KYOTO

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Il pullman partì per Kyoto non appena si seppe che gli alieni della Epsilon avevano minacciato la Cloister Divinity School. Purtroppo, però, la Raimon non sapeva esattamente quanto tempo avrebbe avuto per raggiungere la scuola e prestare il suo aiuto. Fra tutti, Mark era l'unico che aveva conservato un po' di eccitazione all'idea di giocare a calcio contro dei nuovi avversari, anche se sembravano temibili come Dvalin.

Zayra era seduta dietro le ragazze, tra Kevin e Shawn. Il numero 11 della Raimon era molto silenzioso, ogni tanto chiacchierava con Nathan e il capitano, seduti sui sedili della fila opposta, oppure lanciava qualche occhiata al nuovo attaccante. Quest'ultimo, invece, sembrava totalmente rapito dal panorama. Zayra si sentiva intrappolata tra due fuochi.

La ragazza estrasse il cellulare dalla borsa per controllare i messaggi. Si accorse subito di non avere ricevuto nulla da Axel. Per distrarsi, rispose a qualche commento sui social, cercando di ignorare quelli offensivi. Alzò un secondo lo sguardo verso la prima fila a sinistra, dove Jude e Victoria stavano facendo qualche gioco strano per ingannare il tempo. Alla fine, esasperata, aprì la chat con suo fratello e gli scrisse un breve messaggio. "Ciao Axel, noi stiamo andando alla Cloister Divinity School. Non so, magari può interessarti. Mi manchi tanto". Lo inviò.

Nell'ultimo periodo aveva mandato ad Axel tantissimi messaggi del genere. Lo aveva aggiornato su ogni singolo evento. Ma suo fratello non le aveva risposto nemmeno una volta. Lei non aveva nemmeno la possibilità di vedere se li avesse letti. Non sapere cosa fosse successo ad Axel o a Julia la stava facendo impazzire.

- Tutto bene? -. Zayra si voltò, sorpresa, verso Shawn. Il ragazzo la guardava con molto affetto. Subito non voleva rispondere, ma si ricordò della promessa di tornare ad essere la ragazza serena di un tempo, quindi si sforzò:- Si tratta di mio fratello... Da quando ha lasciato la squadra gli ho scritto quasi tutti i giorni ma lui non si è mai fatto vivo -. Shawn accennò un sorriso, aspettando che continuasse. Zayra appoggiò la testa contro lo schienale. - Sai, l'ho aggiornato su tutti i nostri spostamenti. Su tutte le soste che abbiamo fatto durante il tragitto per raggiungere la Alpine. Gli ho detto anche quando siamo partiti -. Le scappò una risata triste:- Non sai quante volte ho sperato di vederlo comparire fra la neve, pronto ad allenarsi con voi... Una parte di me si aspetta di trovarlo alla Cloister, ma l'altra sa che di lui non ci sarà traccia all'arrivo -.

Shawn le tolse delicatamente il cellulare dalle mani perché lei aveva cominciato a stringerlo con forza e sembrava sul punto di lanciarlo fuori dal finestrino. Zayra lo lasciò fare. Per cercare di distrarsi, gli disse:- Raccontami qualcosa di te... è la prima volta che lasci casa? -. Il ragazzo le sorrise dolcemente:- Sì... sono molto emozionato, di solito non faccio grandi viaggi perché odio la macchina -. I due parlarono a lungo. Si sentivano come se avessero ritrovato qualcosa che avevano perso.

Nonostante fosse attento al gioco con Victoria, a cui si era aggiunto anche Nathan, Jude non mancava mai di controllare la situazione nella zona di Zayra. Non era particolarmente geloso di Shawn, un po' perché sapeva di non poter avere pretese su di lei e un po' perché era abbastanza sicuro che la ragazza non fosse interessata. Ad ogni modo, si sentiva in colpa perché al posto del nuovo attaccante ci sarebbe dovuto essere lui. L'aveva promesso ad Axel. Stava per mollare tutto e chiedere palesemente a Victoria di mettersi dietro in modo da far sedere Zayra vicino a lui, mandando così in fumo il suo piano di nascondere i suoi sentimenti per la ragazza al resto della squadra, quando Kevin intervenne:- Scusate voi due, sono molto contento che andiate d'accordo ma vorrei dormire... posso avere un po' di silenzio? -.

Zayra e Shawn si guardarono sorpresi. La ragazza voleva ribattere, ma lui fece spallucce e le fece cenno di stare tranquilla. Lei acconsentì e tirò fuori dallo zaino un tablet per lavorare un po'. Stava per cominciare quando Shawn mormorò:- Hai presente quel discorso che facevi prima, quando dicevi che ti aspettavi di veder comparire tuo fratello ovunque andassi? Beh, ti capisco molto bene -.

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