LA GEMINI STORM

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Si erano stabiliti alla Alpine ormai da qualche settimana e continuavano a tenersi in allenamento in attesa del ritorno degli alieni, pronti per batterli una volta per tutte. I giocatori della Raimon si stavano esercitando con grande costanza, cercando di resistere al forte senso di impotenza che ogni tanto li assaliva se pensavano ai loro avversari, che sulla carta sembravano davvero imbattibili. Anche le manager stavano facendo il massimo per assisterli in ogni singolo aspetto ed erano sempre pronte ad aiutare i ragazzi. Tutti erano fortemente coinvolti nella battaglia. Tutti, tranne una persona.

Jude guardava Zayra farsi sempre più intrattabile. Quando si allenavano se ve stava per conto suo, non partecipava a nessuna attività e a nessuna conversazione. Inoltre Celia gli aveva detto che in cucina aiutava davvero poco e quello che faceva lo faceva male. Jude aveva promesso ad Axel che si sarebbe occupato di lei, quindi doveva assolutamente fare qualcosa.

Durante una pausa, si avvicinò a lei. - Ti andrebbe di parlare un po' con me? -. Lei lo guardò per un attimo, poi ignorò la domanda. Jude riprovò:- Stiamo facendo molti progressi grazie alle tecniche di allenamento di Shawn, non pensi anche tu? -. Lei fece spallucce e di nuovo non rispose.

Il ragazzo giocò un'altra carta:- Zayra... non mi sono dimenticato della promessa che ti ho fatto. Penso che dovremmo parlare della finale del Football Frontier, magari questa sera, quando gli altri sono a tavola -. Zayra fece un sorriso triste:- Tranquillo, non era poi così importante -. Jude strinse i pugni, chiedendosi dove fosse finita la ragazza che si era presentata a casa sua in lacrime chiedendo aiuto.

Zayra lo guardò un attimo negli occhi, poi scosse la testa:- Ho bisogno di stare da sola -. Jude lasciò che si allontanasse, ma decise che non avrebbe rinunciato a lei.


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Dopo l'ennesimo allenamento sugli snowboard, si trovarono tutti a tavola per la cena. Le ragazze, aiutate anche da alcuni giocatori della Alpine che si erano offerti volontari, avevano cucinato per loro una bella scodella di riso accompagnata da pesce e verdure dell'isola. I ragazzi, affamati, si avventarono sul cibo.

Zayra era seduta alla fine della tavolata, vicino a lei c'era Erik, mentre davanti c'erano Bobby e Shawn. Avrebbe dovuto mettersi vicino alle altre ragazze, ma non riusciva a stare troppo a contatto con la signorina Schiller senza pensare ad Axel. Poco distante da lei, notò Mark e Jude completamente assorbiti da chissà quale conversazione con Victoria. Invidiava la capacità di quella ragazza di stare al passo con i ragazzi. Lei non ci era mai riuscita, sicuramente non così bene.

Shawn, dopo aver bevuto un sorso d'acqua, disse:- Comunque nessuno mi ha ancora spiegato chi sia questo Axel di cui tutti parlate spesso... Fa parte della squadra? -. Bobby e Erik si voltarono verso Zayra, non sapendo cosa dire e come. Anche Jude aveva abbandonato la conversazione con gli altri e prestava attenzione agli eventi da quella parte del tavolo; Zayra, però, era talmente gelosa di Victoria che non se ne accorse minimamente.

- Faceva parte della Raimon fino a poco tempo fa... è la prima punta della squadra, un attaccante davvero formidabile e con il tiro più forte di tutto il campionato - spiegò Erik alla fine. Shawn si illuminò:- Ora ricordo! Usa il Tornado di Fuoco, giusto? L'ho visto giocare in tv, mi sarebbe piaciuto confrontarmi con un campione come lui... -.

Zayra sbuffò. Se pensava all'atteggiamento arrogante che Shawn assumeva in campo, non poteva che pensare quanto Axel fosse un giocatore e compagno di squadra migliore di lui. - È davvero un peccato non sia qui - continuò il nuovo attaccante della Raimon, sbocconcellando del pane.

La ragazza decise di intervenire:- L'allenatrice Schiller ha preferito allontanarlo dalla squadra, ma non sappiamo perché -. Bobby intervenne:- Siamo sicuri che l'abbia fatto per il bene della squadra, ma con Axel abbiamo vissuto molte avventure e quindi per noi è strano non averlo al nostro fianco in questo momento -. 

Zayra serrò i pugni con forza, trattenendo la rabbia. Jude stava per aggiungere qualcosa ma Shawn lo anticipò. - Sembra che tu sia molto legata ad Axel -. Froste doveva aver colto qualcosa di particolare nello sguardo di Zayra. La ragazza lo fissò dritto negli occhi:- Lui è mio fratello -. A quelle parole, il Lupo dei Ghiacci sembrò estraniarsi dal presente, come se ripercorresse degli eventi lontani preclusi a tutti gli altri. La sua espressione si addolcì:- Capisco... io e te abbiamo molte cose in comune -.

