Cap.26

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{[SUPER SKIP TIME]}

Sono all'ottavo mese di gravidanza. Tutti i ragazzi sono stati promossi e ora sono passati al secondo anno, la scuola non riceve più attacchi nemici e tutto sembra andare a gonfie vele.
Sono sul divano della sala comune che leggo un libro quando sento un esplosione <BAKUGOU! NON DEVI FAR ESPLODERE NESSUNO!> non ricevo risposta da nessuno <professoressa, Bakugou è uscito con Kiri, Mina, Denki e Sero...> mi dice Uraraka.
<Oh merda> mi alzo facendo attenzione alla bambina. Si alla fine è confermato che è femmina.

Esco fuori e vedo un enorme fumo che proviene dalla scuola <Uraraka porta tutti nella mia camera.> urlò entrando dentro <Che succede? Ci stanno attaccando?> dice lei <Uraraka. Fai quello che ti ho detto.> <o-ok> la ragazza si sbriga a chiamare tutti.

'Dove stra cazzo è il telefono... Eccolo!'
'Sbrigati rispondi.'
*<pronto?>* <Aizawa! La scuola. Credo ci sia un attacco> *<arrivo subito>* <vai a scuola e fai il tuo lavoro è da hero io penso al mio.> detto questo attaccai <professoressa! Sono tutti in camera tranne Bakugou, Kirishima, Mina, Sero, Deku e Shoto> disse Uraraka <Va bene, ricordate, attaccate solo se necessario chiudete la porta e la finestra a chiave> <ma e lei?> mi chiese Momo <faccio il mio lavoro ora entrate!>

Sentii in altra esplosione 'ok effettivamente non poteva essere Katsuki, ma perché quando tutti si rilassano succede sempre qualcosa?!'
Con il pancione sarà ancora più difficile combattere, ma ci devo provare.
Uscii dal dormitorio per vedere la situa, era pieno di cattivi.

Non credo siano tutti villain...
Un gruppetto di loro mi notò e cominciò a lanciarmi contro dei pezzi di ghiaccio e delle frecce.
Rientrai dentro, posai le mani a terra in modo da alzare un muro tatto con le piante, c'erano rovi, edera, e altre piante <almeno questi li rallenteranno> andai in cucina e mi munii di un arma. In qualche modo devo difendermi on caso esaurisco le forze.

Sento delle voci ma non sono quelle dei ragazzi ne degli hero. Sono altre persone
<è permesso?!> disse uno <smettila di fare il deficiente> un altro siamo a due, anche dai passi mi sembrano solo loro due. Allora è ancora fattibile la cosa basta che li immobilizzo e poi li mando fuori. Ero attaccata al muro in modo che non mi potessero vedere 'devo stare attenta alla bambina...' pensai.

Misi una mano sul muro in modo da far crescere delle piante che potessero prenderli di sorpresa.
<HEY MA CHE> 'ok sta funzionando' uscii e lanciai il coltello che avevo preso colpendo un tizio alla spalla. 'La mia mira è sempre fantastica'
Purtroppo anche loro sapevano lanciare cos'è uno di loro mi lanciò dei cristalli di prima, alcuni mi graffiarono ma niente di letale.
<non sei l'unico che lancia cose appuntite> detto questo feci spuntare rovi dal soffitto. I due stavano urlando dal dolore, per poi darsela a gambe.
<è stato facile>
<devo chiudere il buco che hanno fatto, poi andrò a controllare i ragazzi>

Così feci, mi fermavo spesso per riprendere fiato <che sta succedendo non sono mai stata così debole> dissi a bassa voce continuai ad andare.
Busso <ragazzi sono io. Tutto bene?> <si! Abbiamo avvertito anche le persone che sono fuori di non tornare> <perfetto>
Rimasi lì aspettando i soccorsi.

