Zayra osservava l''isola di Okinawa avvicinarsi sempre di più. Era appoggiata al parapetto del traghetto che li stava trasportando, il vento le scompigliava i capelli. Per colpa di Willy avevano perso un giorno, ma i ragazzi avevano comunque approfittato del momento per fare amicizia con una ragazzo stranissimo di nome Hurley, che nonostante non avesse mai giocato a calcio aveva dimostrato di avere un grande talento. Purtroppo, però, non avevano trovato il Bomber di Fuoco, il motivo per cui avevano raggiunto quell'isolotto sperduto. Zayra sperava con tutta se stessa che fosse ad Okinawa. Come tutti, pensava che fosse Axel.
- Disturbo? -. Mark si sistemò di fianco alla ragazza, lo sguardo rivolto verso il mare. Lei gli fece un cenno di assenso. - Jude mi ha detto che il tempo che non hai passato con me lo hai passato in ospedale da Shawn -. Zayra attese che proseguisse, non sapendo dove volesse andare a parare. - E Silvia mi hai raccontato del tuo crollo emotivo appena me ne sono andato dal tetto -. La ragazza abbassò la testa. - Lo so, non mi sto spiegando - continuò Mark:- Quello che volevo dirti è che ti ringrazio per la pazienza che hai avuto con me in questi giorni. Avresti potuto piantarmi in asso e andartene e ti assicuro che non ti avrei biasimata, ero talmente intrattabile che quella sarebbe stata la scelta più ovvia. Invece tu sei rimasta con me tutti i pomeriggi... Hai continuato a parlarmi nonostante io non ti abbia mai risposto. Per di più, andavi da Shawn per prenderti cura di lui -.
Zayra era commossa. Le stava attribuendo meriti che non aveva. - Tu sei una persona molto sensibile - mormorò Mark:- Deve essere stato difficile occuparti di noi. Grazie di cuore -. La ragazza sorrise:- Lo rifarei mille volte perché vi voglio bene. E sono sicura che voi lo fareste per me. Dopotutto, tu sei stato uno dei pochi a sopportarmi dopo la scomparsa di Axel -.
Il capitano fece uno dei suoi sorrisi contagiosi e carichi di energia positiva. - Io sono certo che il Bomber di Fuoco di cui tutti parlano sia il nostro Axel. Vedrai, tornerà in squadra -. Zayra annuì:- Anche io credo che sia lui... Non vedo l'ora di riabbracciarlo -.
Mark rivolse lo sguardo verso l'isola. - Axel, stiamo arrivando! - urlò al vento. La ragazza si chiese se suo fratello l'avesse sentito.
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La delusione che aveva assalito Zayra quando aveva scoperto che il Bomber di Fuoco non era Axel ma un certo Claude Beacons era indescrivibile. L'ammirazione che aveva provato quando il ragazzo aveva mostrato il suo enorme talento e il suo tiro, Palla di Fuoco, era altrettanto inarrivabile. Lo sconcerto che l'aveva sconvolta quando Xene aveva smascherato il nuovo arrivato, il cui vero nome sembrava essere Torch, era qualcosa per cui non aveva parole.
I due alieni se ne stavano lì in mezzo al campo, fronteggiandosi. Parlavano di Mark, di quanto fosse interessante e di quanto potesse essere utile ai loro scopi, ovviamente non dichiarati. Poi però Torch disse qualcosa di interessante. - Hai la memoria corta? Vogliamo parlare di Blaze? -.
Zayra perse un battito. Avevano detto "Blaze". Parlavano di Axel. Doveva assolutamente saperne di più. Senza pensare, avanzò verso di loro, ma in quel momento Xene calciò il pallone nero, da cui si sprigionò una potente luce che la accecò. Quando riaprì gli occhi, i due alieni erano scomparsi.
- Va tutto bene? - le chiese Jude, che doveva aver intuito il suo turbamento. La ragazza non rispose.
Quella sera uscì di nascosto dalla tenda che condivideva con le ragazze e se ne andò a guardare il mare come aveva visti fare ad Hurley. Non aveva smesso di pensare alle parole di Torch. Forse i suoi incubi non erano così sbagliati; gli alieni c'entravano con la scomparsa di suo fratello. Si augurava con tutta se stessa che stesse bene, perché dal dialogo che il capitano della Prominence aveva avuto con Xene sembrava che il rapporto della Alius Academy con Blaze non fosse andato a buon fine. Janus della Gemini Storm sembrava terrorizzato all'idea di tornare indietro da sconfitto. Chissà quale sarebbe stato il destino di un semplice umano.