Zayra lo scrutò un momento, poi accennò un sorriso, rilassandosi un po' sulla sedia e tornando a concentrarsi sulla cena. Lo sguardo di tenerezza che Froste rivolse alla ragazza, però, non sfuggì al regista.


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- Non trovate anche voi che Shawn sia quasi irriconoscibile quando è in campo? -. 

Le ragazze stavano guardando la partita con molta apprensione. Era evidente quanto la squadra fosse cresciuta grazie agli allenamenti proposti dal nuovo membro del gruppo e sembrava in grado di giocare alla pari contro la Gemini Storm.

Shawn poi era sorprendente, continuava a intervenire e rubare palla agli avversari e giocava con una spavalderia che non aveva quando invece era fuori dal campo, o anche solo in difesa. - Hai ragione, Silvia - rispose Celia:- Quando è in attacco diventa inarrestabile, nessuno è in grado di contenerlo -. - Sembra un'altra persona - commentò Zayra.

Le ragazze guardarono sorprese l'amica. Durante l'ultimo periodo si era limitata a guardare gli altri giocare e a rispondere alle domande quando interpellata, quindi per loro era strano sentirla commentare gli eventi.

Zayra adesso spostava la sua attenzione da Jude a Shawn. Il regista era sempre stato il centro dei suoi pensieri, ma da quando aveva conosciuto il Lupo dei Ghiacci spesso si distraeva a guardare lui. C'era qualcosa di singolare in quel ragazzo, ma non riusciva a capire che cosa. In alcuni momenti le sembrava bipolare, ma qualcosa dentro di lei le diceva che c'era dell'altro.

Ad ogni modo, era comunque convinta che Axel fosse più forte di lui. Shawn continuava a fare tutto da solo, a rubare palla si suoi stessi compagni di squadra pur di tirare in porta. Zayra lo considerava un egocentrico.

- Come mai quella faccia? - le disse Nelly a un tratto:- La tua espressione attuale è degna di un Kevin arrabbiato -. Zayra la ignorò. Provava così tanta rabbia nel cuore che ultimamente stava addirittura andando d'accordo con Dragonfly, che era la persona con cui di solito parlava meno. - Dovresti smetterla di comportarti così - disse Nelly con tono severo, mettendosi davanti a lei con le mani sui fianchi. Celia e Silvia erano sbiancate, mentre Zayra guardava la ragazza a bocca aperta.

- Il tuo atteggiamento non riporterà Axel e soprattutto non è di aiuto alla squadra. Tu non te ne rendi conto, ma noi ragazze sì. Hai molta influenza su di loro, un po' perché sei la sorella di Axel e un po' perché tu stessa emani una forte energia positiva e rassicurante. Ti sei già dimenticata quanto i ragazzi fosse contenti di averti come manager, di chiedere i tuoi consigli e il tuo aiuto quando avevano dubbi? O anche solo quanto avessero piacere a parlare con te? Sei talmente spenta che ti stanno evitando per non farsi contagiare -

Quelle parole colpirono Zayra come uno schiaffo. Non aveva mai pensato a quanto fosse importante per la squadra, ma l'amica le aveva aperto gli occhi, riportandola indietro di solo qualche settimana. Era sempre stata disponibile e attenta ai bisogni degli altri e loro ai suoi. Aveva stretto un buon rapporto con tutti quanti e adesso lo stava distruggendo. Si rese conto anche di aver smesso di fare i suoi esercizi quotidiani di canto e di danza, come se avesse perso interesse anche per quello che era il suo lavoro e la sua più grande passione. Si stava isolando, aveva tagliato fuori tutti quanti. Persino Jude.

In quel momento, qualcosa cambiò in Zayra. Sotto lo sguardo soddisfatto di Nelly, la ragazza si alzò dalla panchina su cui era rimasta seduta per tutto il tempo e si scrollò il cappotto, come se in questo modo potesse rimuovere quella aura di negatività che l'aveva circondata. - Forza ragazzi! Potete farcela! - urlò rivolta al campo. I ragazzi si voltarono un attimo verso di lei, colti di sorpresa. Poi tornarono subito a concentrarsi sul gioco, carichi di una nuova energia. Jude le sorrise e riprese palla alla Gemini Storm, mentre Mark dalla porta le rispose:- Guardaci, Zayra! Vinceremo! -.

La ragazza sorrise. Doveva tornare a essere la persona di qualche tempo prima. Sarebbe stato facile? No. Ci avrebbe provato con tutta se stessa? Certo.

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