Amy
Può una giornata tranquilla, trasformarsi in un disastro?
Stava andando tutto bene, il lavoro, la scuola di pasticceria, il mio nuovo ragazzo, ma oggi, oggi sembra andare tutto storto.
Daniel non risponde alle mie chiamate e neppure ai messaggi. Dire che sono preoccupata è un eufemismo.
Sofi è nel panico più totale perché ha già bruciato due torte e non accetta il mio aiuto perché vuole farcela da sola, il che le fa onore.
Alex, che da quando abbiamo lavorato insieme viene spesso a casa, sembra sul punto di svenire dopo aver ricevuto un messaggio dal suo ex che sente la sua mancanza.
Direi che va tutto benone, dovrei fare qualcosa tipo mettere fine al panico che si sta lentamente diffondendo tra la cucina e il salone ma sono talmente presa dal mio ragazzo scomparso che non me ne importa nulla, almeno fin quando non bussano alla porta e mi fiondo ad aprirla pensando si tratti di Daniel.
Ma al peggio non c'è mai fine.
«Mio Dio sei diventato una persecuzione!» esasperata batto la fronte contro la porta almeno cinque volte sotto lo sguardo sbigottito del mio ex che proprio non si aspettava un comportamento del genere da parte mia.
«Se smetti di comportarti in modo così melodrammatico ti spiego la situazione».
Alzo lo sguardo e subito mi accorgo del suo labbro gonfio, mi astengo però dal chiedergli cosa abbia combinato visto che non me ne importa un fico secco.
«Veloce e indolore» dico.
«Domani si terrà un brunch nella casa al mare dei miei, ci saranno le persone più importanti della costa. Devi accompagnarmi».
Un tonfo ci fa voltare entrambi nella direzione della cucina. Sofi, nel sentire le parole uscite dalla bocca di William si è distratta rovesciando il pan di spagna che dopo due tentativi andati male, era venuto quasi decente.
«Guarda cosa hai combinato!» se la prende con lui.
«Non è colpa mia se sei un'imbranata».
«Ehi!» lo rimprovero «Non osare parlare così alla mia amica!»
Sofi impreca per poi ignorarlo volutamente.
«Non verrò» gli dico.
Sto per sbattergli la porta in faccia ma lui la blocca con un braccio. «Sarà una buona occasione per dire ai miei che abbiamo rotto e ti libererai di me!»
«A me non interessa venire con te per dire ai tuoi che non stiamo più insieme, puoi farlo anche da solo».
Più serio, appoggia le mani sui fianchi e per la prima volta sembra sfinito. «Il cancro di mia mamma potrebbe essere tornato, stiamo aspettando i risultati...».
Oh... «Davvero? Mi dispiace tantissimo».
«So che le farebbe piacere rivederti e credo che sarebbe meglio se gliene parlassimo insieme».
Mi volto verso i miei amici che ovviamente hanno ascoltato tutta la conversazione e li vedo entrambi annuire. «Ci sarò anche io domani, non preoccuparti». Quella di Sofi sembra più una minaccia ma se c'è lei mi sento più tranquilla.
«Ok. Ma arrivo, parliamo coi tuoi e me ne vado».Arrivo, parliamo con i tuoi e me ne vado. Si, come no.
C'è un sacco di gente, avvocati, medici, giudici, tutta la gente più altolocata della California e i miei ex suoceri non si vedono da nessuna parte, in più Will sembra proprio non volermi mollare un secondo.
Quando smette di parlare con un suo amico mi avvolge il fianco con un braccio che prontamente allontano.
«Dove sono i tuoi?» spazientita li cerco con lo sguardo. Voglio andarmene, voglio raggiungere Daniel ovunque sia e chiedergli perché da ieri è scomparso.
«Non c'è fretta Amy, goditi qualche bollicina e il caviale» sorride giovale.
«Il caviale non mi piace e voglio mettere fine a questa cosa quanto prima».
Mi porge un bicchiere di champagne. «Sei così bella in questo abito».
«È un semplice tubino, sono sicura che la tua segretaria lo indossi tutti i giorni».
Inarca un sopracciglio ma non fiata. Colpito e affondato.
Un punto per me.
«Vieni, vediamo dove sono i miei così sarai finalmente libera». Quando pronuncia questa frase mi rivolge una specie di ghigno, che non colgo subito, fin quando avvolge nuovamente il braccio intorno alla mia vita e due occhi neri in lontananza si posano su di me inizialmente stupiti e poi, subito cupi.
Immediatamente capisco il gioco.
Will si sta avvicinando a Michael e con lui c'è il mio ragazzo.
Faccio per allontanare il braccio di Will ma lui rafforza la presa.
«Giuro che questa me la paghi».
Non mi risponde e felice come una Pasqua saluta Michael.
I miei occhi si posano subito su Daniel che è al suo fianco e che ha, stranamente anche lui un labbro spaccato.
È arrabbiato, mi fissa furioso. Si avvicina al suo capo sussurrandogli qualcosa all'orecchio per poi allontanarsi da noi.
Per fortuna William, forse distrattamente mi lascia la vita e io sono libera di correre dietro all'unico ragazzo di cui mi importa davvero qualcosa.
Lo cerco nella sala e subito dopo scorgo la sua sagoma che attraversa il salone.
Prima che possa chiudere la porta scorrevole che porta al giardino lo raggiungo ma lui finge di non vedermi.
«Daniel, che cosa è successo? È da ieri che ti cerco».
