Capitolo 24🌷

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Payton:"Jess..." "possiamo parlare?" dice con la stessa espressione.
Annuisco cercando di non incrociare il suo sguardo.
Lui mi prende per un braccio e mi conduce poco lontano dal nostro gruppo.
Payton:"non credi di aver esagerato un po'?" dice squadrandomi da capo a piedi.
Io:"Pay non volevo, io..." dico velocemente nel tentativo di salvare la situazione.
Payton:"sei bellissima ma vestita così ti guarderanno tutti" stringe i pugni e lancia un'occhiata assassina ad un tipo che mi stava guardando il culo.
Io:"eh?!"
Payton:"si, lo so che non dovrei dirti come puoi o non puoi vestirti ma..."
io:"sei geloso" dico concludendo la frase per lui.
Payton:"direi che ho il diritto di esserlo, tu sei loro mia" mentre lo dice mi prende per i fianchi facendomi avvicinare a lui per poi far scivolare le sue mani sul mio culo.
Sorrido istintivamente sulle sue labbra quando mi bacia. Un bacio possessivo, con lo scopo di far capire a tutti che sono sua.
Tiro un sospiro di sollevo quando mi rendo conto che era di questo che mi voleva parlare e evidentemente ancora non sa nulla della storia di Josh.
Beh forse è meglio così, no? Se non glielo dico nessuno soffrirà.
Tanto non può venirlo a sapere, Josh mi ha promesso che non lo dirà a nessuno e io e lui siamo gli unici a conoscenza degli avvenimenti di quella sera.
Alla fine non gli nascondo niente di che, c'è stato solo un bacio, niente di più. In più non ha significato nulla.
Quindi perché farlo stare male per una cosa insignificante e senza valore?
In tutto questo ci stiamo ancora baciando finché non sentiamo Bryce urlare.
Bryce:"prendetevi una camera!" dice ridendo insieme agli altri.
Ci stacchiamo dal bacio ma rimaniamo a guardarci negli occhi mentre io faccio un gestaccio a Bryce con la mano, provocando la risata di tutti.
Io:"quindi oggi pomeriggio vieni da me?" chiedo al ragazzo che ho difronte.
Payton:"certo, però adesso fammi un favore..." chiede con fare supplicante mentre si toglie la felpa che indossava.
Payton:"mettiti questa, almeno finché non entriamo in classe... a meno che tu non voglia assistere ad un omicidio di massa, a me vanno bene entrambe le opzioni" dice continuando a lanciare occhiate assassine ad ogni ragazzo che mi rivolge uno sguardo dal collo in giù.
Io:"ma chi vuoi che mi guardi? Non sono poi così bella"
Payton:"Jess ti stanno tutti spogliando con lo sguardo..." dice facendo una smorfia.
Io:"e va bene" accetto senza discutere ulteriormente per evitare spargimenti di sangue.
Prendo la sua felpa e la metto sotto il suo sguardo compiaciuto.
Suona la campanella e Payton mi lascia un leggero bacio a stampo prima di entrare in classe.
In prima ora abbiamo coro, per fortuna aggiungerei, non sarei riuscita a sopportare una materia pesante in prima ora oggi.
Subito dopo abbiamo italiano. La professoressa, dopo aver passato venti minuti a raccontarci del ragazzo con cui ha avuto una storiella nell'estate del 1983, decide di spiegare letteratura italiana.
Non è una materia che amo ma mi riesce abbastanza semplice, quindi non mi lamento. Prendo appunti segnando le cose più importanti che dice l'insegnante.
Suona la campanella e pochi minuti dopo dalla porta entra il professore di storia della musica. Uccidetemi adesso, per favore. È un professore piuttosto anziano e sinceramente non vedo l'ora che vada in pensione, stiamo tutti facendo il conto alla rovescia per quel giorno. Pensiamo tutti che sia depresso e che odi la sua vita perché quando spiega ha una voce monocorde che ti fa venire voglia di buttarti dalla finestra del 15esimo piano. La prima metà dell'ora la passo principalmente a chiedermi se la scelta di non dire nulla a payton sia stupida o meno e arrivo alla conclusione che dirglielo sarebbe solo dolore inutile quindi starò zitta. La seconda metà inizio a fantasticare su quello che potremmo fare oggi pomeriggio io e payton e mi viene un'idea stupenda. Penso che gli piacerà particolarmente la "sorpresa" che sto progettando.
A risvegliarmi dai miei pensieri è la campanella di inizio ricreazione. Mi alzo dal mio posto e mi siedo vicino ad Avani.
Io:"amooo domani pomeriggio vieni a casa mia così ci prepariamo insieme"
Avani:"eh? Per cosa?" chiede confusa, evidentemente era soprappensiero.
Io:"per la festa deficiente" le ricordo scoppiando a ridere per la sua espressione.
Avani:"ah giusto, comunque certo che vengo"
Io:"perfetto, viene anche Addison"
Avani:"adoro" dice eccitata (non in quel senso ahhahah).
Mi alzo pronta per andare da Payton, ma quando lo cerco con lo sguardo non lo vedo, probabilmente sarà andato al bar.
Mi risiedo al mio posto e scrivo a Addison avvertendola di venire a casa mia venerdì pomeriggio per prepararci tutte insieme. Ovviamente lei accetta.
Suona di nuovo la campanella, segno che l'intervallo è finito. Cavolo, dura sempre troppo poco.
Dalla porta fa il suo ingresso la professoressa di matematica.
Ci saluta e inizia a spiegare.
È una lezione noiosa sulle equazioni di secondo grado, vi faccio un favore risparmiandovi i dettagli.
In quinta ora abbiamo geografia e giuro che questa è una delle lezioni che odio di più al mondo. Quindi prima che arrivi il professore cambio posto andandomi a sedere vicino a Payton, il quale ovviamente non si lamenta.
Passo tutta l'ora accoccolata a lui mentre gli faccio i grattini.
Non ascolto una parola di quello che dice il prof, ma a lui non sembra importare nulla.
Finalmente finisce la lezione e arriva la tanto attesa ultima ora. Evidentemente l'universo sta avendo un briciolo di pietà per me dato che abbiamo religione, e questo vuol dire che posso fare tutto quello che voglio. Oggi non ho voglia di fare una delle mie solite bravate dato che alla fine delle lezioni vorrei andare dritta a casa, senza rischiare di essere sbattuta in presidenza.
Non mi muovo di un millimetro e rimango nella stessa posizione dell'ora prima continuando a fare i grattini a payton.
Quando sento finalmente il suono angelico, beh non proprio angelico ma vabbè, che indica la fine di questo strazio mi alzo velocemente raccogliendo le mie cose.
Mentre usciamo dalla classe Payton mi avverte di dover andare un'ottima da una parte ma che sarebbe tornato immediatamente.
Non voglio fare scenate ne sembrare una pazza gelosa psicopatica, quindi annuisco senza aggiungere altro.
Mi dirigo fuori dalla scuola e mi appoggio sul mio solito muretto aspettando il mio ragazzo e nel mentre cazzeggio con il telefono.
Dopo 10 minuti ancora nessuna traccia di Payton quindi alzo lo sguardo e inizio a passare in rassegna i pochi studenti rimasti nel cortile.
Vedo un ragazzo e una ragazza che camminano verso di me abbracciati l'uno all'altra. Sono troppo lontani per distinguerli ma il ragazzo lo riconoscerei tra mille: è Payton...

#SpazioAutrice
Hehehehe sorpresaaa. Mi hanno chiesto di aggiornare il prima possibile quindi ecco a voi🙃❤️.

Gioco di sguardi~Payton Moormeier🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora