »
Il nostro piccolo battibecco fu interrotto dalla voce di mio padre che richiamava il mio nome. Mi alzai controvoglia dal letto e mi affacciai sulle scale.
« Breathily noi ordiniamo un po' di pizza, dato che abbiamo ospiti. Tu cosa vuoi? » Domandò slacciandosi la cravatta.
« Il solito, prendine una anche per Kate, è qui sopra con me »
In realtà non sapevo se Kate fosse davvero disponibile a cenare a casa mia ma non mi posi nemmeno il problema: probabilmente dopo aver saputo che sarebbe rimasto anche Michael avrebbe fatto i salti mortali per rimanere in ogni caso.
Quando le pizze arrivarono ci accomodammo tutti a tavola, e Kate fu costretta a condividere lo stesso lato del tavolo con Michael, non che la cosa le dispiacesse. Mi sembrava strano e quasi assurdo sentire mio fratello e il ragazzo dai capelli stravaganti- che mio padre non aveva tardato a notare- parlare di argomenti che non fossero le moto. Per tutta la serata, infatti, gli uomini di casa intrattennero un'animata conversazione sulle ultime partite della serie A, escludendo noi ragazze. Nonostante tutto Kate e Michael ebbero modo di intavolare una conversazione a fine cena, quando noi di famiglia imponemmo loro di accomodarsi in salotto e lasciare a noi le pulizie della cucina.
« Allora Breath, che farai domani sera? E' sabato » mi ricordò mio padre asciugando qualche piatto in ceramica. Io e Dylan ci scambiammo una veloce e fugace occhiata.
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Madness || Luke Hemmings
FanfictionFollow your inner moonlight. Don't hide the madness.