Austin mahone.

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Mio padre, fortunatamente non aveva scoperto nulla, ma la mattina io e mia sorella stavamo di merda.

"Buon.."

"Zitta ti prego." L'ammoní tenendo la testa tra le mani.

"Vuoi del the?" Chiese porgendomi una tazza fumante.

"Grazie.." massaggiai le tempie.

Si sedette difronte a me sorridendo.

"Che vuoi?" Chiesi acida.

"Luke Hemmings" rabbrividì a quel nome.

"Ti piace." Portò una mano davanti la bocca.

"Che cosa?" Mi strozzai.

"Sei impazzita? Smettila Charlotte." Mi alzai poggiando la tazza dentro il lavandino.

"Va bene, allora ci provo io." Alzò le spalle.

E non só perché, la fulminai con lo sguardo.

"Ehi-mi puntó il dito contro- a te non piace!"

Mi vibró il cellullare dalla tasca posteriore dei pantaloncini.
"Pronto?"
"Ei, Taylor sono Austin"

Austin? Chi cavolo è Austin?
"Si, Austin ciao."

Cercai un aiuto a Charlotte, che alzò le spalle non sapendo a chi mi riferissi.
"Ecco bè mi chiedevo se oggi ti andava di uscire."

Ma se non ti ricordo neanche!
"Certo,ci vediamo al parco principale alle 5"

Devo chiamare Ashton, lui sa tutto.
"Okay,alle 5 lì."

Riattaccai e composi il numero di Ashton
"Pronto?"
"Chi cazzo è Austin?"
"Taylor che dici?"
"Ho dato il numero ad un ragazzo che si chiama Austin che mi ha chiesto di uscire, ma io non mi ricordo chi è!"

Quell'idiota, scoppiò a ridere.
"Non è divertente,smettila di ridere."
"Sto venendo da te idiota." Riattaccó, adoro quel ragazzo è troppo carino.

Mi sistemai, dato che avevo un aspetto orribile e scesi giù.

"Bandana Man!" Gli saltai addosso.

"Koala."

"Allora, com'è che non conosci questo tizio?" Si gettò sul divano.

"Non so..ieri sera stavo bevendo al bancone e sono arrivata al ciao e poi boom, vuoto." Spiegai sedendomi accanto a lui.

"Puoi chiamare Luke e chiederlo a lui."

Luke? Che c'entra Luke? Dio non mi ricordo niente di ieri.

"Luke? Perché?"

Scoppiò a ridere stringendo la bandana.

"Non ti ricordi? Hai anche fatto a botte con Ariana"

io ho fatto che? O dio mio.

"Devo chiamare Luke." Corsi sú prendendo il cellulare.
"Cosa? Ti mancavo già?"

Perfetto,neanche ha iniziato a parlare che già mi ha infastidito
"Ho un vuoto, ieri sera ho parlato con un ragazzo al bancone?"

Lo sentì prendere un respiro e già immagino la sua faccia.
"Perché?" Chiese schiarendosi la voce
"Perché devo uscire con lui pomeriggio e non so neanche chi è."

Spiegai con calma e tranquillità, ma siccome nel vocabolario di Luke queste parole non esistono iniziò ad urlarmi contro.
"Luke, ti ho solo chiesto chi era cazzo,perché fai così?"

Restò in silenzio, mentre aspettavo una sua risposta.
"Austin,Austin mahone."

Cercai di trattenere le urla, ma non ci riuscì.
"Vaffanculo Taylor." Riattaccó,ma ero troppo sconvolta e non ci feci caso, si arrabbia per tutto e me ne sbatto di lui.

"Indovina chi era il famosissimo Austin" scesi giù da Ashton.

"Chi?" Chiese Ashton.

"What about love..lalalalaa" iniziai a cantare.

"No dai, Austin mahone?" Chiese sorpreso.

"Yeah baby alle 5 mi accompagni al parco principale?"

"Beh, io vorrei.. ma prima devi fare i conti con lui.." indicò Luke che aveva appena parcheggiato sul vialetto di casa mia.

"Ma che diamine vuole?" Alzai gli occhi al cielo.

"Io me ne vado sennò mi uccide." Uscì dal retro, grazie Ashton, lasciami da sola con psicoluke.

"Che vuoi?" Aprì la porta.

"Tu non esci con Austin" sbraitó entrando in casa mia.

"E perché?" Chiesi con calma chiudendo la porta.

"Perché no e basta."

Guardai l'orologio che segnava le 4.

"Okay,non esco con Austin" alzai le spalle.

"Promettilo" mi puntò il dito contro.

"Te lo prometto, ora via che sta venendo mio padre."

Gli aprì la porta

"Ci vediamo" mi diede un sonoro bacio sulla guancia ed uscì.

Bene, devi andare a prepararmi Austin arrivo! Sorry Luke.

Corsi sú a fare una doccia asciugai i capelli e gli arricciai bruciandomi tutte le dita, merda.

Scelsi dei pantaloncini di jeans normalissimi una canotta di pizzo azzura e le vans bianche.

L'orologio segnava le 4:55 così presi un taxi e alle 5:05 ero al parco.

Austin era seduto sulla panchiana e giocava con il suo iPhone.

"Austin" sorrisi.

Alzò lo sgaurdo, e per un secondo temetti di svenire.

"Taylor ciao." Mi abbracció.

"Andiamo a prendere un gelato?" Chiese imbarazzato.

"Certo..bè possiam.." non finì di parlare che squilló il cellulare.

"Scusa un attimo." Mi allontanai
"Luke che diamine vuoi?"
"Sei con Austin vero? Ci sono già le foto su internet, Taylor me lo avevi promesso." Urlò dall'altro capo del cellulare.
"Mi dispiace okay? Volevo uscire con lui, e non só perché sei così infastidito ma lasciami stare ti prego."
"Allora tra noi è finita
Non ci parleremo più."

Perché si comporta come un bambino di 8 anni?
"Non mi importa Luke."

Non rispose neanche, staccò e mi sentì morire dentro. Forse mi importava di Luke, più di quanto pensassi.

"Tutto bene?" Si avvicinò Austin.

"Mh? Si tutto bene" sistemai delle ciocche di capelli dietro le orecchie.

"Okay,andiamo a prendere questo dannato gelato perfavore"

Annuì e ci incamminammo all'interno del parco.

"Allora,sei la figlia di Smith?"

"Già"

Volevo riuscire a concentrarmi,ma avevo un pensieri fisso, Luke!

Long way home[Luke Hemmings]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora