Cap.18

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Aizawa Pov.

Ho sentito durante la pausa pranzo che (t/n), Jessica e Laura sono in isolamento per aver "mancato di rispetto" e picchiato una guardia.
'Non credo che (t/n) attacchi per motivi futili. È una ragazza molto forte e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, probabilmente l'avrà provocata' i miei pensieri vengono interrotti da una guardia <Oh ehm, Shouta io oggi devo uscire prima da lavoro, quindi se puoi, potresti sostituirmi?> 'come si chiamava? Oddio vabbè fa nulla' <si ok che devi fare> chiesi <oh grazie, ehm devo fare subito dopo pranzo la solita ronda e finito la roda devo portare i medicinali alla ragazza in isolamento, non so se la conosci si chiama (T/n) se non sbaglio lavorava con te alla UA> ma quanto parla questo era un pensiero fisso <si sì. Ha messo in pericolo i ragazzi non è stata una buona idea assumerla> dissi io <oh che peccato> mi rispose, poi prese le sue cose e se ne andò salutando tutti, come fa ad essere così positivo non lo so.

Finita la ronda presi le medicine ed andai verso la cella di isolamento ma venni bloccato da una voce che mi chiamava <Hey!> era la guardia che tutti odiavano, e questo quello di prima, come si chiama? (Nome) [scegliete un nome del cazzo per un personaggio del cazzo] si, ok ora me lo ricordo <si dimmi (Nome)> risposi in modo apatico <tu non eri il fidanzato di (t/n)?> chiese lui cazzo <ehm si. Ma credo che sia stata una cotta passeggera ora è tutto finito> dissi io <Mh, va bene, tieni le sue cose dovrà stare lì dentro per un bel po'> rispose porgendomi una camicia bianca e un pantalone del medesimo colore <ok va bene> risposi soltanto, sempre col mio tono apatico e freddo.

Finalmente arrivai alle celle, diedi il pasto a tutte e tre, poi entrai nella cella di (T/n) dandogli le medicine e cambiando le garze.

(T/n) POV.

Che imbarazzo, Aizawa mi stava cambiando le garze e mi aveva portato cambi e cibo, non era un buon presentimento sarei stata lì per un bel po mi sa. Non sopporto questo silenzio imbarazzante tra di noi <come va il tuo nuovo lavoro?> chiesi <tutto bene a parte qualche domanda qui e la> mi rispose, feci un piccolo sussulto per via della ferita <scusa ti ho fatto male?> chiesi <eh? Si un pochino ma fa nulla tranquillo ho subito di peggio> dissi con un tono sarcastico <con chi ti sei azzuffata?> mi chiese poi <non l'ho fatto a posta quello stronzo mi ha provocato e menato per primo> dissi incavolata <davvero?> mi chiese quasi stranito <certo! Non sono una persona che si sveglia la mattina a caso e si va a menare con il primo che passa!> stavo urlando ma non mi importava nulla.

Aizawa POV.

Come immaginavo, non avrebbe mai attaccato nessuno così. <va bene stai calma però> dissi per calmarla, non rispose, mi guardai intorno per vedere se c'erano telecamere quindi sono solo fuori le celle pensai <si può sapere che guardi?> mi chiese lei, la guardai dritta negli occhi, quei bellissimi occhi (c/o), mi avvicinai a lei e posai le mie labbra sulle sue. Un bacio casto ma molto lungo, ci staccammo lei mi guardò e poi arrossì <ma che fai!> disse coprendosi il viso, presi la roba è poi uscii <sei carina quando arrossisci>

(T/n) POV.

Sono rimasta per un po' sdraiata sul letto a fissare il soffitto, non c'era niente da fare. Le ali mi facevano male quindi mi girai verso il basso, notai poi un piccolo segno sul muro che cos'è? Pensai, scesi dal letto e lo spostai per vedere meglio. Era una piuma, era stata incisa sul muro, controllai sotto il letto e trovai delle scritte

Aiuto.
(Nome) perché?

Che cazzo ci faceva il nome di quello lì sotto? È stata Martina a scriverlo? Che vuol dire perché? Quando torna Aizawa glielo chiederò.

~il giorno dopo~

Vengo svegliata dall'aprirsi della porta sono venuti a darmi la colazione <Buongiorno (t/n)> era Carlos <Giorno Carlos> risposi andando a prendere la colazione <perché hai spostato il letto?> mi chiese <oh ehm... nulla mentre dormo mi sono mossa un po' troppo> dissi grattandomi la nuca <oh ok, le fascie te le cambierà Aizawa il pomeriggio va bene?> disse lui <certo> poi chiuse la porta e incominciai a mangiare.
Martina era finita in isolamento e ha scritto questo, devo capire se ci è andata tanto prima della sua morte.

~pomeriggio~

La porta si apre e vedo il mio gattaro entrare con le medicine in mano, aveva i capelli legati cosa che io amo ma dovrò trattenermi.
<sono venuti a cambiare le fasce> disse chiudendo la porta <si lo so. Senti vieni qui ti devo far vedere una cosa.> gli dissi spostando il letto <che stai facendo?> mi disse <guarda qui. Martina amava le piume, stavo cercando l'aggeggio con cui l'ha causato e ho trovato sotto il letto delle scritte che dicevano Aiuto (Nome) perché. Che sta combinando il ciclato?> dissi tutto d'un fiato <non ne ho la minima idea. Finito qui posso andare a vedere qualche documento, trascrivono tutto qui. Hai messo le lentine?> mi chiese lui iniziando a cambiare le fasce <ehm si ma adesso che sono in isolamento non servono a molto. Quindi non le metto, AHI> dissi <scusa, cavolo quante volte ti ha colpito con il taser (non so se si scrive così)> <non lo so non le ho contate sai.> dissi in tono sarcastico <comunque ho finito domani ti cambio l'ultima per vedere come stai e poi non passerò più. Se devi dirmi qualcosa fallo ora o quando uscirai dalla direttrice> mi disse alzandosi dal letto <solo controlla i turni di (Nome) e vedi quando Martina è finita in isolamento> dissi sdraiandomi <ok va bene> poi uscì.

~quattro giorni dopo~

Ero ancora in isolamento stavo seduta sul letto a guardare il muro, era diventato stranamente interessante.
<HEY (T/C)! È finito l'isolamento> era quel ciclato bastardo <ecco arrivo> dissi alzandomi prendendo i cambi <senti sei stata classificata tra le detenute più pericolose quindi metti la giacca rossa e vai in cortile.> mi disse con sguardo schifato <si si va bene> era l'ultima persona che volevo incontrare, me ne andai molto tranquillamente, non voglio darti la soddisfazione dì infastidirmi pensai.

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