«Si» mi rivolge un finto sorriso «lo vedo, tanto che oggi sei qui accompagnata dal tuo ex o dovrei dire dal tuo ragazzo?»
«Ti sto cercando da ieri mattina e se tu avessi risposto anche ad una delle mie chiamate ti avrei spiegato tutto».
Cammina avanti e indietro, agitato.
«Cosa hai fatto al labbro?»
«Perché non lo chiedi al tuo caro William?»
La sua domanda mi colpisce. Anche Will ha un labbro spaccato e non ci metto molto a fare due più due. «Mi spieghi che cosa è successo?»
«Amy» si avvicina e con un tono alterato mi chiede, «Cosa ci fai qui con lui?»
«Ieri si è presentato a casa, mi ha chiesto di accompagnarlo per mettere fine a questa storia. Vuole che diciamo insieme ai suoi che non siamo più una coppia perché altrimenti ci rimarrebbero troppo male e sua madre non sta passando un buon periodo».
Daniel, esausto si passa una mano fra i capelli. «Tu non gli devi nulla lo capisci? Ti ha portata qui solo per ferire me!»
Sconcertata e nervosa mi avvicino a Daniel, vorrei abbracciarlo ma non mi sembra il caso. «Di che parli?»
Fa segno al suo labbro «Ieri è venuto nel mio ufficio, mi ha provocato e quando ti ha dato della poco di buono gli ho mollato un pungo che è arrivato indietro, purtroppo. Sapeva che ci sarei stato anche io qui oggi, voleva solo dimostrarmi che lui è ancora in gioco».
«In gioco? Io sarei una specie di partita per voi? Eh?»
«Adesso vuoi fare anche la vittima? Sei qui con lui, con lui! E non ti ho mai, mai pensata come un gioco, per lui però lo sei, sei una scommessa da vincere».
Mi sfugge una lacrima e cerco di trattenerne altre sotto lo sguardo addolcito di Daniel. Mi prende il viso tra le mani e proprio quando sembra essere tornato in sé una voce mi chiama dall'altra parte.
È Will. Con i suoi genitori.
«Tesoro, cosa stai facendo?»
Sia io che il ragazzo al mio fianco, posiamo gli occhi su di lui e decido che basta, è ora di mettere fine a questa pagliacciata.
Quando sono quasi vicino al gruppo però, sento Will pronunciare delle parole agghiaccianti. «Te lo avevo detto mamma, è da tempo che mi tradisce con quel tizio... penso che metterò fine a questa storia».
Sua madre annuisce affranta, ma davvero pensa di scaricare la colpa su di me?
Gli lancio in faccia lo champagne, sdegnata. «Sei davvero un vigliacco schifoso!»
«Amy!» Elena, la mia ex suocera si rivolge a me sconvolta. «Ma ti ha dato di volta il cervello? Non ti basta ciò che hai fatto a mio figlio?»
Suo padre al contrario della moglie non parla forse perché in fondo qualcosa la sa.
«E cosa avrei fatto al povero, innocente William?»
Sento dei passi dietro di me e solo la sua presenza mi basta a rassicurarmi.
«Lo hai tradito con quel ragazzo per mesi, non mi aspettavo un comportamento del genere da te, pensavo fossi una brava ragazza».
Una risata sommessa ci distrae, è quella di Daniel che proprio non riesce a trattenersi, credo per la troppa tensione accumulata.
«È questo che hai raccontato ai tuoi? Hai avuto davvero il coraggio di scaricare tutto su di me?»
Will mi fissa intensamente e stringe il bicchiere fra le mani e così, senza attendere una sua risposta racconto tutto, di come mi faceva sentire e dei molteplici tradimenti.
Elena, profondamente delusa chiede conferma a suo figlio che però è immobile con ancora lo sguardo severo fisso su di me.
«Mi dispiace davvero tanto, semplicemente non ero la persona giusta per lui». Detto questo allungo la mano verso il mio ragazzo e finalmente mi allontano da quel passato che spero non torni più.
Una volta fuori, un Daniel più rilassato mi afferra tra le braccia e mi bacia profondamente.
«Scusa se non ho risposto alle tue chiamate, ma ho rotto il cellulare in un impeto di rabbia».
«Mi dispiace essere venuta qui con Will».
«Lo hai fatto per una buona ragione, ma ora non pensiamoci più».
Mi apre lo sportello dell'auto ma purtroppo, il passato con cui speravo di aver chiuso per sempre, si fa vivo, di nuovo.
«Amy» ci raggiunge.
«Non voglio più saperne nulla Willam» dico.
«Lo so» prende un respiro profondo e annuisce «mi dispiace davvero tanto per tutto quello che ti ho fatto» le sue scuse mi stupiscono e sinceramente contro ogni probabilità, le accetto perché non me ne importa davvero più nulla.
«Ok...».
«Solo sentendoti raccontare tutto ai miei ho capito quanto ho fatto schifo e sinceramente mi faccio un po' ribrezzo. Scusami per tutto, ti auguro il meglio».
Detto ciò si allontana da noi e alla fine posso dichiarare chiuso non un capitolo ma un grosso, pesante, insopportabile libro.
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Lasciati andare
ChickLitAmy Wheeler non sta vivendo il periodo più felice e semplice della sua vita, sente il bisogno di una svolta radicale e grazie alle idee strambe di due amici si ritroverà al centro di una scommessa piccante. Daniel è un uomo che sa quello che vuole...