Capitolo 20🌷

271 14 10
                                    

Mi risveglio sul divano di casa mia. Ricordo vagamente ciò che è successo...
Compare subito davanti a me una figura sfocata e solo dopo riesco a mettere a fuoco. È payton, sembra pensieroso...
Appena si accorge che ho aperto gli occhi scatta in piedi.
Payton:"Jess..." "come ti senti?" Chiede preoccupato.
Che carino, è dolcissimo e si prende sempre cura di me🥺...
Mi spunta un leggero sorriso sulle labbra e a questo gesto lui rilassa leggermente i muscoli tesi.
Io:"tranquillo, è tutto apposto..." faccio per alzarmi ma lui mi blocca subito.
Payton:"no no no, devi riposarti" dice severo.
Io:"dai pay, non fare il drammatico, non è nulla di grave" dico nel vano tentativo di rassicurarlo ma non fa altro che agitarlo di più.
Payton:"nulla di grave? Scherzi, vero? Sei svenuta e sei rimasta priva di sensi per 10 minuti!" Dice gridando e io sussulto per via del tono di voce troppo alto.
Payton:"scusa non volevo gridarti addosso..." dice abbassando lo sguardo pentito.
Mi raddrizzo sul divano sedendomi ignorando lo sguardo di rimprovero del mio ragazzo e prima che possa proferire parola batto la mano sul posto di fianco a me facendogli segno di sedersi.
Lui si avvicina sedendosi sul divano e io mi accoccolo a lui. Restiamo così per un po' finché il telefono di payton suona.
Lui prende il telefono controllando la notifica più recente sotto il mio sguardo attento. Non riesco a leggere il messaggio principalmente perché sfondo con una nostra foto basta a catturare tutta la mia attenzione.
Payton:"cazzo..." dice quasi in un sussurro. Alza leggermente la testa e chiede gli occhi per poi sospirare sonoramente.
Io:"è successo qualcosa?" Chiedo con un velo di preoccupazione nella voce.
Payton:"jack è nei casini..." dice velocemente e in modo confuso mentre raccoglie le sue cose in tutta fretta.
Si blocca di colpo guardandomi.
Io:"tranquillo se devi andare vai" dico cercando di essere il più comprensiva possibile, dopotutto uno dei suoi migliori amici è nei guai e non posso avere reazioni eccessive e infantili nonostante vorrei tanto passare del tempo con lui.
Payton:"sei sicura che posso lasciarti sola?" dice con la stessa espressione preoccupata che nell'ultima mezz'ora ho visto fin troppe volte.
Io:" tranquillooo, non ho 5 anni" dico ridacchiando per poi fare una finta faccia offesa.
In tutto questo mi ricordo che ancora non so cos'è successo a jackson, dopotutto è anche mio amico e se posso dargli una mano vado anche io da lui.
Io:"ma cos'è successo a jackson?"
Payton:"ha litigato con dei tizi ed è molto probabile che scoppi una rissa, i dettagli non li so ma i ragazzi mi hanno chiesto di raggiungerli..." dice in modo sbrigativo.
Io:"vengo con te" dico alzandomi dal divano.
Payton:"no" dice con tono deciso accompagnato da un gesto della testa.
Sto iniziando ad irritarmi, non può decidere lui per me, non è mio padre e non ha nessun diritto di dirmi cosa posso fare e cosa no.
Io:"Payton, sono abbastanza grande per decidere da sola cosa fare e tu non sei mio padre. Sono in grado di badare a me stessa." dico alzando il tono della voce con un'espressione arrabbiata in faccia, sono stata fin troppo paziente.
Payton sospira sconfitto ma non credo me la darà vinta così facilmente.
Payton:"lo so piccola, ma non vorrei ti facessi male per le stronzate dei miei amici, soprattutto non dopo tutto quello che è successo oggi" dice abbassando lo sguardo per evitare di guardarmi negli occhi.
