Amy
«Volevi provarci con la donna delle pulizie Dan?» sento le loro voci allontanarsi e prendo un grosso respiro.
«Ma che dici, idiota!»
La sua risposta mi lascia perplessa e fingo per un po' di non darci peso.
Sapevo di non dover accettare di cambiare il turno con Mary, una signora sulla cinquantina che stasera non poteva venire al lavoro. Ho avvertito una sensazione strana per tutto il giorno ed eccomi qui adesso, col cuore in gola. Non credevo che rivederlo mi avrebbe fatto questo effetto. Mi sono sentita sopraffatta, come se tutto quello che abbiamo fatto insieme mi fosse piovuto addosso. Avrei dovuto sentirmi sporca, invece no. Mi sono sentita imbarazzata ma devo ammettere che mi avrebbe fatto piacere scambiarci due parole, chiedergli almeno come sta e forse mi avrebbe anche parlato se non fosse arrivato il suo collega.
Ovviamente, la sua risposta mi risuona nella testa. Non mi ha più parlato quando è apparso l'amico e questo è un segno che si vergogna, certo! Che stupida Amy.
Faccio due più due.
Ovvio che non ci prova con una donna delle pulizie, ovvio che non mi abbia più parlato con quel tipo presente.
Si vergogna di me! Non che siamo qualcosa, nemmeno lo conosco. Sbuffo un po' d'aria e mi rendo conto solo in questo momento di stare lavando per la terza volta il pavimento.
Sposto una ciocca di capelli ricaduta dallo chignon perfetto che ero riuscita finalmente a creare dopo mille tentativi, e la porto dietro l'orecchio.
Perché mi ha fatto questo effetto rivederlo?
Non dovrebbe essere così.
«Abbiamo fatto sesso, e allora?» mi guardo allo specchio, sto parlando da sola come una stupida.
Basta Amy, non pensarci.«Non ti ha salutato?»
«Ha detto "Am" segno che stava per farlo ma poi è arrivato un collega e boom, sparito».
Addento un pezzo di pane come una furia e aspetto la risposta della mia amica che non tarda ad arrivare.
«Pensi davvero che si sia vergognato di salutarti davanti al tizio solo perché fai quel lavoro?»
Annuisco, sicurissima di me. «Altrimenti mi avrebbe rivolto la parola senza problemi, ti pare?»
«Non so che dire, è da superficiali, ma Amy, non dovrebbe importarti così tanto».
«Non mi importa!» mi affretto a rispondere.
«Invece si, considerando che ne stiamo parlando da un'ora. Ascolta, i ragazzi come Daniel fanno sesso e basta, dopodiché passano a un'altra preda, ringrazia che si ricordi ancora il tuo nome» sorride.
«E secondo te è una bella cosa?»
«No ma...»
«Però da come sorridi pare di sì».
«Amy, avete passato una notte insieme, ma era solo sesso e tu eri consapevole che non avresti avuto alcun tipo di rapporto con lui dopo, perché ti scaldi tanto?»
«Perché...» vorrei dire tante cose ma so che ha ragione. Abbiamo fatto solo sesso, nient'altro.
«Hai ragione, scusa»
«Di che ti scusi? Forse... ti piace?»
Poso immediatamente il pane «No, certo che no! Non lo conosco, però quando l'ho rivisto ho sentito una sensazione...»
«Sei attratta da lui sessualmente, è normale» la sua faccia seria mi fa desistere.
«Ma di che parli? Non sono attratta da lui!» e non lo sono davvero.
«E tu vuoi che io ci creda? Amy ci hai fatto sesso per quattro volte e hai avuto degli orgasmi a detta tua pazzeschi. Sei attratta da lui ed è normalissimo, ma ora devi dimenticarlo. Passa avanti e basta».
Che stupidaggine.
Io attratta da lui?
Si!
No!
Si!
NO!Come ogni giorno, appena torno dal lavoro, mi lavo e indosso qualcosa di comodo ma carino per le mie dirette.
Le pagine stanno crescendo e ora ho più di mille seguaci il che è pazzesco ma è stato soprattutto grazie alle sponsorizzazioni. I numeri che leggo mi fanno felice anche se i video sono seguito ancora da poche persone.
Decido di pubblicare una foto del dolce che preparerò oggi: crostata al cioccolato e invito tutti a seguire la diretta che si terrà fra poco.
Preparo tutti gli ingredienti e avvio.
Oggi mi seguono una cinquantina di persone e mentre sto per versare il cioccolato nella mia bellissima e spero buonissima crostata leggo un nome che si unisce.
Daniel Lawrence si è unito alla diretta.
Quel Daniel?
Ci sono tanti Daniel nel mondo e non posso neanche controllare.
Continuo a sorridere al cellulare come se il mio cuore non avesse fatto una capriola e spiego come creare le strisce e farle venire perfette e di uguale grandezza.
Inforno a centottanta gradi e spiego che quando sarà pronta e fredda potranno spolverare, se vorranno, con un po' di zucchero a velo.
«Posterò la foto quando sarà pronta e mi raccomando, se decidete di cucinarla seguendo la mia ricetta, inviatemi la vostra foto così potrò condividerla nelle mie storie. Un abbraccio a tutti voi!»
Prendo fiato dopo aver staccato, e corro subito a controllare se Daniel Lawrence è chi credo io.
Clicco sul suo profilo e appaiono migliaia di sue foto.
È lui.
Il mio cuore inizia a battere in modo imbarazzante. Scorro alcune sue foto in cui appare spesso sorridente o mentre sta lavorando, in altre ancora è con gli amici ed ha molti seguaci, d'altronde credo che il suo lavoro lo porti ad essere abbastanza popolare.
