FINE

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I giocatori della Raimon si stava finalmente godendo un po' di meritato riposo. Avevano vinto l'ultima importante sfida contro la Genesis e stavano tornando a casa, ma l'autobus si era rotto durante il viaggio e quindi in attesa di ripartire si stavano divertendo al sole.

E così, la fine era giunta davvero. Stavano già parlando del loro futuro, di cosa avrebbero fatto ora che la Alius Academy era stata sconfitta definitivamente. Purtroppo, molti di loro sarebbero tornati a casa. Ovviamente non era un addio, ma doversi salutare dopo le difficili avventure che avevano condiviso era doloroso.

Mark aveva convinto a giocare a calcio anche Nelly, Celia e Silvia. Quest'ultima si era rivelata un'ottima giocatrice, probabilmente perché da piccola aveva avuto Erik e Bobby come insegnanti; Celia non era bravissima, ma grazie alle dritte di Scott, Victoria e Suzette stava migliorando a vista d'occhio. - Sei proprio la sorella di Jude Sharp - ridacchiò la figlia del presidente, scatenando l'ilarità della manager. 

Nelly invece non era assolutamente capace, non perché non fosse portata ma perché non voleva sporcarsi le mani. - Ognuno ha il suo ruolo. Il mio è quello di controllare che non facciate pazzie e che teniate alto il nome della nostra scuola. Non sono tenuta a saper giocare! - esclamò la ragazza quando Willy le fece notare il suo comportamento. Gli altri risero.

Intanto, Jude ed Erik si stava sfidando nel dribbling; nessuno dei due aveva la benché minima intenzione di mollare. - Da quanto stanno andando avanti? - chiese Shawn ad Axel, interrompendo il loro allenamento. - Quasi 20 minuti - rispose godendosi la scena. - Mi sto stancando io solo a guardarli -. 

Il Lupo dei Ghiacci rise, poi disse:- Volevo ringraziarti ancora per avermi fatto aprire gli occhi durante la partita -. - Mi hai mostrato la tua riconoscenza sul campo segnando quei gol. Il Richiamo del Lupo è una gran bella tecnica - commentò Axel. - Sarà - aggiunse Shawn:- Ma penso sia importante usare anche le parole per esprimersi -. Il numero 10 lo guardò male:- Stai per caso criticando i miei metodi? -. L'altro alzò le braccia in segno di resa:- No, no... Da quello che mi hanno detto tirare pallonate contro le persone è un metodo collaudato made in Axel, non mi permetterei mai di lamentarmi -. Detto questo scattò in avanti e gli rubò palla, allontanandosi a gran velocità. - Forse ti preferivo quando non giocavi - mormorò Axel, inseguendolo.

Con un ultimo sforzo, Jude riuscì a vincere il duello contro il Mago del Pallone. - Sei davvero forte - commentò Erik ansimando per lo sforzo. - Anche tu, amico - rispose il regista, senza fiato:- Magari mi prendo una pausa. Allena un po' Mark; oggi si è fatto rubare la palla troppe volte -. Erik corse subito verso il capitano, che stava per calciare verso Hurley, e gli rubò il pallone con estrema facilità.

Jude lasciò Evans e Kane a lottare contro Eagle e risalì la collinetta diretto verso Zayra. La ragazza se ne stava sola, sdraiata a terra, stringendo ogni tanto la sciarpa di Shawn. Era particolarmente malinconica da quando si erano lasciati alle spalle il monte Fuji. Jude poteva intuire il motivo.

Zayra non riusciva a smettere di pensare ai ragazzi della Alius. La vita era stata molto ingiusta con loro: avevano perso le loro famiglie e avevano trovato l'amore di un uomo che poi però li aveva sfruttati per la sua personale sete di vendetta e di potere. Eppure, avevano scelto di perdonarlo e non lo avevano abbandonato. C'era qualcosa di molto commovente in tutta quella storia.

 - Prendi il sole? - chiese Jude quando la raggiunse. La ragazza aprì gli occhi e lo guardò sedersi accanto a lei. - No - rispose:- Pensavo a Xene e agli altri -. - Xavier - la corresse il regista. Lei ridacchiò:- Giusto, Xavier -.

