OSAKA

419 26 0
                                    

Dopo aver girovagato per l'intero parco divertimenti, Jude e Zayra stavano tornando all'ingresso, dove avevano appuntamento con gli altri. La ragazza era contenta di essere andata con il regista, anche perché da sola temeva di perdersi. 

Quando Mark aveva detto a tutti di dividersi per cercare gli alieni più velocemente lei si era subito ritrovata da sola: Jude, Erik e Willy si erano allontanati per conto proprio senza dire nulla, Bobby aveva seguito Nathan, Tod era con Jack e Shawn era stato rapito da una paio di ragazze appena incontrate. Voleva aggiungersi al gruppo di Silvia, ma quando aveva visto che lei era con Mark, Victoria e Nelly aveva cambiato idea, giusto per non peggiorare una situazione che sembrava già abbastanza tesa, mentre Celia si stava occupando di Scott. Persino in signor Veteran e la signorina Schiller erano scomparsi.

Zayra si era già rassegnata a vagare da sola per il luna park quando aveva sentito una mano stringerle delicatamente il braccio. Era Jude, che la invitò ad andare con lui borbottando qualcosa riguardo a "mantenere un profilo basso davanti agli altri". La ragazza aveva accettato senza pensarci su. Erano rimasti in silenzio tutto il tempo; il regista era molto concentrato e attento nella ricerca e lei non aveva la minima intenzione di disturbarlo. Purtroppo però non aveva trovato nulla di sospetto e stavano tornando indietro a mani vuote.

- Se non stessimo cercando il covo degli alieni questo giro al luna park sembrerebbe quasi romantico, non trovi? - mormorò Jude, sfiorandole una mano. Zayra sorrise:- Hai ragione... Dovremmo rifarlo quando tutto questo sarà finito -.

Quando tutti raggiunsero il punto di ritrovo si resero conto che Erik non era ancora tornato. Grazie alle grandi abilità di Shawn, scoprirono che il Mago del Pallone era andato al ristorante a mangiare. Non si aspettavano certo di trovarlo fra le grinfie di una tipa completamente folle, né tantomeno di ritrovarsi davanti un gruppo di ragazze spigliate che si autodefinivano "carine, conturbanti e chic".

Zayra osservò i ragazzi guardare le nuove arrivate con aria sempre più confusa e sorpresa. Si rese conto che effettivamente i ragazzi della Raimon avevano pochissime occasioni di avere a che fare con ragazze che non facessero parte della squadra e per loro avere delle relazioni doveva essere qualcosa di oscuro e misterioso. L'espressione che Tod aveva assunto la fece ridere.

Poi Willy se ne uscì con la sua brillante idea di "giocarsi Erik a calcio" partendo dal presupposto che, trattandosi di una squadra di sole ragazze, la Tripla C non poteva che perdere. Zayra avrebbe tanto voluto fare una bella ramanzina al ragazzo, ma la sua attenzione venne attirata dal portiere avversario che ad un tratto aveva gridato:- Ragazze! Ma quella è... Zayra Blaze! -.

L'intera Tripla C guardò nella direzione indicata da Daisy Fields. Quando la riconobbero, si precipitarono da lei, soffocandola di selfie e richieste di autografi sulla loro divisa. Zayra, sconvolta, veniva sballottata da una parte all'altra, mentre le ragazze continuavano saltellarle intorno lanciando gridolini leggermente fastidiosi. - Noi siamo tue grandissime fan! - esultò Esther Greenland:- Ti seguiamo da Grease! Ti prego fai un'altra foto con me!! -.

- Adesso basta! - intervenne Nelly con tono autoritario. Le ragazze della Tripla C si voltarono a guardarla. - Volete giocare questa partita sì o no? Altrimenti noi ci prendiamo Erik e Zayra e ce ne andiamo, non abbiamo tempo da perdere con...-. - Ah no! - intervenne Suzette Hartland:- Ormai il mio tesorino ha mangiato l'aragosta, quindi deve restare con me per sempre! È questa la tradizione -. - Molto bene allora - si intromise Mark, avanzando:- Ragazzi, giochiamo a calcio! -. 


꧁༒•༒꧂


- Non posso credere che abbiamo davvero rischiato di perdere contro una squadra di sole ragazze - mormorò Willy, imbarazzato. - Sei tu che hai fatto un calcolo che si è rivelato completamente sbagliato! - lo rimproverò Celia.

Stavano seguendo le ragazze della Tripla C nel loro centro di allenamento segreto. Forse era quello il covo degli alieni che Hillman aveva segnalato alla signorina Schiller. Suzette camminava in cima al gruppo, trascinandosi dietro Erik, mentre al suo fianco c'era un curiosissimo Mark, che non vedeva l'ora di provare nuovi metodi di allenamento.

Zayra era poco più indietro, vicino a Jude. - La prossima volta che giochiamo una partita su consiglio di Willy, giuro che non scendo in campo - borbottò il regista. La ragazza rise:- Non ho mai visto nessuno rubarti palla con tanta classe quanto quella piccoletta della Tripla C -. Jude alzò le sopracciglia con aria infastidita:- Alexia Sand. Penso che la ritroverò nei miei incubi peggiori -. Zayra rise di gusto.

- Però è tenera... Guarda come continua a seguire il nostro William -. La ragazza indicò la scena che si stava svolgendo davanti a loro. La Sand si era attaccata alla manica della tuta di Willy e, per quanto lui scuotesse il braccio, lei non sembrava avere la minima intenzione di mollare la presa. 

Jude si voltò esattamente dall'altra parte e commentò:- Non ho intenzione di giocare una partita per salvarlo. Non è prezioso come Erik -. Zayra spintonò il regista. - Non essere cattivo! Senza di lui, chi metterà i nomi alle tecniche speciali? -. Il ragazzo ci pensò su, poi rispose:- D'accordo. Ma io sto in panchina -. Zayra rise ancora, seguita poco dopo da Jude. 

Era un momento così anomalo rispetto a quello che avevano passato negli ultimi mesi. Non avevano più avuto tempo per divertirsi. Eppure, erano solo dei ragazzini. Una squadra di calcio catapultata in una lotta più grande di lei, dal cui esito dipendeva il destino del Giappone. Forse del mondo. Zayra non aveva mai avuto quel concetto chiaro come in quel momento.


Growing upDove le storie prendono vita. Scoprilo ora