Anche se non mi spiego come abbia fatto a trovarmi, blocco il cellulare e mentre aspetto che la torta sia pronta decido di mettere un po' di musica per rilassarmi e scacciare i pensieri.
Attacco con Dua lipa, la odoro, e inizio a ballare come una forsennata e proprio quando sto iniziando a divertirmi mi arriva una notifica sul cellulare.
Daniel Lawrence ti ha inviato un messaggio.
Oh, Gesù mio.
Afferro piano il telefono come se potessi scottarmi e leggo.
"Ciao, siccome non ho del cioccolato in casa, posso farla con la marmellata?"
Ma chi non ha del cioccolato o nutella in casa?
Decido di rispondere in modo professionale.
"Certo, con qualsiasi tipo di marmellata 😊"
Visualizza immediatamente e mi ringrazia per l'informazione.
Rispondo con una faccina che prontamente lui visualizza.
Non dovrei sentirmi così eccitata per aver scambiato due parole con un ragazzo.
Un ragazzo con cui hai fatto sesso.
Non va bene.
Non va affatto bene.Daniel
Questa giornata non promette bene.
Guardo i nuvoloni grigi formarsi nel cielo, segno che pioverà proprio come previsto.
Dicono stia per arrivare una forte tempesta ma purtroppo per me, anche a lavoro regna il caos.
Stiamo per lanciare la prima rivista, in realtà è solo una prova e in più domani ci sarà l'inaugurazione dell'ufficio, è prevista molta gente per questo c'è un via vai di persone terribilmente fastidioso.
Mi massaggio le tempie, non riesco a lavorare con questo casino e tra poco ci sarà la riunione per il lancio sul mercato, non mi sono interessato molto agli articoli che ci saranno all'interno di questo primo giornale ma so che sono mirati proprio a far sì che la gente se ne interessi.
Resto un altro po' chiuso nella mia stanza e mi incanto a guardare fuori la pioggia che inizia a cadere prima piano fino a diventare impetuosa.
Un tuono squarcia il cielo e inaspettatamente mi fa sobbalzare.
«Daniel, vieni!»
Michael, il capo, mi lascia intendere che la riunione sta per iniziare. Alzo gli occhi al cielo annoiato, non ho proprio voglia di mettermi ad ascoltare l'ennesimo monologo.
Di malavoglia mi dirigo agli uffici di sotto, qui si potrebbe dire che c'è un caos maggiore rispetto al mio piano, iniziano ad arrivare fiori, piante, ci sono dei tizi che stanno allestendo i corridoi e le salette per gli ospiti e subito mi viene in mente che domani sera, purtroppo, dovrò esserci anche io. Di sabato, chiuso qui a festeggiare con i colleghi. Pff!
Mi accomodo sulla prima sedia libera e quando finalmente la riunione inizia me ne sto in disparte ad ascoltare, o no, quello che stanno dicendo. Non che non mi interessi ma sono cose di cui sono già a conoscenza in quanto Michael me ne parla in continuazione.
Faccio vagare un po' lo sguardo nella stanza alla ricerca di Liam e subito lo vedo, sta quasi per addormentarsi.
Così impara ad andare ad ubriacarsi in settimana.
Mi viene da ridere a vederlo in quello stato e quando si accorge che sto ridendo di lui, di nascosto mi alza il dito medio. E proprio quando sto per portare gli occhi diritti sul mio capo, la vedo. O almeno, credo di averla vista.
Strizzo gli occhi per guardare meglio attraverso le tapparelle mezze aperte e scopro con grande piacere che lei è davvero qui, sta parlando con un ragazzo intento a pulire dei quadri, per poi sparire col suo carrello.
Batto le dita sulla gamba e non mi spiego questa voglia di uscire a parlarle. Decido però di restare sulla mia sedia, anche perché se me ne andassi da questa riunione Michael non me lo perdonerebbe molto facilmente.Torno a casa sfinito e prima di infilarmi sotto la doccia decido di stendermi un po' sul divano.
Sorseggio la mia birra e scorro un po' di pagine su internet, in realtà spio la sua pagina.
Non so come mi sia venuto in mente l'altro giorno di porle una domanda banale su una crostata che credo non farò mai.
Se ci ripenso mi sento così stupido.
Ultimamene non riesco a capire cosa mi succede, soprattutto quando si tratta di lei.
Non dovrei ricordarmi neppure il suo nome e invece?! Me la ritrovo ovunque, soprattutto nella mia testa, non riesco a smettere di pensare a ciò che c'è stato, per carità, era sesso fine a sé stesso, una stupida prova a cui sono stato sottoposto e che è finita nel migliore dei modi ma non posso continuare così e il fatto che me la ritrovi addirittura a lavoro rende tutto più complicato, eppure non posso far altro che pensare ad una cosa: San Diego è una città enorme, possibile che sia capitata proprio nel grattacielo dove ci sono io?E instagram? È un social talmente vasto che potrebbe uscirmi di tutto, soprattutto post di pagine super pubblicizzate e super seguite, invece cosa succede? Mi esce la sua, una pagina appena aperta e ancora poco seguita. Scuoto il capo incredulo. Questo deve essere proprio uno scherzo del destino.
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Lasciati andare
ChickLitAmy Wheeler non sta vivendo il periodo più felice e semplice della sua vita, sente il bisogno di una svolta radicale e grazie alle idee strambe di due amici si ritroverà al centro di una scommessa piccante. Daniel è un uomo che sa quello che vuole...