Stava tornando a dormire quando si sentì chiamare. Erano Mark e Jude che la salutavano dal tettuccio dell'autobus. Quando il capitano le fece cenno di raggiungerli, salì velocemente la scaletta.
- Wow! - esclamò Zayra guardandosi intorno, in piedi sul tettuccio:- Il mondo da quassù ha tutto un altro aspetto! -. Si sedette davanti ai due ragazzi, lasciando vagare lo sguardo sul panorama che la circondava. Non aveva mai avuto l'onore di passare del tempo lì sopra.
- Spero di non aver interrotto nulla - mormorò a un tratto. - Tranquilla, stavamo parlando di Axel - spiegò il capitano. - Tuo fratello aveva mai accennato alla Alius Academy prima si sparire? - domandò Jude. La ragazza scosse la testa:- No... ma nei giorni prima della partenza si comportava in modo strano. Forse le due cose sono collegate -. Il regista assunse un'aria pensierosa:- Forse gli hanno chiesto di unirsi a loro ma lui ha rifiutato e a quel punto potrebbe essere scappato -.
Zayra lo guardò, preoccupata:- Quindi tu pensi che la Schiller lo abbia cacciato per... proteggerlo? -. Jude fece cenno di sì. - Non è possibile - commentò la ragazza:- Ha fatto giocare Shawn nonostante sapesse dei suoi problemi, perché non sfruttare un giocatore come Axel? -. Lui sembrò non essere in grado di ribattere. Mark intervenne:- Sono sicuro che il bomber di cui tutti parlano sia lui. Lo rivedremo presto e sapremo cosa è successo -.
Il capitano, durante il loro dialogo, aveva osservato i due amici. Stavano limitando i contatti visivi al minimo e quelle rare volte che si guardavano sembrava che si dicessero molto più di quello che emergeva dalle loro parole. - Guardate che con me non avete bisogno di nascondervi -.
Jude e Zayra si voltarono sorpresi verso Mark. - Non so esattamente cosa ci sia fra di voi - continuò il ragazzo:- Ma qualsiasi cosa sia sappiate che me ne sono accorto -. Zayra era sbiancata, poi aveva cominciato ad arrossire e a guardarsi intorno imbarazzata. Jude invece aveva inarcato le sopracciglia con aria dubbiosa. - Ehi Jude, sono molto più sveglio di quello che pensi! - lo apostrofò Mark:- Mentre ero in crisi dopo che Nathan se ne è andato Zayra non faceva che ripetermi quanto tu fossi bravo a tenere unita la squadra... Invece tu non fai che parlarmi di quanto lei sia meravigliosa in tutte le cose che fa -.
Jude si rese conto che forse si era lasciato sfuggire qualche commento di troppo, ma comunque non era ancora convinto della versione del capitano. Il suo sguardo si fece sempre più indagatore, mentre Zayra guardava prima il regista e poi il portiere, sempre più rossa.
Mark sostenne per un po' lo sguardo di Jude, ma poi scoppiò a ridere:- Ok, lo ammetto, me ne sono accorto solo perché vi ho visti alla finale del Football Frontier -. Il regista sfoderò uno dei suoi ghigni sprezzanti:- Mi sembrava strano che Mark Evans fosse in grado di vedere altro rispetto a un pallone -. - Così mi offendi! -.
I due ragazzi continuarono a prendersi in giro. Zayra li osservò con il sorriso sulle labbra. Alla fine, stanca, li salutò con un bacio e scese dal tetto per andare a dormire.
Mark la guardò entrare nella tenda di Nelly, attenta a non fare rumore. - Forse l'ho messa in imbarazzo dicendo quelle cose - mormorò. Ma Jude non lo ascoltava:- Non pensi anche tu che sia meravigliosa? -.
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Growing up
FanfictionSEGUITO DI "SHE WAS THE SUN" Le avventure dei ragazzi della Raimon continuano e questa volta devono affrontare gli alieni della Alius Academy. Purtroppo, però, all'interno della squadra ci saranno diversi cambiamenti. Zayra Blaze sarà in grado di ac...