Cap.15

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Quando ci sono questi * all'inizio e alla fine di una frase è per dire che stanno in chiamata

Mi fiondo sul divano a peso morto <Ci vediamo un film?> chiesi io con gli occhi da cerbiatto, lui sospiro prese il telecomando e si mise vicino a me <che film vuoi vedere?> chiese <non lo so uno carino> dissi appoggiandomi a lui non so perché ma ho voglia di coccole pensai sarà l'alcol, dopo qualche minuto di film il corvino mette una mano sulla mia coscia, iniziando ad accarezzarla, poi io gli misi le braccia intorno al collo, da cosa nasce cosa da coccola a coccola ora sono sopra di lui, mi guarda io lo guardo, i suoi occhi mi ipnotizzano, da quando gli sono caduta addosso in sala insegnanti che li ho notati, starei ore a guardarli, iniziamo a baciarci, il film ormai non lo seguiamo più da tipo venti minuti, è un bacio profondo che esprime passione, mi mette le mani sui fianchi che poi scendono sempre di più verso il sedere, ok il ragazzo è voglioso penso io ridendo <perché ridi?> mi chiede <nulla nulla> dico continuando a baciarlo, cado di lato sul divano e ora quello sopra di me è lui, comincia a baciarmi il collo, ok è tutto fantastico ma le mie cazzo di ali stanno morendo almeno un letto pensai cercando di spostarle <ti danno fastidio?> chiese lui vedendo che mi muovevo <solo un po' ma tranquillo ora trovo la posizione giusta e- oh dio> mi aveva presa in braccio e aperto la mia camera, effettivamente era quella più vicina, mi butta sul letto e continua con la sua scia di baci.

Mi svegliai per via della luce che filtrava dalle finestre, il corvino era ancora addormentato su di me, mi alzai cercando di non svegliarlo, nonostante la mia delicatezza di un pachiderma, non si svegliò andai in bagno per farmi una doccia, bella calda pensai, sentii la porta del bagno aprirsi mi sono dimenticata di chiudere a chiave merda <Aizawa ci sono io in bagno> urlai <ne sono consapevole> mi rispose lui <e allora esci> aggiunsi io, ma a quanto pare il corvino se ne fregò altamente ed entrò in doccia <Shouta che stai facendo?> sentivo le guance andare a fuoco, mi prese i fianchi e mi avvicinò a se <c-che stai facendo?> gli chiesi mettendogli le mani sulle spalle, non rispose mi baciò e basta, oggi non avrei avuto tregua.

Dopo la "doccia" andai in camera di Aizawa <ehm gattaro io non ho nulla da mettermi> dissi con l'accappatoio addosso <come mi hai chiamato?> <ehm... Shouta.> dissi ridendo <comunque tieni> mi lanciò una felpa e dei pantaloni, andai in bagno per cambiarmi. Quando uscii diedi da mangiare ai gatti e preparai la colazione.

~•[{SKIP TIME}]•~
~pomeriggio~

Eravamo per strada, Aizawa aveva detto che doveva comprare delle cose quindi ne abbiamo approfittato per andare al centro commerciale <io entro qui aspettami fuori torno subito> mi disse lui, annuii e cercai una panchina o un posto dove sedermi. Proprio mentre Aizawa stava uscendo, con una busta di plastica in mano, mi squillò il telefono <pronto chi parla?> intanto Aizawa mi aveva raggiunto.

*<(T/n) sono passati due mesi dal nostro ultimo incontro>* quasi non ci credevo con chi stavo parlando <direttrice?!> urlai *<in carne ed ossa>* mi rispose, il suo tono era scherzoso anche se dopo un suo sospiro tornò serio e quasi triste <va tutto bene?> chiesi *<(t/n)... ti devo dare una brutta notizia...>* rispose lei io non fiatai, iniziai a pensare al peggio. Il mio cuore si fermò per un attimo.

*<penso che tu conosca molto bene La signorina Martina Merin>* <si è una delle mie migliori amiche perché? Che le è successo?> chiesi preoccupata *<(t/n) inizio col dire che stiamo indagando e che ci dispiace molto->* <che cosa le è successo> mi fermai, i battiti che sembravano essersi ripresi si fermarono nuovamente *<è morta.>* lì gli occhi spalancati, non ci volevo credere, le lacrime minacciavano di uscire e sinceramente non sarei riuscita a trattenerle, non potevo piangere in quel momento, davanti a tutti davanti a lui <c-come scusi?> ero ancora sotto shock, Aizawa aveva notato che non ero in me e si preoccupò molto ma ora ero concentrata sulla telefonata.

<come?> chiesi soltanto *<è stata uccisa, abbiamo trovato il corpo nelle docce, era già senza vita, tre colpi alla pancia, due coltellate sul petto e vari lividi>* disse lei.
Per un attimo persi l'equilibrio, stavo immaginando il suo corpo, il suo bellissimo corpo martoriato, l'avevano violentata? Era comunque un carcere e di stronzi ne giravano, aveva sofferto? Si sarebbe potuta salvare se qualcuno se ne fosse accorto prima?

Aizawa mi prese e mi fece sedere <chi è stato> dissi fredda *<ancora non lo sappiamo, pensiamo sia stata una guardia ancora non lo abbiamo capito, potrebbe anche essere una detenuta che ha rubato un arma, volevo chiederti un altro favore>* concluse lei <mi dica> dissi soltanto, cos'altro poteva andare storto?

*<potresti chiedere a un eroe con cui lavori un aiuto per questo caso? Molte agenzie di polizia si sono rifiutate di investigare per il fatto che questo sia un carcere. Non posso mettere altre vite a rischio>* era preoccupata si sentiva dal tono <certamente. Un ultima informazione, quando si farà il funerale?> chiesi *<dobbiamo vedere ma te lo dirò sicuramente, ora ti devo salutare, buona giornata (t/n)>* <buona giornata anche a lei> chiusi la chiamata.

Aizawa mi guardava, era confuso e preoccupato, gli dissi di voler tornare a casa e per tutto il viaggio non fiatai.

Arrivati mi misi sul divano e non mi trattenni più, tutte le lacrime che mi ero trattenuta per la chiamata, per il centro commerciale e per il viaggio stavano scendendo <oi oi oi che succede> mi chiese <ti ti r-ricordi la ragazza, quella- quella dell'altro giorno> dissi singhiozzando <la detenuta? Si sì me la ricordo> <l'hanno... uccisa.> misi la testa sul suo petto <e la- la polizia di merda! Non vuole fare un indagine per capire chi è stato!> ora ero furiosa, il fatto che fossimo delle carcerate non gli da il diritto di trattarci così, ignorando un omicidio.

Aizawa mi accarezzava la testa <la... la direttrice mi ha chiesto di chiedere agli eroi, ma non credo che accetteranno mai.> se neanche la polizia vuole prendere il caso come posso sperare che gli eroi lo prendano in considerazione era il mio pensiero e quello che mi faceva più incazzare <hey, calma> disse lui <come faccio a stare calma?!> urlai <parlerò con Hizashi, Nemuri e Yagi per prendere il caso in considerazione> mi disse asciugandomi le lacrime, lo guardai ancora e lo abbracciai più forte che potevo.

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