LA EPSILON PLUS

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Alla fine era successo. Shawn era crollato.

Stavano giocando la partita contro la Espilon Plus. In un primo momento la Raimon era riuscita a tenere testa agli alieni, ma poi Dvalin aveva cominciato a provocare Shawn, spingendolo al massimo. Il ragazzo aveva continuato a tirare, ma il portiere alino aveva parato tutti i suoi colpi. "Sei inutile", gli aveva detto alla fine. A quel punto Shawn aveva perso la testa.

Zayra si avvicinò a bordo campo appena lo vide cadere a terra, completamente privo di forze. Gli altri lo chiamavano, ma lui non dava cenni. Lei sapeva che non avrebbe dovuto giocare, eppure la Schiller lo aveva schierato in campo comunque; l'aveva messo in pericolo, di nuovo. Quella donna era davvero incomprensibile.

Jude e Mark arrivarono portando Shawn a spalla e lo aiutarono a sedersi in panchina, mentre Willy entrava al suo posto. Zayra corse da lui e lo guardò negli occhi per controllare come stava. Quando vide il suo sguardo completamente vuoto e perso, sentì la rabbia ribollirle nelle vene. Avevano insistito e l'aveva spezzato. Non se lo sarebbe perdonato.

Si voltò verso Jude, adirata. - Perché?! -. Il regista non capì subito. - Perché hai continuato a passargli la palla?! - insisté lei. - È stato lui a volerlo - si difese il ragazzo, ma Zayra non gli lasciò tempo di continuare:- Certo, che idea brillante... Sapevi cha stava male! Non hai pensato alle conseguenza per Shawn? -.

Jude guardò l'attaccante. Era visivamente distrutto. Il regista si odiò per aver permesso che la situazione peggiorasse. Avevano cercato di proteggerlo da se stesso, ma non potevano fare di più. Doveva essere lui a superare il suo problema; loro avevano il dovere di stargli vicino e assecondarlo. - Mi dispiace, ok? - mormorò:- Volevo solo aiutarlo -.

Zayra era sul punto di ribattere, ma Silvia l'aveva affiancata e la tratteneva per la spalla. La stava guardando severamente. La ragazza allora si concentrò di nuovo su Jude, poi su Mark. Guardò i ragazzi rimasti in campo. Erano tutti sinceramente dispiaciuti per Shawn. Si sentivano già in colpa senza bisogno che lei sottolineasse le loro colpe. Tornò a guardare Jude. - Non è chiudendolo in una campana di vetro che risolverà il suo conflitto - sussurrò Zayra.

Il regista le fece un cenno di assenso e un lieve sorriso. Si guardarono, poi i due ragazzi corsero in campo, mentre lei si andò a sedere di fianco a Shawn. Silvia raggiunse Celia e Nelly, lasciandola sola con il ragazzo.

Il gioco riprese. Jude si concesse di indugiare ancora un momento, lo sguardo rivolto verso Zayra. - Scusami - mimò lei con le labbra. Il regista le sorrise e scattò in avanti.

- Va tutto bene, Shawn - mormorò la ragazza. Lui non rispose.


Mark aveva parato il tiro di Dvalin. Aveva potenziato il suo Pugno di Giustizia. Le ragazze esultarono dalla panchina, seguite da tutto il pubblico sugli spalti. - Possiamo farcela! - urlò Celia, ma Silvia si intromise:- Se non segniamo, però, non ci sono speranze -. Zayra guardò Shawn, seduto di fianco a lei. Non aveva reagito a nessuno degli eventi in campo. Se ne stava lì, sconsolato, con l'asciugamano calato in testa. La ragazza scosse il capo; era evidente che non potevano contare su di lui. - E quello chi è? -.

Zayra seguì lo sguardo di Nelly. Non avevano notato l'arrivo del ragazzo con la felpa arancione. Aveva intercettato la palla che era rotolata fuori dopo la parata di Mark, attirando tutta l'attenzione su di sé. La ragazza lo osservò con attenzione. Il suo battito del cuore accelerò.

Il ragazzo avanzò. Zayra scattò in piedi e raggiunse la linea di bordo campo, dimenticandosi improvvisamente di Shawn. Conosceva quell'andatura sicura, l'avrebbe riconosciuta fra la folla. Quando il ragazzo si abbassò il cappuccio, rimase senza parole.

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