Anche se non me lo ha detto esplicitamente so che si sente in colpa per <<l'incidente>> di oggi nei bagni. Solo ripensare alle luride mani del tipo sul mio corpo mi fa rabbrividire.
Però, anche se detesto ammetterlo, non ha tutti i torti...
Sbuffo sonoramente e mi ributto di peso sul divano.
Io:"mi prometti che starai attento?" Non mi piace l'idea che potrebbe finire in una rissa e farsi male ma non credo di riuscire a fargli cambiare idea.
Fa un sorriso. Uno di quelli che ti fanno sciogliere e si avvicina. Scatto in piedi dal divano e mi fiondo tra le sue braccia per poi baciarlo. È un bacio dolce che però lui approfondisce poco dopo. Gli arrivano 4 notifiche di seguito e lui si costringe a staccarsi per controllare le notifiche.
Payton:"cazzo..." "devo andare, ti amo e se hai bisogno di qualcosa chiamami, ok?"
dice lasciandomi un altro bacio veloce per poi avviarsi verso la porta.
Io:"tranquillo, ti amo anche io e tienimi aggiornata" gli urlo dietro mentre scompare dietro la porta di casa.
[...]
Payton è andato via da circa un'ora. Ho preparato qualcosa da mangiare e adesso sono sul divano cercando qualcosa da guardare.
Sento bussare alla porta... chi può essere? Jeremy non doveva tornare prima di domani e dubito fortemente che payton abbia già risolto la questione jackson. Apro la porta e mi trovo davanti Avani che appena mi vede mi prende per un braccio tirandomi fuori di casa urlando solo "SHOPPING" con un'espressione impanicata.
La situazione è a dir poco comica.
Io:"calmatiii, che succede?" Dico trattenendo a stento le risate.
Avani:"hai presente la bellissima festa di venerdì, ovvero dopodomani?" Dice sul punto di un esaurimento nervoso.
Faccio cenno di sì con la testa.
Avani:"MI SONO RESA CONTO DI NON AVERE NULLA DA METTERE" dice completamente nel panico mettendosi le mani nei capelli. Quant'è drammatica questa ragazza...
Scoppio a ridere.
Io:"ma hai l'armadio pieno di vestiti stupendi, sei l'ultima persona che può dire di non avere niente da mettere..."
Avani:"beh... diciamo che ho bisogno di qualcosa di speciale" dice a mezza bocca evitando il mio sguardo.
Io:"vuoi fare colpo su anthony, giusto?"
Dico intuendo.
Avani:"beh diciamo che ci hai preso in pieno" dice imbarazzata.
Io:"prendo il telefono, il portafoglio e andiamo" le rivolgo un sorriso e corro in casa a prendere ciò che mi serve.
Torno dalla mia amica.
Io:"ava ma addi non viene?" Chiedo incuriosita.
Avani:"ha detto che forse ci raggiunge dopo ma non è sicura, sai era con Bryce" dice con faccia pervertita.
Io:"va bene allora la scusiamo per questa volta" dico ridendo.
[...]
Giriamo un po' per il centro commerciale ed entriamo più o meno in cento negozi provando qualcosa come 500 vestiti ciascuna. Per tutto il tempo non riesco a fare a meno di controllare il telefono ogni 5 minuti. Ovviamente ho raccontato tutto ad avani, tralasciando il dettagli dell'aggressione nei bagni della scuola. Fortunatamente la notizia non si è sparsa più di tanto e anche i pochi ragazzi a conoscenza del fatto non hanno idea di chi sia la ragazza.
Finalmente lo schermo del mio cellulare si illumina e il dispositivo vibra...

#SpazioAutrice
Ecco a voi il capitolo, non è un granché ma ho molto da fare in questi giorni.
Adesso vado così inizio a scrivere il prossimo capitolo per essere sicura di riuscire a postare con più regolarità.
Volete qualche PAYTON'S POV?🤔
Fatemi sapere che ne pensate e se vi va lasciate una stellina💓⭐️. Grazie del supporto, vi voglio bene a tutte❤️🥺.

Gioco di sguardi~Payton Moormeier🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora