Cap.13

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<quindi?> ci chiese sorriso man, che ora non stava più tanto sorridendo <ehm... vedete, noi due-> venni interrotta dal corvino <si noi due stiamo insieme e prima ci avete interrotto> mi misi una mano in fronte <ah, meno male che non ci volevi fare nulla> disse Yagi ridendo.
Rimanemmo lì a parlare per un po' quando poi si fece l'ora di andare, salutammo i tre e poi andai in cucina <che fai?> mi chiese lui <preparo da mangiare, sono quasi le nove> dissi io prendendo qualcosa dal frigo <sai cucinare?> mi chiese lui <non ci vuole un genio per fare la pasta> <non dare fuoco alla cucina> mi disse semplicemente, poi se ne andò in salotto.
Stavo buttando la pasta quando sento Aizawa urlare <(T/n! Spegni tutto dobbiamo andare a scuola!> mi disse spegnendo il fornello <perché che succede?> chiesi io seguendolo fuori <mi ha chiamato il preside e mi ha detto che ci sono molti criminali all'interno della scuola> quando uscimmo dalla casa lo afferrai per le spalle <che fai?> mi disse lui stranito <tieniti> gli risposi soltanto, spiegai le ali e mi alzai in volo. Di norma ci avrei messo cinque minuti, ma Aizawa pesava manco un sacco di mattoni, quindi in dieci minuti arrivammo al posto, veramente stavano attaccando la scuola si sentivano vetri che si rompevano urla schiamazzi <riesci a lanciarmi dentro l'edificio?!> mi chiese lui <ci provo!> lo spinsi dentro da una finestra rotta, il mio sguardo era fermo ma dagli occhi dicevo tipo 'non morire che se no ti riporto in vita per romperti il culo' poi andai verso il dormitorio dove i ragazzi si erano chiusi.
Stavano cercando di difendersi, arrivavi e gli lanciai dei libri in testa <ok forse dovevo lanciargli altro> dissi mentre il coso si girava verso di me: era alto e molto robusto, aveva molti muscoli, peggio di All Might trasformato, aveva un sorriso inquietante in faccia, era tutto blu, gli occhi gli sporgevano dal volto, ora capite perché dici coso? <dovevo rimanere in carcere> dissi mentre mi preparavo a combattere.
<Professoressa! Stia attenta quello è un Nomu> (non mi ricordo come si scrive anche perché alcuni scrivono Nomou, altri Noumu e altri ancora Nomu. Quindi per evitare casini scrivo Nomu)
È quel coso di cui mi aveva raccontato Yagi pensai <si tranquilli! Chiudetevi nella mia stanza e usate il quirk solo per difendervi!> urlai ai ragazzi, il bestione corse verso di me oh cazzo ma quanto è veloce mi scansai il più velocemente possibile, però mi colpì e andai a sbattere contro il muro. <Ok... sei forte> dissi rialzandomi, mi guardai in torno dovevo trovare degli appoggi per bloccarlo. Cominciai a creare delle corde con le piante e lo strinsi, sbattei per terra il piede e pian piano sul pavimento cominciò a crescere delle rose con molte spine, il bestione però non si faceva nulla, tranne qualche taglietto sulle caviglie, afferrò le liane e le tirò a se, da un momento all'altro mi ritrovai tra le manone di quel Nomu, con le ali gli mandai dell'aria in faccia e dei petali di rose che si erano staccati dal terreno, così mollò la presa, dopo aver ripreso fiato andai verso la "cucina" insomma dove facevano colazione afferrai un coltello <ok passiamo alle maniere forti> lo impugnai per bene e poi corsi verso di lui, prima che potesse prendermi avevo creato dei petali da lanciargli in faccia in modo da distrarlo, andai dietro di lui gli piantai il coltello sulla schiena, il coso tirò un urlo di dolore dopo di che estrassi il coltello e gli dicendo un calcio facendolo cadere in avanti, ora che hai perso l'equilibrio le gambe dissi, era una pratica che usavo sempre prima, quando i miei genitori mi ordinavano di uccidere qualcuno, e quel qualcuno si ribellava, impiantai il coltello nella gamba tirandolo verso il basso, poi però il coso mi tirò un calcio con l'altra gamba e mi spiaccicai di nuovo al muro i pugni non ti fanno nulla ma le lame si pensai, afferrai un altro coltello facendolo roteare in mano <che c'è non ti sai più rialzare sgorbio?> lo stavo provocando si doveva avvicinare il più possibile a me <e tu avresti dovuto uccidere All might? Pff ma se non riesci neanche ad alzarti in piedi> lo indicai con la lama, tirò un urlo e poi si alzò a fatica <allora sappiamo camminare eh> dissi, si avvicinò a me ma appena stava per sferrare un pugno lo colpì alla gamba che stava sanguinando facendolo cadere, il primo coltello poi si infilò nel braccio e il secondo nell'altra gamba. <io fossi in te rimarrei a terra> dissi spingendo più dentro l'arma. Il coso non si muoveva più pian piano i nostri corpi si stavano sporcando di sangue, mi alzai e, zoppicando logicamente, mi diressi verso i ragazzi che erano rimasti a guardare <vi ho detto di andare in camera mia!> gli urlai <DIETRO!> mi girai di colpo e qualcosa mi cadde addosso. Quel coso invece di morire lì voleva morire sopra di me <Professoressa!> si stava avvicinando Momo <CHIUNQUE NON SARÀ DENTRO LA CAMERA AVRÀ DELLE RIPERCUSSIONI!> urlai mi guardarono straniti <ANCORA LÌ ?!> poi tutti si fiondarono nella camera come gli avevo ordinato. Mi manca l'aria questo coso è pesante cercai di spostarlo ma niente, le ali erano in una posizione molto scomoda e mi facevano male, cazzo respiro a mala pena se non me lo tolgo di mezzo morirò! Improvvisamente sentii delle voci <tutto bene qui?> finalmente qualcuno <A-a-aiuto> cercai di prendere meno aria possibile, mi sembrava tredici dalla voce quindi provai ad alzare il braccio <No c'è solo uno di quei così morente sul pavimento> non mi vedono cazzo <hai sentito? Sembra uno studente presto!> No no no no no, non andate via io sto morendo qui! Presi un bel respiro, e poi cercai di alzare il morto da me, pian piano si stava alzando così provai ad alzare anche le gambe, dovevo fare qualcosa per i muscoli invece che concentrarmi sul cardio, merda! Pensavo mette spostavo il morto da me. Dopo vari urli e maledizioni, lo sollevai spostandolo,  poi mi risdraiai per terra, mi toccai il naso ecco ora sanguino anche dal naso <ok... non posso riposarmi proprio ora> mi alzai a fatica e andai in camera dai ragazzi, la porta era chiusa a chiave, fortunatamente <ragazzi... sono io state bene?> chiesi dalla porta <si la facciamo entrare> era Midoriya stava per aprire la porta <no. Io starò fuori per controllare e combattere meglio, ci sono feriti gravi?> chiesi <Uraraka è ferita al braccio e Asui alla testa ma per ora stiamo bene> mi disse lei <professoressa! Manca Bakugou e Todoroki all'appello> disse Lida <ok va bene adesso li vado a cercare. Erano con voi o sono usciti?> chiesi io <non credo siano usciti perché abbiamo sbarrato l'uscita di emergenza per evitare che entrassero, e lei è stata tutto il tempo davanti l'ingresso> aggiunse lui <ok grazie Lida> dissi <professoressa aspetti!> era Tokayami <si dimmi <posso andare in un altra stanza? Ho paura che se andasse via la luce Dark Shadow potrebbe fare più danni dei cattivi> non potevo farlo separare, sarebbe stato più semplice per me <mi dispiace ma non posso farvi dividere, tenete le torce del telefono pronte in caso> dissi. Sentii suoni di approvazione e cominciai a cercare i due, come è possibile che Bakugou non si senta.
Proprio mentre camminavo avevo visto una scia di ghiaccio che usciva dalla stanza di Uraraka ghiaccio, è per forza Todoroki mi avvicinai alla porta cercando di aprirla era bloccata <TODOROKI! BAKUGOU?!> bussavo con violenza sulla porta nessuna risposta potrebbe essere come prima, io c'ero ma tredici non mi ha visto indietreggiai di un bel po' misi una mano sulla spalla, corsi in direzione della porta per aprirla, feci così per un bel po' di volte fino a quando non si aprì. Non mi sento più il braccio pensai dolorante. Dentro c'erano Todoroki e Bakugou svenuti per terra e uno di quei cosi di prima ghiacciati. <merda.> presi Bakugou per primo e lo portai fuori dalla stanza, si gelava lì dentro, poi Todoroki. Come al solito mi assicurai che fossero ancora vivi, <ok adesso vi portò dagli altri> dissi cercando di portare entrambi, con fatica tornai alla camera bussai <li ho trovati aprire così ve li lascio> avevo il fiatone, quei due pesavano troppo. <è rotto ok prof?> era Denki che mi mise una mano sulla spalla <si tornare dentro e controllare quei due> risposi riportandolo dentro, chiusi la porta e mi sedetti sul pavimento. Stavo aspettando qualcuno, ero a pezzi e mi faceva male tutto. Spero che gli altri stiano meglio.

~cinque minuti dopo~

Sento la porta di sotto aprirsi. Mi metto in modo da scattare sul tizio che avesse salito le scale, dai passi sembra essere solo, stava salendo appena vidi una scarpa girare l'angolo, mi fiondai su di lui bloccandolo ai polsi, solo dopo mi accorsi che era Aizawa <non sei un nemico tu> dissi guardandolo <no.> disse lui. Mi tolsi da sopra, aveva qualche ferita qua e là e del sangue che usciva dalle ferite, penso che stavano tutti in quella situazione <stai bene?> mi chiese mettendomi una mano sulla guancia <si sì stai tranquillo> <i ragazzi?> <vieni sono dentro una stanza> dissi alzandomi, zoppicavo fino alla mia stanza e bussai <sono io con il professore tranquilli> dissi avvicinandomi <hanno finito di combattere?> mi chiesero da dietro la porta <si sono venuto a vedere come stavate> rispose lui.

Eravamo tutti cuori più o meno sani e salvi stavamo portando i feriti da recovery girl. <(t/n)! Sei sana e salva per fortuna!> disse Nemuri abbracciandomi <si sì ma ora staccati che mi fai male> dissi io sorridendo <oh si scusa> recovery girl mi aveva messo delle fascie per "risparmiare" il suo potere.

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