Ero seduta da circa dieci minuti quando sento una fitta alla pancia <mi stai facendo male piccolina lo sai vero?> dissi massaggiando la pancia <stai scalciando più del solito che hai?> improvvisamente sento qualcuno urlare il mio nome <(T/n)! Sei qui?!> era Shouta <SII> <sei ferita che succede?!> <nulla la bimba sta esagerando con i calci come va lì fuori?> chiesi <sono tutti scomparsi, come l'anno scorso, (anno scolastico) hanno preso dei documenti credo> <tutto questo casino per dei-> non finì la frase che la pancia mi faceva ancora male <ti devo portare in ospedale> aprimmo ai ragazzi e andammo. Durante il viaggio il dolore aumentava <siamo quasi arrivati resisti> <allora di qualcosa a tua figlia!> urlai <non è ancora presto per il parto?> <si ma a quanto pare non gli importa> parcheggiammo l'auto e poi entrammo nel ospedale.

<Che succede è presto per la visita signorina (t/c)> disse una delle infermiere che si occupava di me <si ne sono consapevole. A quanto pare la piccola non vedeva l'ora di rivederla> dissi sarcasticamente in preda al dolore <oh cavolo venga> mi portò in una stanza dove mi collegò delle fascia alla pancia per calcolare le contrazioni <sembra proprio che voglia uscire prematura... la piccola> accanto avevo Aizawa che mi accarezzava i capelli. <Torno subito, devo sentire il medico, probabilmente dovrà partorire oggi>

~cinque minuti dopo~

<perché non potevi stare calma piccolina? Eh. Lo sai che sarebbe stato tutto più semplice?> continuai a dire rivolgendomi alla pancia, Aizawa entrò <ho detto il tutto ad Hizashi, verrà con Nemuri e Yagi. Tu... con i tuoi fratelli?> mi disse <ci penso io tranquillo.> Come quella volta creai un fiore venne un po' storpio per via del dolore.
Recapitai il mio messaggio e poi Aizawa lo fece volare dalla finestra.

<Ok adesso ti spostiamo in sala parto vuoi che venga qualcuno?> disse il dottore <si. Lui. Solo lui.> il dottore sorrise e poi mi portò in sala parto.
Improvvisamente sentii le gambe bagnate e un altra contrazione <dottore... > lui mi guardò e poi cominciò a velocizzare il passo

<Ok (t/n) adesso proviamo un parto naturale> annuii dolorante <signore si deve mettere questi per l'igiene mi segua> disse un infermiera al corvino.
Da fuori si sentono delle urla stridule 'è arrivato Hizashi' pensai.

Stavo letteralmente morendo di dolore, il dottore continuava a dire di spingere, le dottoresse di respirare, come se non stessi già respirando, invece Aizawa non proferiva parola si limitava a darmi baci sulla tempia ed accarezzarmi i capelli.
Tirai un ultimo urlo. Solo gli infermieri e Aizawa hanno sentito cosa ho urlato in quella dannata camera.

Dopo tanti sforzi, e bestemmie per il dolore, nacque. <come si chiama?> ci disse l'infermiera porgendoci la bimba (piccola precisazione. Io la chiamerò Hinata perché adoro questo nome, voi siete liberi di cambiare e fare come se fosse (N/fi) {nome figlio} torniamo alla storia)
<si chiama Hinata.>

~due ore dopo~

Dentro la stanza oltre a me si erano aggiunti Yagi, Nemuri e Hizashi stavamo parlando tranquillamente visto che la piccola stava facendo dei controlli per assicurarsi che fosse in salute. Hizashi continuava a chiedermi se stavo bene, Nemuri se la rideva con Yagi e Shouta... era Shouta. Sempre impassibile, quando vide la bambina però accenno un sorriso, che durò fino al taglio del cordone. Poi tornò apatico.

Dalla finestra cominciarono ad entrare petali di rose, rosa. <sono arrivati.> dissi <Shouta apri per bene la finestra> confuso lo fece, in neanche cinque secondi si catapultarono dentro una ragazza dai capelli spettinati che si lamentava della botta, e un ragazzino tutto felice con un sacchetto in mano. <Ehm... chi sono loro?> disse Yagi <potevate entrare in un modo più... come dire... normale?> dissi abbracciandoli <si, ma non sarebbe stato divertente> mi rispose (N/fr)> <io ero contraria>

Dopo le presentazioni entrò il medico con la piccola in mano <tutto apposto la piccola è in salute> dopo di che la diede in braccio al mio gattaro e uscì.

Tutti gli facevano gli occhi dolci, anche il corvino sembrava addolcito nel vedere la scena, ma mascherava il tutto. Era tutto stupendo.

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