Il ragazzo si sdraiò a sua volta nell'erba. Gli faceva un po' di solletico sul collo. - La loro storia mi ha fatto pensare al periodo in cui io e Celia eravamo in orfanotrofio - disse senza rifletterci troppo:- Da quello che hanno raccontato Xavier e Astram Schiller, da loro si era creato un bell'ambiente... Da noi invece non si stava così bene. Spesso alcuni ragazzini se la prendevano con Celia. Non sai quante volte ho fatto a botte con loro per proteggerla -. Zayra si tirò su da un lato e appoggiò la testa alla mano per guardarlo meglio in viso. - Beh, almeno voi siete stati adottati. E il vostro benefattore non si è rivelato un pazzo criminale -.

- Il mio benefattore era Ray Dark -.

La ragazza si bloccò. Si pentì subito di aver fatto quel commento. 

- Dark mi ha fatto adottare da Sharp. E credo che rientri a pieno titolo nella categoria dei pazzi criminali -. 

Zayra osservò con attenzione Jude. Avrebbe voluto guardarlo negli occhi per vedere veramente quale fosse il suo stato d'animo, ma gli occhialini glielo impedivano. In più, quel ragazzo era estremamente bravo a nascondere il suoi sentimenti. Si era aperto molto con lei, cosa che la rendeva molto felice e grata per la sua fiducia, ma Zayra sentiva che non le aveva detto tutto sul suo rapporto con Dark. Ovviamente lui non era obbligato a farlo, ma questi segreti la rendevano irrequieta.

Jude parve intuire la sua preoccupazione perché disse ironicamente:- Sarei stato perfetto nella Alius Academy -. Zayra percepì il suo cambio di tono, ma chiarì:- Non dirlo nemmeno per scherzo. Tu sei perfetto così come sei. Alla Raimon -. Jude osservò i suoi occhi scuri pieni di apprensione e si lasciò sfuggire una risatina:- Tranquilla, era così per dire -. Il paragone però era assolutamente azzeccato. E lo sapevano entrambi.

Istintivamente, il ragazzo avvicinò una mano al viso di Zayra e le diede una carezza. Lei gli sorrise dolcemente. Ecco, quello poteva essere il momento giusto. Lui trasse un profondo respiro. - Senti, mi stavo chiedendo se... -. 

Jude percepì distintamente il fischiò di un pallone dirigersi a tutta velocità verso di loro. Ebbe giusto il tempo di rotolare su un fianco, allontanandosi dalla ragazza, poi la palla atterrò esattamente sul punto in cui fino a un attimo prima era sdraiato lui. I due ragazzi guardarono il pallone, poi si guardarono a vicenda, poi di nuovo la palla, infine cercarono il punto da cui presumibilmente il tiro era partito.

Mark, Shawn e Axel erano ai piedi della collinetta e li stavano guardando. Jude si tirò su e li guardò male. - È stato Axel! - esclamò Shawn. - Traditore! - lo apostrofò Axel, mentre Mark correva verso la cima della collinetta per recuperare la palla, ridendo di nascosto. Jude lo fulminò con lo sguardo. - Sbaglio o avevo detto ad Erik di allenarti? -. - Mi sono allenato - si difese Mark:- Ma Hurley si è fatto prendere la mano e mi ha cacciato dicendo che avrebbe sconfitto Erik da solo -.

Il ragazzo aveva preso la palla e stava per tornare dagli altri, ma si fermò e disse:- Zayra... perché non giochi a calcio con noi? -. Il regista apprezzò l'idea:- Sarebbe divertente -. La ragazza si alzò in piedi. - Ve lo sconsiglio fortemente, sono assolutamente negata -. - Avanti! Te lo stanno chiedendo i tuoi quattro giocatori preferiti! Quando potrà ricapitarti un'occasione simile? -. La ragazza avrebbe voluto insultare suo fratello.

- Dai, Zayra, ti guidiamo noi - intervenne Shawn. Lei guardò un attimo Axel e poi disse rivolta al numero 9:- Accetto solo perché me lo chiedi tu e con questa nuova acconciatura e il tuo ritrovato equilibrio interiore sei troppo figo per dirti di no -. La ragazza scese dalla collinetta seguita da Jude e Mark le passò subito la palla. - Io ribadisco: non sono capace -. - Non potrai certo giocare peggio di Willy - la stuzzicò Axel, ben consapevole delle inesistenti doti calcistiche della sorella.

Durante l'ora successiva, Shawn, Mark e Jude scoprirono che giocare peggio di William Glass era possibile. Possibilissimo.

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